Che noia questo clima non è vero? No, non mi riferisco a quello che sta succedendo in questi giorni, per la verità molto normale e comunque relativo alla sfera del tempo e non del clima. La noia o, comunque, una certa latitanza di spunti interessanti è riferita al flusso di notizie sul tema clima e suoi derivati. Al di là delle solite ammonizioni in tono “è peggio del previsto” e della solita attribuzione di tutto e il contrario di tutto al clima che cambia, di spunti significativi non se ne vedono. In giro, negli ultimi tempi, solo cose molto tecniche e di nicchia, difficili da commentare e, appunto, noiose per i più.
A riprova di questo, batte la fiacca anche la consueta rassegna che pubblica Judith Curry sul suo blog più o meno ogni settimana, in cui campeggiano segnalazioni più a editoriali che a paper veri e propri. Del resto, non si può proprio scoprire la pietra filosofale ogni giorno… anzi, a ben vedere non si dovrebbe mai far credere di averla scoperta.
C’è quindi spazio per un minimo di cronaca.
Con la stagione dello scioglimento ormai iniziata da un po’ nell’emisfero nord, è interessante dare un’occhiata all’estensione del manto nevoso, ossia di quella che avrebbe dovuto essere una “cosa del passato” (SCE sta per Snow Cover Extent).
Dopo lo scalino di metà anni ’80 del secolo scorso, su cui andrei ad indagare con gli indici di circolazione oceanica, nessuna variazione importante, anzi, a ben vedere una decade, l’ultima, con trend positivo.
A proposito di indici oceanici, pare che l’AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation), stia dando segni di declino, ovvero di tendenza per l’indice a tornare in territorio negativo, che significa raffreddamento, soprattutto per il Nord Atlantico.
Questo implicherebbe, scrivono gli autori del paper in didascalia, anche una tendenza al rallentamento dell’aumento della temperatura media globale ma, visto che non ne va mai bene una, anche un’accelerazione dell’aumento del livello del mare per le coste atlantiche americane.
Coste su cui, e veniamo al breve periodo, sta per iniziare la stagione degli uragani (come per tutto il bacino sarà 1 giugno 30 novembre), su cui pesa in genere molto il segno dell’ENSO, ovvero El Niño Southern Oscillation, per cui la gran parte dei modelli in uso prevedono essenzialmente condizioni di neutralità per l’estate e forse anche per l’autunno prossimo, pur con prevalere di segno leggermente positivo.
Al link in didascalia c’è anche una discussione piuttosto interessante.
E ci sono le teleconnessioni, per tornare alla stagione degli uragani, per la quale a breve la NOAA rilascerà il suo outlook e per cui l’assenza di una chiara tendenza di segno dell’ENSO non è una buona notizia in termini di predicibilità.
So cosa starete pensando, ma i prossimi mesi dalle nostre parti? Beh, in tutta franchezza, diffidate dalle previsioni stagionali, in primis perché non sono affatto previsioni in senso stretto, quanto piuttosto segnali di anomalia positiva o negativa dei parametri pressione, temperatura e precipitazioni spalmati su tre mesi, quindi nessuna informazione sul “tempo che farà”. In seconda battuta perché hanno un’attendibilità del tutto insoddisfacente.
Ad ogni modo, per tornare definitivamente all’attualità, state pur certi che non appena la smetterà con i temporali grazie al fatto che per qualche giorno staremo dalle parte giusta dell’onda atmosferica e godremo di sole, caldo e stabilità – leggi le previsioni di CM uscite ieri – scatterà la corsa all’estate rovente.
Buona giornata.
Guarda che bella che è la neonata semi-permanente atlantica. Pensare a quando si raffredderà tutto il moto delle correnti nord atlantiche. Pensare piuttosto alla plastica nei mari ed oceani.. che pensare di.. o voler riformulare da zero una scienza..
Non si può sapere che piega prenderà questo instabile clima terrestre.. Tende ad essere a tratti caldo umido/periodicamente siccitoso.
Dove sono le abbondanti piogge desertiche?
Non si stava espandendo la calotta antartica? E se ora si è fermata, quale oscillazione ne scaturirà?
Buonasera a tutti..
Le figuracce ci sarebbero.. se si spiegasse alla gente come funziona tutto quanto…
Saluti
@nontelodico
“io provo anche pena x gli scienziati che sprecano il loro tempo sparlando dei colleghi in blog partigiani come questo”
Al tempo!… Se è a me che stai rispondendo, vorrei specificare un paio di cose:
1) io quando scrivo un commento qui non spreco il mio tempo. Lo faccio liberamente, e lo faccio solo quando ho del tempo libero, che ti assicuro non mi accade spesso.
2) i climatologi non sono miei colleghi per il semplice motivo che anche loro fanno ricerca scientifica… non più di quanto una mucca sia collega di un cavallo solo perché come il cavallo ha 4 zampe e mangia l’erba.
3) “sparlare” di qualcuno vuol dire, senza sprecare una ricerca sul dizionario, attribuire a quel qualcuno qualche difetto che non ha, o attribuirgli una frase che non ha detto… mentre tutto quello che io ho scritto corrisponde a verità. Uno dei climatologi più famosi del mondo va in giro per il mondo a recitare i sermoni salvapianeta solo se lo pagano 20 mila dollari più volo business e hotel di sua scelta. Questo è un fatto, non una mia opinione, sia chiaro.
4) la storiella della pagina web del climatologo in questione che linka la favola per bambini che Shanghai starebbe per sparire fra i flutti a causa del global warming assassino è vera al 100%… ti posso fornire i links quando vuoi. In alternativa puoi far finta che non sia vero e accusare me di “sparlare” di quel qualcuno. Non ci fai una bella figura, lo capisci questo?
5) i blog non partigiani che piacciono (probabilmente) a te sono quelli che non accettano i miei messaggi… perché io sono una voce fuori dal coro… non canto come gli altri, non ripeto il mantra “la CO2 antropica è il male assoluto”… mi dispiace ma non ci riesco. È grave, dottore?
Ciao.
E’ grave sì! certo che lo è! Perché sia la mucca che il cavallo mangiano la stessa erba! Se hai qialcosa da ridire sul comportamento o sul lavoro (“modelli farlocchi” ) di qualcuno, dovresti dirglielo in faccia e non x ‘interposto blog’. E’ una questione di eleganza…dottore
Saluti
Il famoso climatologo non sara’ mica Jim Hansen che per dimostrare l’ accelerazione del rateo di SLR (Sea Level Rise) ha prodotto un grafico che, tanto per non denigrare i colleghi di “nontelodico” non definiro’ “farlocco”, ma “scientificamente non ortodosso”;
https://wattsupwiththat.com/2018/05/22/changes-in-the-rate-of-sea-level-rise/
@nontelodico
“Se hai qialcosa da ridire sul comportamento o sul lavoro (“modelli farlocchi” ) di qualcuno, dovresti dirglielo in faccia e non x ‘interposto blog’. E’ una questione di eleganza…dottore”
???
Total nonsense… perché tu le rimostranze a me sei venuto a farmele in faccia, non per interposto blog, giusto?
Ripijate.
“anche un’accelerazione dell’aumento del livello del mare per le coste atlantiche americane.”
Sull’argomento del livello del mare ho appena scoperto che uno dei piu’ famosi climatologi del pianeta (di sicuro quello di cui si sente parlare di piu’) ha sulla sua pagina web personale un link ad un articolo dove “dimostrano” che NY e Shanghai (e altre metropoli in riva al mare) stanno per essere cancellate dalla faccia della terra… glu… glu… glu, tutti a nuotare con i pesciolini.
L’articolo in questione alla voce “Shanghai” spiega che la metropoli cinese sta sparendo a causa del terribile global warming antropico di 3 mm/anno di salita del livello del mare… quando una facilissima (30″) ricerca su google permette di verificare che piu’ di salita del mare Shanghai soffre di discesa del suolo, la subsidenza, che nell’ultimo secolo ha contribuito con rates fino ad anche piu’ di 10 cm/anno…
Ovviamente, il famoso climatologo che va in giro per il mondo a parlare di clima chiedendo 20 mila dollari piu’ volo in business e hotel di sua scelta non dice mica che e’ la subsidenza il problema principale, e non l’aumento del livello medio dell’oceano.
Provo una pena infinita per certi “scienziati”… veramente.
Concordo in tutto quello che hai scritto ma io provo anche pena x gli scienziati che sprecano il loro tempo sparlando dei colleghi in blog partigiani come questo.
Ti pregherei di non scomodare i partigiani, anche se mi rendo conto di quanto sia difficile evitare riferimenti afferenti alla sfera delle opinioni quando mancano i fatti. E nell’AGW i fatti latitano, mentre pullulano le proiezioni, che sono per lo più fantasticherie. Interessante che tu sia concorde, pur non riuscendo a resistere alla tentazione di mantenere le distanze, sia mai che un giorno si possa dire che hai condiviso un’opinione su CM. Ma non trovi difficile convivere con questo limite?
😉
PS: interessante anche il fatto che posizioni così decise siano espresse nell’anonimato, sempre per le ragioni di cui sopra…
@Nontelodico
le animate discussioni nascono quando alcune persone non aguzzano la vista sui segnali del geo.fu-berlin..
ci sono siti come questo dovo si pensa più alla scienza che ai click.. invece in certi casi per un click tutto fa brodo…
Saluti 🙂
Già si stanno affilando i … termometri 🙂