IL MESE DI AGOSTO 2018[1]
Mese caratterizzato da variabilità che specie al meridione è da giudicare particolarmente anomala per la stagione estiva.
La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) mostra l’Italia interessata da una saccatura da est-sudest associata a un minimo depressionario sull’Anatolia (lettera B in basso a destra). Se la depressione anatolica costituisce uno degli elementi più caratteristici del regime circolatorio estivo, le sue saccature limitano di norma la loro influenza all’area dell’Egeo e dello Ionio mentre è raro che si estendano in modo tanto deciso verso il centro del Mediterraneo. Si noti anche l’anticiclone delle Azzorre che è visibile in basso a destra nella carta in esame e dunque in posizione anomala per la piena stagione estiva, fatto questo già constatato per luglio.
La diagnosi circolatoria testé enunciata è confermata dalla carta delle isoanomale (figura 1b) che evidenzia un nucleo di anomalia negativa da -1.5 m centrato sul Canale di Sicilia. Tale anomalia negativa può ad una prima analisi essere ritenuto all’origine dell’anomalia pluviometrica positiva registrata sul Sud e sulle due isole maggiori che hanno subito il frequente transito di perturbazioni. Circa queste ultime, l’analisi circolatoria giornaliera sull’Italia ne ha evidenziato un totale di 6, descritte in tabella 1.
Andamento termo-pluviometrico
Le temperature medie mensili sono risultate in prevalenza nella norma sia nei massimi (figura 2) sia nei minimi (figura 3), salvo anomalie positive al Centro-Nord concentratesi nella prima decade del mese e anomalie negative a carattere locale nelle temperature massime registrate nella terza decade del mese in Sicilia, Calabria e Basilicata. L’anomalia termica testé descritta è confermata dalla carta delle anomalie termiche globali riportata in figura 6, nella quale si nota che la lieve anomalia positiva sul Nord si lega a un più consistente nucleo di anomalia positiva sull’Europa Orientale mentre l’anomalia negativa sul sud Italia si associa ad un nucleo di anomalia negativa presente sull’Africa del Nordovest.
La figura 5 mostra che a livello mensile le precipitazioni sono risultate superiori alla norma sulla maggior parte del settentrione e sul versante tirrenico del centro. Una sensibile anomalia positiva ha caratterizzato invece le precipitazioni sul meridione peninsulare e le due isole maggiori. Per quanto attiene alle precipitazioni decadali (tabella 2) si nota che in complesso il Settentrione ha presentato una moderata anomalia pluviometrica negativa nella prima decade e presentato una moderata anomalia pluviometrica positiva nella terza, il Centro ha presentato una anomalia positiva moderata nella prima e spiccata nella seconda ed infine il Sud ha manifestato una spiccata anomalia positiva in tutte e tre le decadi.
Le aree a precipitazione più abbondante hanno contenuto gli stress da carenza idrica. Nelle zone caratterizzate da anomalia pluviometrica positiva le precipitazioni hanno avuto effetti negativi sul quadro fitosanitario favorendo i patogeni fungini, peronospora in primis. le piogge hanno localmente ostacolato le attività di raccolta specie nel meridione e sulle isole maggiori.
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1988-2015.
Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, inferiori a 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti,di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (minori di 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .
[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2017 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).
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