Ovviamente in giro ci sono già tweet e siti fanta -para-scientifici che annunciano calamità devastanti o improbabili teorie aliene. Perché a questi personaggi basta leggere nella stessa frase termini come eclissi-luna-rossa-congiunzione-opposizione per partire in quarta, complici le calde notte estive che certo non favoriscono – nei soggetti più a rischio – ragionamenti con un minimo di senso. E – statene certi – prima di domani sera si moltiplicheranno come funghi.
Quindi, anche se in giro se ne parla già da tempo, ci uniamo anche noi all’opera di buona divulgazione, perché quando il cielo dà spettacolo non si può lasciare troppo spazio alla cialtroneria.
Occupiamo dunque qualche byte per spiegare cosa succederà questa sera, dalle 21 alle 23.30 circa: l’eclissi di luna più lunga del secolo. Un record da 103 minuti di totalità, dalle 21.30 alle 23.13, un fenomeno che non ha nulla di misterioso, né di straordinario.
L’eclissi totale del nostro satellite naturale si verifica infatti quando Sole, Terra e Luna si trovano perfettamente allineati, e con la Terra al centro, mentre la sua durata dipende dalla distanza reciproca Terra-Luna, che non è sempre uguale. L’orbita lunare infatti – come quella di tutti i pianeti rispetto al sole e dei satelliti rispetto ai pianeti – non è circolare ma ellittica: il punto più vicino alla Terra si chiama perigeo, quello più distante, apogeo (nel caso del sistema terra-sole si parla di perielio e afelio, ma sono la stessa cosa). La particolarità di questa eclissi di luglio 2018 è che la Luna – al momento dell’occultamento – si troverà in prossimità dell’apogeo, quindi alla massima distanza dalla Terra, poco più di 400mila chilometri. In questo tratto dell’orbita – come insegna la II legge di Keplero – il moto è più lento rispetto agli altri punti della traiettoria, dilatando i tempi di passaggio nel cono d’ombra terrestre. Ecco così che arriviamo ad una fase di totalità 103 minuti (c’è anche chi parla di 104 minuti, ma siamo lì).
Dall’Italia perderemo solo i primi minuti di eclissi, la fase parziale – quando cioè l’ombra della terra inizia a coprire il disco lunare – perché la Luna si trova ancora sotto il nostro orizzonte: sorgerà quindi già un po’ coperta, attorno alle 21, per poi tuffarsi lentamente ma inesorabilmente nell’ombra terrestre e raggiungere il culmine alle 22.22. E dopo un’altra ora di buio, tornerà a splendere completamente libera all’una e 28.
Tutta scienza, quindi. Ma allora, cos’è che sta facendo agitare tanto i complottisti? Un semplice fenomeno di rifrazione, dovuto al passaggio dei raggi del Sole attraverso l’atmosfera terrestre. Che si comporta come un prisma, deviando e scomponendo la luce in modo diverso a seconda delle lunghezze d’onda. I colori rossi sono quelli meno diffusi dall’aria, al contrario dei blu-violetti, che sono invece “sparpagliati” in tutte le direzioni, ed è questo il motivo per cui il cielo è azzurro e il sole all’orizzonte appare rosso.La Luna, che durante l’eclissi non è raggiunta dalla luce diretta del Sole, viene illuminata dalla luce rifratta dall’atmosfera terrestre, in prevalenza rossa, assumendo così proprio questa stessa colorazione. E’ quella che gli americani chiamano “Bloody Moon”: una vera pacchia per le cassandre social.
Ma non solo. In cielo, insieme alla Luna, ci saranno ben 4 pianeti: Venere, Giove e Saturno. E Marte: già alla ribalta della cronaca per la scoperta di acqua liquida, durante l’eclissi sarà ben visibile accanto alla Luna, estremamente brillante perché si trova nella fase di massima vicinanza alla Terra. Ecco qui la congiunzione, che si verifica quando due corpi celesti (in questo caso Luna e Marte) si trovano vicini nella proiezione sulla volta celeste, e l’opposizione, che si verifica invece quando Terra, Sole ed uno dei pianeti del sistema solare sono allineati, con la Terra in mezzo: in questo caso all’opposizione c’è Marte. E se proprio vogliamo esagerare, poco dopo le 21 accanto alla Luna passerà anche la Stazione Spaziale Internazionale: un puntino molto luminoso che attraverserà il cielo in poco meno di 2 minuti. Insomma lasciate perdere i profeti di sventura, chiamate gli amici, organizzate un barbecue estivo e fatevi uno spritz. A tutto il resto, pensa l’Universo.
Sto ammirando lo spettacolo offerto dalla Luna in questa splendida serata estiva. In questo momento metà del disco lunare è illuminato e l’altra metà è in ombra. La linea che separa la parte in ombra da quella illuminata è ondulata. Le ondulazioni cambiano a seconda della morfologia del suolo lunare. E cambiano in modo stupefacente i colori: dall’argento/dorato della parte illuminata, alle varie tonalità di quella in ombra. Uno vero spettacolo reso ancora più emozionante dal piccolo cannocchiale terrestre che ha consentito di godermi lo spettacolo in “prima fila”.
Le premesse non erano affatto buone: dalle 21 alle 22,30, circa, una spessa coltre di nuvole ha impedito di assistere alla fase iniziale del fenomeno, ma dopo che il cielo si è aperto, lo spettacolo è stato avvincente. Il momento più bello è stato intorno alle 23,15, quando il primo punto luminoso è apparso sul bordo orientale del disco lunare: è stato in quel momento ed in quelli immediatamente successivi che, secondo me, il satellite del nostro pianeta ha dato il massimo di se!
Ciao, Donato.
ANCHE se fuori tema non posso esimermi dal riportarvi per informazione questo link all’ultimo post del celeberrimo climacatastrofista Bardi apparso sul fattoquotidiano. Una vera perla scientifica
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/26/incendi-grecia-chi-e-il-vero-colpevole/4517882/
Il vate ha proferito la sua sentenza
“Il vate ha proferito la sua sentenza”
Più che di vate, da quel che leggo sull’infelice Opinione Quotidiana (i “Fatti” sono altra cosa) trattasi di avvoltoio.
Non ho capito bene dove il vate/avvoltoio viva… Nuova Zelanda forse? Io che vivo all’estero ma guardo i telegiornali Rai sento parlare di cambiamento climatico continuamente.
Per dirne una che ha del fantozziano: da due giorni decine di migliaia di famiglie e cittadini francesi e non non possono partire dalla stazione Montparnasse di Parigi, in treno, a causa di un incendio ad un grosso trasformatore a qualche km di distanza. Al TG Rai, credo fosse quello di Rai 3, hanno detto che l’incidente è stato causato/favorito dal cambiamento climatico! Siamo alla farsa vera e propria.
Sveglia Bardi!!!!
P.S.: giusto per dare un’idea… un paio di anni fa ho cercato di partecipare ad una discussione su temi energetici sul blog di Bardi… che mi ha prontamente “eliminato” bannandomi all’istante.
I climatocatastrofisti, essendo una setta, come Scientology… non ammettono dubbi, obiezioni, domande indiscrete… solo Il Verbo… “la CO2 assassina è il nemico da sconfiggere”.
Patetico, se non tragico: questo qui insegna in una università pubblica italiana… danni generazionali.
Povera Italia.