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Big data big put…ata

L’indimenticabile Pino Daniele cantava “…mentre a sud il caldo t’ammazza e ti viene voglia di cambiare” (Voglio di più). Bé, può capitare che le parole di un cantautore siano anche profetiche, ma di sicuro lo stesso autore non si sarebbe mai immaginato di arrivare a quello che sto per raccontarvi.

Il problema, diciamolo subito, è l’enorme quantità di dati e di possibilità di trattamento degli stessi che si sta sviluppando negli ultimi anni. Certo, molte sono analisi che offrono grandi opportunità, che se ben lette possono far capire molte cose (e produrre anche grandi redditi più o meno leciti…), ma altre, bé, altre ce le potremmo davvero risparmiare.

Ecco qua.

Regional ambient temperature is associated with human personality

Titolo alquanto esplicito, che tipo sei dipende da dove nasci e il fattore determinante nel plasmare la tua personalità, le tue attitudini, è, neanche a dirlo, la temperatura. Che scemo, e io che pensavo fossero l’accesso all’istruzione, la possibilità di costruirsi un futuro, i servizi disponibili…macché, è tutta colpa del fattore termico. Niente di nuovo in effetti, anche se con i dovuti distinguo si tratta di argomenti alquanto controversi, Quel che c’è di nuovo, però, è la fantastica, indimenticabile, irrinunciabile chiosa dell’abstract di questo lavoro:

As climate change continues across the world, we may also observe concomitant changes in human personality

E ti pareva? Adesso il clima che cambia ci farà cambiare anche la personalità. A guardare le (in)fallibili proiezioni climatiche potremmo diventare tutti fanatici della siesta, ma lascio a ognuno di voi la libertà di interpretare al meglio (peggio) la direzione dell’ipotetico cambiamento.

Però, c’è un altro aspetto da considerare, e ci hanno pensato degli altri ricercatori:

Relationship between season of birth, temperature exposure, and later life wellbeing

Sembra che, negli USA, un solo giorno di esposizione a temperature superiori a 32°C nella fase di gestazione (avete capito bene, quando si è ancora nella pancia della mamma), sia pari ad una riduzione della capacità di reddito dello 0.1% all’età di 30 anni. Pare anche tuttavia che ci sia un rimedio facile facile, suggerito anche questo direttamente nell’abstract: usare l’aria condizionata!

Ah se la mia mamma avesse passato le sue giornate nel frigorifero a suo tempo! E invece niente, essendo nato ad agosto me ne sarò beccate un bel po’ di giornate calde, ora capisco molte cose…

W big data! Enjoy.

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Published inAttualità

11 Comments

  1. Fabrizio Giudici

    Dunque tutto torna: fa più caldo, quindi si diventa più poveri e infatti le giovani generazioni sono più povere di quelle dei genitori. Ma essendo più povere, arriverà la decrescita (felice o no non si sa); e con la decrescita, si ridurrà la carbonizzazione e la temperatura. Dunque il sistema è stabile.

    In compenso, l’aria condizionata ora diventa discriminatoria delle pari opportunità.

  2. donato b.

    Ho sempre guardato con sospetto le scienze sociali: ora capisco perché. 🙂
    Ciao, Donato.

  3. virgilio

    Secondo la storia Homo Sapiens ha origine nel centro Africa e nonna e mamma della Civiltà sorsero in Mesopotamia e Egitto, non proprio terre fredde o con lunghi inverni. Che il tepore per caso aiuti i processi biochimici e dunque anche lo sviluppo di vita più complessa e evoluta? Invece stando al citato articolo lo Yeti dovette esser più evoluto e ricco dei faraoni e degli architetti che progettarono le piramidi: che la storia sia da riscrivere?

  4. Alessandro

    E’chiaro che dare credito alle put….te deve per forza di cosa portare più reddito altrimenti non si spiega come possano far breccia nell’utenza simili fesserie.

  5. Mario

    Anche io sono nato in agosto, mannaggia 🙁

  6. Luca Maggiolini

    Il problema è sempre lì: chi paga per queste cretinate? purtroppo nella gran parte dei casi utilizzando fondi pubblici, temo proprio, ahimè….

  7. robertok06

    “W big data! Enjoy.”

    Spezzo una lancia a supporto del big data… si possono accumulare più di 200 petabyte di dati senza fare danni…

    goo.gl/nqn23W

  8. robertok06

    “Relationship between season of birth, temperature exposure, and later life wellbeing”

    Questa è astro(climato)logia, una nuova scienza… all’intersezione dell’astrologia e della climatologia, la prima basata sulla lettura degli astri, la seconda sulla lettura delle sfere di cristallo… 🙂

    Scherzo, ovviamente.

  9. AleD

    Non ho capito, ma quella roba li è sotto peer review da parte di chi?

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