Una cosa è la ricerca sul clima, altro è la fede nell’AGW, ovvero nella natura esclusivamente e drammaticamente antropica delle dinamiche recenti del clima, fatto che ha cancellato, oltre che i neuroni di molti, anche tutto ciò che sapevamo del clima prima di diventare, appunto, mosche cocchiere. Ma, quel che manca, in effetti, è spesso la consapevolezza delle dimensioni temporali e spaziali delle forze in gioco. Aggiungi a questo la ripetizione all’infinito di catastrofici effetti dell’AGW mai verificati e spesso mai dimostrati scientificamente e il dado è tratto: non c’è nulla che non possa essere ricondotto alla pratica di aggiungere CO2 all’atmosfera, nulla tranne, ovviamente, gli incidentali effetti positivi che questo ha avuto sia direttamente o indirettamente, ma questa è un’altra storia.
Parliamo piuttosto delle due ultime prodezze del volenteroso insetto convinto di essere alla guida del cocchio:
https://twitter.com/RogerAPielkeSr/status/1044992248608317440
La Terra in effetti non ruota, ma oscilla, ovvero non ha una rotazione precisa attorno all’asse, questo per effetto della distribuzione della massa sul Pianeta. La modifica alla distribuzione della massa indotta dallo scioglimento del ghiaccio starebbe causando un’accentuazione di questa oscillazione. Vero? Falso? Non è questo il punto, perché siano o no attendibili le misure, il problema è come al solito nell’attribuire ai soli fatti degli ultimi decenni quanto invece ha origini la cui dimensione temporale è geologica. Il ghiaccio infatti si scioglie dopo ogni glaciazione, un po’ di più o un po’ di meno, difficile dire quanto. Per esempio in questa ultima fase interglaciale – che per inciso ci ha permesso di diventare una società evoluta (#sapevatelo) – si è sciolto meno che nella precedente. Quanto ha “wobblato” diversamente il Pianeta? Chi può dirlo, l’importante è dire che questa volta “wobbla” per causa nostra, così, giusto per non stare tranquilli. Ah, che poi il peso delle altre forze in gioco – il recupero dalla glaciazione e la convezione del mantello – sia noto si e no a spanne è, appunto, questione di disconoscenza delle dimensioni del cocchio rispetto alla mosca.
Un altro caso.
"Global Warming Is Destabilizing Mountains. It’s Creating a Tsunami Threat..is dissolving the glue that holds mountains together"
https://t.co/gLrMDMlVFB— Tom Nelson (@tan123) September 26, 2018
L’AGW, letteralmente, scioglie le montagne e genera tsunami. Come? Diluendo il collante che le tiene insieme. Domanda: ma nessuno si è chiesto attraverso quali e quante ere climatiche sono passate le montagne che vediamo ora? Quanta erosione hanno subito – sempre che qualcuno voglia ricordare che, appunto, il destino delle montagne è quello di essere erose…-, quante ere glaciali hanno attraversato, da quanti ghiacciai sono state coperte e attraversate… no, niente di tutto ciò. Il collante che resiste da sempre si sta sciogliendo, anzi, si scioglierà, e le montagne ci cadranno tutte sulla testa. E se ci sparassimo dentro qualche tonnellata di colla millechiodi?
@fabrizio giudici
“Ma cosa cappero c’entra con il clima?”
Da quel che ho capito la NHTSA si occupa anche della programmazione, a livello federale, della rete autostradale USA… da cui la necessita’ di pianificare le future infrastrutture, e l’adattabilita’ di quelle gia’ esistenti, rispetto ai cambiamenti climatici e/o eventi meteo.
La NHTSA – come il nome suggerisce – è un’agenzia con una reputazione nel campo della sicurezza automobilistica: p.es. fa i crash test sulle auto (praticamente svolge l’equivalente del programma Euro NCAP) e valuta i sistemi di sicurezza attiva e passiva. Ma cosa cappero c’entra con il clima?
Volete ulteriori fake-news????
Ecco qui l’ultima puntata… un noto (solo a me, per vostra fortuna) pasdaran “verde” ha scritto su un noto blog “verde” che…
“questa è veramente clamorosa: un rapporto di 500 pagine redatto da una oscura Agenzia Usa, la National Highway Traffic Safety Administration, su richiesta del governo Trump.
Il rapporto, è uno dei più catastrofisti in campo climatico mai visti prima (Continuando così a fine secolo ci saranno 7°C in più sulla Terra (**), gran parte dei ghiacci polari starà sciogliendosi, le città costiere finiranno sott’acqua, eventi meteo estremi faranno stragi e danni spaventosi, ecc, ecc)”
… in realta’ se si va a leggere lo studio della NHTSA si scopre che nelle sue 500 pagine cita l’IPCC e i suoi rapporti ben 703 volte…
Cioe’, non e’ un nuovo rapporto dell’amministrazione Trump che contiene qualcosa di segreto o che… ma semplicemente partono dall’assunzione che i risultati dei rapporti IPCC siano affidabili, e da li dimostrano che le nuove proposte di limiti di emissioni dell’amministrazione Trump porterebbero, nel peggiore dei casi, a degli effetti “climatologici” minimi.
Ora, sia chiaro che io NON sto supportando le tesi dell’amministrazione Trump, ne’ della NHTSA, ne’ dell’IPCC… sto solo facendo notare come certa stampa “verde” non ci azzecchi mai, ma proprio mai… anzi, peggio ancora, travisi alla grande delle cose che anche un liceale riuscirebbe a capire.
Perche’ lo fanno?… questa e’ una buona domanda.
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(**) Per dire… il genio “verde” in questione non si e’ neanche accorto che parlano di 7 gradi Farenheit, e non Celsius…
@donato b
“Sarei molto curioso di sapere come è stata quantificata questa variazione di oscillazione e con quale incertezza.”
Misurare tali oscillazioni dell’asse terrestre e’ piuttosto facile, gli astronomi lo fanno da secoli, quanto ai vari contributi anche li le stime sono calcoli di meccanica, prendendo come nota la superficie terrestre, il famoso geoide, e le distribuzioni di acqua e ghiaccio note… e’ logico che se sposti miliardi di tonnellate dai poli e le “spalmi” su mari e oceani la rotazione della terra ne risente.
Il punto non e’ tanto quello, quanto il fatto che si attribuisca al perfido uomo bianco amico delle lobby dei fossili (e, gia’ che ci siamo, anche del nucleare, che quello e’ il male assoluto) la “colpa” di tutto questo.
Sarebbe meglio, nella mente di certi geni “ambientalisti”, che l’umanita’ non avesse sfruttato i combustibili fossili… perche’ non hanno idea di quante foreste ci sarebbero sul pianeta adesso se qualche centinaio di milioni di esseri umani avessero continuato a bruciare la legna per secoli?
Se non ho sbagliato a fare i conti, relativamente alla variazione di massa della Terra a seguito della perdita di ghiaccio della Groenlandia, stiamo parlando di poco più di un miliardesimo della massa terrestre. Tale massa non si è volatilizzata, ma si è aggiunta alla massa oceanica contribuendo all’aumento del livello del mare.
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Quindi la variazione di posizione di una microscopica percentuale della massa terrestre, avrebbe determinato una variazione delle oscillazioni dell’asse terrestre, stimabile dagli esseri umani. Sarei molto curioso di sapere come è stata quantificata questa variazione di oscillazione e con quale incertezza. Vorrei sapere, inoltre, come diavolo hanno fatto a scindere il contributo della variazione di massa glaciale dagli altri contributi (moti convettivi nel mantello e rimbalzo glaciale) considerando che i margini di incertezza nella stima di entrambi, sono molto ampi. Limitandoci al rimbalzo glaciale, di cui ho maggiore conoscenza, posso affermare che la stima del contributo di massa all’aumento del livello del mare delle calotte glaciali terrestri, ha la sua maggior fonte di incertezza proprio in tale rimbalzo (GIA).
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Ad ogni buon conto stiamo parlando, relativamente alla perdita di massa della calotta groenlandese, di inezie. Per fare un discorso più terra terra, è come se dicessi che una massa di 2,5 microgrammi (la massa di una cellula d’uovo umana o l’incertezza nella misura della massa del chilogrammo campione), fa vibrare in modo anomalo la ruota della mia macchina.
Più che di mosca cocchiera parlerei di moscerino cocchiere. 🙂
Ciao, Donato.
Ci sono i mega-tsunami, oltretutto (Alaska).
Per curiosità, se puoi informarti e verificare: io, pur in modo molto irregolare, il Lemano lo bazzico un pochino… Ho notato che nel punto in cui il Rodano si immette c’è sempre (ovvero, tutte le volte che ci sono stato) una draga galleggiante che opera: io suppongo che operi proprio per gestire i sedimenti accumuati nella zona.
Comunque ora arrivano le fake a livello industriale:
https://www.corriere.it/buone-notizie/18_settembre_27/google-dara-dati-emissioni-gas-serra-63686568-c25f-11e8-85a4-d6c3d427f951.shtml?refresh_ce-cp
“Google darà i dati delle emissioni di gas serra”: ovviamente sono stime, basate su modelli. Figuriamoci, già i modelli sono idolatrati: e se poi lo dice Google…
PS Anni fa, Google mise in piedi “Google Flu Trends”, un programma di stima delle epidemie influenzali basate sui trend su internet. Fu un “epic failure”:
https://www.wired.com/2015/10/can-learn-epic-failure-google-flu-trends/
http://science.sciencemag.org/content/343/6176/1203.full
Ma non c’è dubbio che ora Google funzionerà: se poi le stime non ci prenderanno, pazienza, l’importante è fomentare lo “State of fear”.
PPS L’altro giorno, dopo che Massimo aveva ricordato il romanzo di Crichton, sono andato a fare una verifica: circa il 50% dei suoi romanzi è diventato un film. “State of fear”, no: chissà come mai?
https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/switzerland/9639046/Lake-Geneva-may-face-tsunami-risk.html
!!!
Onde di quasi 8 metri a Ginevra e 13 a Losanna… ma non fu a causa della CO2 assassina… un “semplice” smottamento nel punto in cui il Rodano entra nel lago, dal lato opposto rispetto a Ginevra…
Per il principio di precauzione, cosi’ tante volte evocato quando si parla di CO2 antropica, bisognerebbe EVACUARE immediatamente il milione di persone che abitano attorno al lago… meno male che io abito sulle pendici del Giura, un po’ piu’ in alto… ufff!… 🙂
Quest’altro articolo…
https://www.thelocal.ch/20171005/tsunamis-in-switzerland-new-study-examines-this-underestimated-danger
… parla di simili pericoli e avvenimenti su altri laghi Svizzeri, anche episodi recenti… causati da terremoti, pero’…