IL MESE DI FEBBRAIO 2019[1]
Mese per lo più scarsamente piovoso e con temperature in anomalia positiva soprattutto al nord nei massimi.
La topografia media di febbraio del livello di pressione di 850 hPa evidenzia come cetrn d’azione determinate per il tempo atmosferico sulla nostra area un promontorio anticiclonico di blocco da sudovest esteso dal vicino Atlantico all’Arco Alpino. Il meridione è invece influenzato da una saccatura con asse da est-nordest.
La carta delle isoanomale per 850 hPa evidenzia dal canto suo un robusto nucleo di anomalia positiva sul centro Europa e un nucleo di lieve anomalia negativa sulla Libia. Si noti anche il robusto nucleo di anomalia negativa presente in pieno Atlantico.
Il febbraio 2019 ha visto il territorio nazionale in tutto o in parte interessato da 3 perturbazioni transitate rispettivamente fra 1 e 2, fra 3 e 6 e fra 23 e 27 febbraio (tabella 1). La piovosità più elevata a livello nazionale è stata riscontrata il giorno 2 febbraio con 12.5 mm, seguito dal 3 febbraio con 8.2 mm e dal’1 febbraio con 6.4 mm di media nazionale. 1, 2 e 3 febbraio sono risultati anche i giorni più piovosi al centro-nord mentre al sud la massima piovosità è stata registrata il 4 e il 5 febbraio.
Andamento termo-pluviometrico
Le temperature medie delle massime mensili (figura 2) hanno presentato un’anomalia positiva da debole a moderata sul Centro-Nord e sul nord della Sardegna mentre al Sud sono risultate nella norma. Le medie delle minime (figura 3) sono invece risultate per lo più nella norma salvo lievi anomalie negative o positive a carattere locale. Dalla figura 5 si coglie la presenza di una spiccata anomalia pluviometrica negativa sulla maggior parte dell’areale italiano salvo anomalie positive sul Triveneto la Sicilia orientale e le provincie di Alessandria, Rieti e L’Aquila.
L’analisi decadale (tabella 3) evidenzia che l’anomalia positiva ha interessato soprattutto il centro-nord con un massimo di +4.8°C al settentrione nella terza decade del mese. A livello pluviometrico dopo l’anomalia positiva registrata al centro-nord nella prima decade di febbraio si è passati ovunque ad anomalie negative.
L’anomalia termica sopra descritta è confermata dalla carta delle anomalie termiche globali riportata in figura 6a, ricavata da dati MSU e dalla quale si nota che l’anomalia termica positiva sull’Italia si lega a una vasta area a sensibile anomalia positiva presente sul centro-nord Europa e che fa segnare il proprio massimo sul mar Baltico. In figura 6b riportiamo inoltre la carta dell’anomalia termica globale da stazioni al suolo prodotta dal Deutscher Wetterdienst sulla base dei report mensili CLIMAT. Tale carta indica invece la presenza di una lieve anomalia positiva su centro Europa e Scandinavia.
[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2017 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).
Per DWD avete inserito l’immagine di Gennaio 2019 non di Febbraio 2019.
Comunqe anche se si prendono due mappe di febbraio 2019, le corrispondenze delle anomalie 1981/2010 ci sno alcune differenze poco spiegabili se non da una confusione in essere dovuta o a differenti riferimenti o a dati di temperatura differenti/modificati/corretti (mistero):
https://i.ibb.co/G2HsCMX/rccnat-it-tt-mano-2019-02.jpg
https://i.ibb.co/wy9PL4v/rcc-eude-eur-ttt-ano8-2019-02.png
Sembra quasi che la mappa europea sia molto più precisa rispetto alla rappresentazione nazionale delle anomalie di temperatura di febbraio 2019.
Come sempre analisi rigorosa e condotta con metodi scientificamente corretti.