IL MESE DI APRILE 2018[1]
Mese che nella prima metà si è contraddistinto per prevalenti condizioni di tempo perturbato con precipitazioni abbondati specie sul Nordovest e temperature nella norma sia nei massimi sia nei minimi. Nella seconda metà del mese condizioni anticicloniche con tempo soleggiato e temperature ovunque superiori alla norma, con anomalia più sensibile nella terza decade.
Dato il carattere del tutto opposto della prima e delle seconda metà del mese, le carte di analisi sono state realizzate per le due quindicine. Nello specifico la topografia media del livello di pressione di 850 hPa per l’area euro-atlantica del periodo 1-15 aprile (figura 1a) mostra come principale centro d’azione una grande depressione atlantica con centro a ovest delle isole britanniche che sull’Italia determina un flusso di correnti meridionali a curvatura cicloniche. Ne è conseguito il prevalere di condizioni di tempo perturbato specie sul Nordovest ove si nota l’effetto stau esercitato dall’arco alpino. La robustezza del centro depressionario nord-Atlantico è confermata dalla carta delle isoanomale (figura 1b) che indica il sussistere di un nucleo di anomalia negativa da – 12 m centrato sul vicino Atlantico. Completano il quadro due ulteriori centri d’azione secondari e cioè l’anticiclone della Azzorre, a sudovest e in posizione molto arretrata, e un debole promontorio anticiclonico subtropicale sul Mediterraneo orientale.
Nella seconda quindicina del mese le condizioni circolatorie per l’area italiana mutano radicalmente in quanto sull’Italia si afferma incontrastato un promontorio di blocco subtropicale (figura 1c) responsabile della scarsità di precipitazioni e della sensibile anomalia termica positiva, frutto di avvezione di masse d’aria meridionale cui si sono associati l’effetto di compressione da subsidenza tipico dell’anticiclone e l’effetto dell’intenso soleggiamento. La robustezza dell’anticiclone di blocco è attestata dalla carta delle isoanomale (figura 1b) che indica un nucleo di anomalia positiva da 6 m che dal Nord Italia si estende a est verso l’area danubiana.
Nel corso del mese di aprile abbiamo assistito al passaggio sulla nostra area di un totale di 4 perturbazioni documentata nella tabella 1, da cui si evidenzia altresì la rilevanza del pattern circolatorio depressionario affermatosi dall’8 al 15 aprile e determinato da una saccatura atlantica e dal minimo di cutoff da essa isolatosi il giorno 14.
Giorni del mese | Fenomeno |
1 aprile | Ultimato il transito di una saccatura atlantica, sulla nostra area si assiste a un regime circolatorio da nordovest con foehn alpino sul settentrione. |
2 aprile | Sull’Italia promontorio anticiclonico mobile da Sud in rapido transito da ovest verso est. |
3-4 aprile | Transita una saccatura atlantica da ovest (perturbazione n. 1). |
5-7 aprile | Promontorio anticlonico da sud. |
8-13 aprile | Saccatura atlantica con asse sulla penisola iberica determina condizioni di tempo perturbato (perturbazione n. 2). |
14-15 aprile | Dalla saccatura si stacca una depressione mediterranea che dall’Africa del Nordovest si porta su canale di Sicilia – Italia meridionale (perturbazione n. 3). |
16-22 aprile | Robusto anticiclone di blocco si afferma sull’Europa centrale influenzando anche la nostra area con tempo stabile e soleggiato. |
23-26 aprile | Sul centro Europa si riafferma il flusso perturbato atlantico mentre sull’Italia si afferma un promontorio anticiclonico da ovest. |
27-30 aprile | Una saccatura Atlantica determina condizioni di tempo perturbato sul centro-nord (perturbazione n. 4). |
Andamento termo-pluviometrico
Le temperature massime e minime mensili (figura 2 e 3) hanno presentato una significativa anomalia positiva su tutta l’area, più sensibile nei valori massimi. La tabella 2 mostra che le anomalie positive si sono concentrate nella seconda e terza decade del mese risultando più vistose nella terza decade al centro-nord.
A livello mensile le precipitazioni (figura 4) sono risultate inferiori alla norma sulla maggior parte dell’area, con le significative eccezioni costituite dall’anomalia positiva su Nordovest e Trentino e dall’anomalia positiva a carattere locale su Sardegna nordoccidentale e Lazio centrale.
Per quanto attiene alle precipitazioni decadali (tabella 2) si noti la lieve anomalia positiva al centro nella prima decade cui si associa un lieve anomalia negativa al sud. Si noti inoltre la spiccata anomalia negativa registrata su tutta l’area nella terza decade del mese.
Si segnala infine che la carta di anomalia termica globale prodotta dall’Università dell’Alabama – Huntsville http://nsstc.uah.edu/climate/ consente questo mese di valutare la rilevanza sinottica dell’anomalia termica positiva registra sull’Italia, la quale si collega ad un sensibile nucleo di anomalia positiva registrata sull’Europa centro Orientale (Germania, Polonia ed area balcanico-danubiana).
[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2015 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).
“Per quanto attiene alle precipitazioni decadali (tabella 2) si noti la lieve anomalia positiva al centro nella prima decade cui si associa un lieve anomalia negativa al sud.”
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Credo che la prima decade di maggio stia compensando abbondantemente queste anomalie negative. 🙂
Vedremo se il mio vaticinio sarà confermato dai dati.
Ciao, Donato.