Appena ieri si discuteva nei commenti al nostro post quotidiano della eccessiva polarizzazione di una nota rivista di divulgazione scientifica. Naturalmente l’argomento era quello del clima che cambia, su cui notoriamente sarebbe concesso avere una e una sola posizione.
E’ un tema ricorrente quello della polarizzazione del pensiero scientifico? Si direbbe proprio di sì, infatti, come definire se non oscurantista la decisione di annullare un convegno sui temi della produzione agricola in quanto le posizioni espresse dai partecipanti si ritengono “divisive”?
E’ questo il punto a cui è arrivato il dibattito scientifico?
Decidete voi, leggendo quanto pubblicato appena ieri su Agrarian Sciences:
IL CONVEGNO CHE NON C’E’
Lo strano caso della fiera di Erba e del convegno annullato perché “divisivo”
Buona domenica, si fa per dire…
Guido, ci hai dato una pessima notizia. Qualcuno ebbe a dire che il sonno della ragione genera mostri. E questa notizia dimostra che la ragione sta dormendo. Non sappiamo quanto dura la gestazione dei mostri, ma io vedo già le prime avvisaglie della loro nascita.
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L’annullamento di un convegno con la motivazione (sic) che esso sarebbe stato divisivo, è già una mostruosità. Significa che ci si vuole sottrarre al dibattito; si ha paura di non avere argomenti per confutare quelli dei contraddittori e, quindi, ci si rifugia nel comodo “ipse dixit”. Il dogma prende il posto del dibattito scientifico, l’irrazionale soppianta il razionale, tornano alla ribalta i fantasmi del passato; la superstizione ritorna ad essere protagonista, come giustamente sottolinea E. Molteni nella sua lettera di protesta agli organizzatori della manifestazione.
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Questa notizia fa il paio con un’altra vicenda di cui sono venuto a conoscenza in questi giorni. Conosciamo tutti, almeno per sentito dire, il dramma degli ulivi salentini che stanno morendo a causa di un’infezione da Xylella Fastidiosa anche perché in passato ne abbiamo discusso su queste pagine. Oggi il contagio si è esteso in maniera impressionante in quanto l’unico intervento risolutivo, ovvero l’abbattimento e la distruzione degli alberi infetti, è ostacolato in tutti i modi a livello politico e sociale.
Ogni tanto si sente parlare di cure “risolutive” che poi si rivelano acqua fresca in quanto le campagne sperimentali sono fortemente viziate da errori ed ipotesi ad hoc. Nel frattempo il morbo avanza ed invade le coltivazioni oltre la cintura di protezione. Non è anche questo generato dal sonno della ragione?
Vedere per credere.
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http://www.lescienze.it/news/2018/03/23/news/xylella_cinque_anni_dopo_puglia-3914167/
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http://www.lescienze.it/news/2018/04/23/news/xylella_repliche_scortichini_articolo_signorile_bucci_boscia-3954986/?ref=nl-Le-Scienze_27-04-2018
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Ciao, Donato