Lo so, di questi giorni si dovrebbe parlare solo del freddo con cui abbiamo iniziato l’anno nuovo ma, lo sapete, l’attualità meteorologica la lasciamo volentieri ad altri.
C’è chi parla di “grave crisi del Vortice Polare”, chi di “sciabolate artiche”, solo per stare tra le cose più ilari, ma si potrebbe anche passare per l’articolo de Il Messaggero di ieri mattina secondo cui “Il freddo di questi giorni allontana i timori sul riscaldamento globale”… Insomma, chi ce lo fa fare…
Allora andiamo come spesso ci capita lontano da casa, negli USA. Dato che la Terra è tonda e gira pure su se stessa ;-), l’anno, sebbene con qualche ora di ritardo, si è chiuso anche lì, segnando un record negativo nel numero dei Tornado di estremi, cioè quelli di categoria F4 o F5. Pura cabala, intendiamoci, solo persistenza di condizioni sfavorevoli alla formazione di eventi molto intensi.
Però, cabala oggi, cabala domani, il trend dei tornado di categoria F4 o superiore dal 1950 ad oggi è comunque negativo.
“We’re now days away from this becoming the first year in the modern record with no violent tornadoes touching down in the United States.”⤵️ pic.twitter.com/Mtxs0Gnp4n
— Roger Pielke Jr. (@RogerPielkeJr) December 27, 2018
Questo, piaccia o no, non fa scopa con le profezie di aumento degli eventi estremi. Perché di profezie si tratta, visto che la letteratura scientifica sull’argomento lo dice chiaramente, smentendo una volta di più le proiezioni modellistiche.
Ergo, la prossima volta che vi dovesse capitare di sentirlo dire, sappiate che vi stanno fregando, perché le cose si possono pure teorizzare, ma poi bisogna guardare i numeri, e se i numeri non tornano, vuol dire che la teoria non funziona, e non si può pensare di torturare i numeri per farla tornare.
Buongiorno a tutti:
Qui…
https://eartharxiv.org/wpkt9/
… il preprint dell’articolo di Eisner et al citato da Guido…