Pare che non riescano a farsene una ragione. Il clima cambia, anzi, si disfa, e, contro tutte le aspettative (cioè in barba a previsioni, anatemi, allarmi et similia), la gente non muore. Nello specifico, ci scuseranno i cugini iberici, non muoiono gli spagnoli di una serie di città prese in considerazione da uno studio che, temperature in aumento alla mano, pensava di trovare la fila alle pompe funebri, e invece ha trovato una diminuzione della mortalità per eventi di onda di calore.
Decline in heat-related deaths in Spain despite rising summer temperatures
Ancora una volta senza curarsi del proprio destino segnato, l’essere umano ha fatto quello che fa da sempre, si è adattato e, ove non fosse stato possibile adattarsi, si è dotato degli strumenti utili a rimandare l’appuntamento a cui nessuno vorrebbe arrivare puntuale.
Però, però, nonostante la (brutta ?!?) sorpresa nel confronto tra realtà e immaginazione, quest’ultima è identificabile ovviamente nelle previsioni di disastro climatico, l’articolo uscito su PlOS Medicine ci ricorda che ci lasciano comunque più le penne le donne che gli uomini, per cui la questione, da climatica si fa di genere, fornendo ampi spazi per futuri approfondimenti in chiave sociologica.
Enjoy.
A proposito di morire… date un’occhiata un po’ a questi links, al seminario… oppps!!… mi correggo… “lectio magistralis” di uno dei piu’ famosi climatologi del pianeta, l’inventore del farlocco hockey stick M. Mann:
http://www.iat.polimi.it/eventi/pianeta-3000-mann/
Un’universita’ pubblica italiana ha invitato a fare un seminario un climatologo che, in realta’, ha fatto solo pubblicita’ al suo libro… libro che altro non e’ che una sequela di vignette (fatte da altri) e di auto-citazioni.
Non contento di questo, il noto climatologo hockeista e’ stato invitato da UN’ALTRA universita’ pubblica italiana, e sotto l’egida anche della societa’ meteorologica italiana ha questa volta presentato una “lectio magistralis”… che altro non era che la stessa roba… pubblicita’ al suo libro di vignette e auto-citazioni.
http://www.nimbus.it/articoli/2018/180623MannMoncalieri.htm
Il suddetto noto climatologo hockeista notoriamente non si muove gratis. Infatti se si cerca di contattarlo per chiedergli di fare un seminario, sei ri-direzionato (sulla sua pagina web personale) ad un societa’ di pubbliche relazioni che ti dice che “Professor Mann’s fee is 20 thousand dollars, plus hotel of his choice and business class air ticket”.
Domanda: ma le universita’ pubbliche italiane sono cosi’ ricche?… oppure ha fatto uno sconto, ed e’ volato fino in italia gratis?
Mmmmh… credo che la risposta a queste mie domande rimarra’ tanto segreta quanto i segreti di Fatima… 🙂
Se questo e’ il meglio che i climatocatastrofisti hanno da proporre… mal messi sono.
Saluti, e buona lettura/ascolto.
R.
Eh, Guido!… non penserai mica che i climatocatastrofisti si lasceranno battere da 4 iberici ultra-resistenti, no?
Al loro arco hanno molte frecce: aspetta una settimana e vedrai certamente i primi “studi” di attribuzione al global warming antropico il caldo e i morti in Giappone, Scandinavia, Canada, etc…
Il tutto basato applicando la statistica creativa agli infallibili e precisissimi modellini farlocchi.
Perché non fa un articolo parlando dell’analisi si Sergio Messina sulla velocità di aumento della temperatura media in italia?
http://www.climatemonitor.it/?p=29883
A proposito di trend di temperatura in Italia…
https://www.google.ch/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.homogenisation.org/files/private/WG1/Bibliography/Applications/Applications%2520(A-B)/brunetti_buffoni_etal.pdf&ved=2ahUKEwjKqIqmtrrcAhUnKsAKHetDBekQFjAAegQIBxAB&usg=AOvVaw2oiQTDsp0UFVvd420l9YTj
… nel caso non fosse già stato indicato… interessante studio basato su DATI e non modelli.
il riscaldamento globale è come prendere l’ascensore, mentre un raffreddamento globale è come scendere dalle scale. Ad un certo punto ci si può ritrovare il piede su di un gradino più largo e rischiare poi di cadere. Oppure non trovarsi alcuni gradino sotto il piede e perciò rotolare giù dalle scale, sbattendo la testa ovunque.
Mi riferisco a questo post:
https://goo.gl/9if49y
Incluso nei commenti a:
http://www.climatemonitor.it/?p=48870
Non è un modello, l’autore dice:
”
GLDAS_NOAH ci fornisce valori di temperatura dal mese di Agosto del 1948 al mese di Gennaio del 2010, a cui ho aggiunto i dati MERRA (Modern-Era Retrospective analysis for Research and Applications) per estendere la serie temporale fino al Gennaio 2016.
”
E l’aumento di velocità dal 2010 sembra evidente.
L’articolo linkato su homogenisation.org si ferma al 1996.
piccolo appunto: queste benedette temperature.. non è la prima volta che salgono di brutto.
in questo caso la depressione polare stava messa peggio di oggi.. i ghiacciai dell’emisfero boreale si stanno sciogliendo già da tempo, mentre l’Antartico presumibilmente gelava..
in Siberia pare sia nevicato il 20 di Luglio ..
Immagine allegata
@AleD
“Non è un modello, l’autore dice:”
??? Certo che e’ un modello… lo dice l’autore! 🙂
“a cui ho aggiunto i dati MERRA (Modern-Era Retrospective analysis for Research and Applications)”
MERRA: Global MODELING and assimilation office
https://gmao.gsfc.nasa.gov/reanalysis/MERRA/
Le “re-analisi” altro non sono che dati sparsi sia spazialmente che temporalmente in maniera tutto fuorche’ uniforme sul pianeta… e “infillati” (infilled), estrapolati sui nodi di griglie di calcolo opportune.
Sono MODELLI, niente di piu’ e niente di meno, e come tali soffrono degli stessi problemi degli altri modelli.
MERRA-2 usa, come modello…
“MERRA-2 is produced with version 5.12.4 of the Goddard Earth Observing System (GEOS5.12.4) atmospheric data assimilation system.
The key components of the system are the GEOS5 atmospheric model (Reinecker et al. 2008; Molod et al. 2015) and the Gridpoint Statistical Interpolation (GSI) analysis scheme (Wu et al. 2002; Kleist et al. 2009b). ”
… come spiegato qui:
https://gmao.gsfc.nasa.gov/pubs/docs/Bosilovich803.pdf
… linkato in…
https://gmao.gsfc.nasa.gov/reanalysis/MERRA-2/
Il modello atmosferico GEOS5 e’ descritto meglio qui:
https://geos5.org/wiki/index.php?title=GEOS-5_Earth_System_Modeling_and_Data_Assimilation
… e anche qui:
https://www.geosci-model-dev.net/8/1339/2015/
Quanto alla frase finale di Messina:
“Quindi, la temperatura media della nostra penisola sta aumentando (di 1.7⁰C negli ultimi 68 anni) e sempre più rapidamente (di altri 1.7⁰C nei soli prossimi 20 anni).”
… sarebbe valida solo nell’ipotesi che si possa estrapolare linearmente ai prossimi 20 anni il trend dell’ultimo decennio o giu’ di li. Questa operazione NON e’ logica, dato che nell’aumento del trend recente c’e’ una componente NON antropica, il forte El Nino finito due anni fa, che e’ responsabile per (secondo me) la gran parte dell’aumento stesso.
Poi, chiaramente, se l’autore di quell’articolo o altri pensano che sia lecito farlo e’ affar loro… io non sottoscrivo.
@ale.meteo
“piccolo appunto: queste benedette temperature.. non è la prima volta che salgono di brutto.”
Articoli come questo…
https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1002/2016JD025721
… potrebbero spiegare alcune “ondate di calore” improvvise, che ne pensi (o ne pensano altri lettori)?
“Specifically, oppressive heat waves were characterized by abundant antecedent precipitation, surplus soil moisture, and elevated evapotranspiration and related atmospheric humidity. ”
… e penso al caldo opprimente e umido in Giappone in questo momento.
@robertok06:
”
… sarebbe valida solo nell’ipotesi che si possa estrapolare linearmente ai prossimi 20 anni il trend dell’ultimo decennio o giu’ di li
”
Non ho capito, l’ultimo decennio tracciato da Messina si riferisce a dati reali si o no? Perché se è si comunque è vero che nell’ultimo decennio le temperatura in italia sono salite con una velocità decisamente maggiore del passato.
@robertok06
Avvengono in proporzione intensi raffreddamenti, dati dall’enorme quantità di vapore acqueo atmosferico, in circolazione. Dal calore in eccesso, in breve la stratosfera riversa sulla troposfera, quest’ultima è la prima a lanciare l’imput. Caronte ora è tra Mare del Nord e Scandinavia.. un Rex Block a tutti gli effetti..
Quindi se non mi sbaglio questa la Niña sembra intensa.. almeno qualche probabilità di esserlo sono in aumento.
Allo stato attuale viviamo un’era dove Primavera ed Estate sono molto lunghe, rispetto Autunno ed Inverno (si parla di irraggiamento e quindi insolazione sulle rispettive latitudini. In altre circostanze si sarebbe innescato un raffreddamento globale, come avvenuto durante la PEG. Ragion percui, qualcosa sta cambiando..
Non ci sono normalità, ci sono tendenze parlando di clima.. Al momento VP e Fronte intertropicale, sono come un uomo e una donna a letto ubriachi..
Che.. “climaticamente” parlando, una sorta di normalità la hanno, vista la “recente” uscita da un raffreddamento emisferico importante..
@aleD
“Perché se è si comunque è vero che nell’ultimo decennio le temperatura in italia sono salite con una velocità decisamente maggiore del passato.”
Come una rondine non fa primavera, un decennio non fa clima.
E’ la WMO stessa che dice che per parlare di clima e non di meteo si devono considerare periodi di almeno 20 anni.
In natura ci sono tanti cicli indipendenti dall’uomo bianco cattivo e la sua CO2 assassina che seguono cicli decennali o anche più corti.
La stessa WMO definisce, da circa 75 anni a questa parte lo stato di riferimento detto “climate normal”, e lo fa ogni TRENTA anni… non ogni 5, o 10… ma 30.
Ci sarà un motivo o no?
Buona lettura.
https://www.google.fr/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://journals.ametsoc.org/doi/pdf/10.1175/2010BAMS2955.1&ved=2ahUKEwiKrfefncLcAhWhC8AKHQKcB1UQFjAIegQIBxAB&usg=AOvVaw1pNgvZUSKo0-45bgb-IiTg
“…. da climatica si fa di genere…”
–
Hai detto niente! E’ il peggio di quanto potesse capitarci. Già il tema del “genere” è parte sostanziale delle COP, figuriamoci se il cambiamento climatico dovesse dimostrarsi “asimmetrico”!
Si scherza, ovviamente. 🙂
Ciao, Donato.