Queste previsioni sono a cura di Flavio
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Situazione ed evoluzione sinottica
Situazione sinottica europea dominata dal flusso zonale con le westerlies che scorrono, scarsamente ondulate, dal Canada fino alla Russia europea dove trovano l’opposizione di un anticiclone russo che sarà smantellato rapidamente proprio dall’azione incisiva del getto. Prevalgono le depressioni alle alte latitudini europee, in un contesto di relativa mitezza per l’afflusso continuo di correnti oceaniche umide, mentre alle latitudini inferiori prevale il flusso secondario.
A livello emisferico si fa notare la forte azione di disturbo portata dalla pulsazione pacifica, che si esprime con l’isolamento di una cellula anticiclonica dinamica sulla Penisola dei Ciukci, estremo oriente russo, con associati valori insolitamente alti delle temperature per il periodo. Lo split del vortice polare “regala” invece le temperature più basse alla regione sud-orientale russa di Khabarovsk e all’artico canadese, dove nei prossimi giorni il gelo si farà progressivamente intensissimo. Da segnalare il crollo termico in Alaska, seguito al “caldo” anomalo delle settimane precedenti, con le temperature che hanno raggiunto i 50 gradi sotto lo zero.
Nel corso della settimana l’anticiclone delle Azzorre tenderà a spingersi verso nord (timidamente) agevolando il passaggio di ondulazioni più accentuate proprio sull’Italia, con associata diminuzione delle temperature e precipitazioni che interesseranno maggiormente le regioni centrali e meridionali, nevose sull’Appennino a quote piuttosto basse. Nord in prevalenza sottovento, con le nevicate limitate alle Alpi orientali e ai versanti esteri centro-occidentali.
Previsioni del tempo sull’Italia
Lunedì condizioni generali di stabilità su tutte le regioni. Fenomeni nebbiosi anche intensi in Valpadana e nelle valli e zone interne del resto del Paese.
Temperature in lieve ulteriore aumento nei valori massimi.
Venti deboli dai quadranti occidentali.
Martedì permangono condizioni di stabilità ovunque, ma con addensamenti nuvolosi alle basse quote sui versanti tirrenici per scorrimento di aria umida nei bassi strati. Progressiva attenuazione dei fenomeni nebbiosi per diminuzione del geopotenziale.
Temperature in lieve diminuzione.
Venti generalmente deboli dai quadranti occidentali.
Mercoledì ancora condizioni di stabilità su tutto il Paese, pur con i soliti addensamenti nuvolosi nei bassi strati sui versanti tirrenici. Aumenta la nuvolosità in serata sulle Alpi centro-occidentali con qualche nevicata sui crinali di confine della Valle d’Aosta.
Temperature stazionarie o in lieve diminuzione sul Triveneto.
Venti occidentali con qualche rinforzo sui bacini di ponente.
Giovedì in mattinata ancora nevicate sui rilievi alpini occidentali in prossimità dello spartiacque, e ampie schiarite sulla Valpadana occidentale. Nuvolosità in rapido aumento sul Nordest, in trasferimento verso l’Emilia Romagna con nevicate a quote collinari sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale. Rapido aumento della nuvolosità sulle regioni centrali, con piogge, rovesci e nevicate alle quote medie, specie sui versanti occidentali, e con le centrali adriatiche sottovento. Aumenta la nuvolosità anche sulla Campania con le prime piogge in nottata. In attesa il resto del Sud, con prevalenza di nuvolosità stratiforme.
Temperature in sensibile diminuzione al Nord e al Centro, in lieve aumento sulle estreme regioni meridionali.
Venti ovunque di libeccio, sostenuti, con rinforzi sui bacini di ponente e sullo Jonio.
Venerdì: ampie schiarite al Nord, in estensione alle regioni centrali, e maltempo al Sud con piogge, rovesci e temporali e diffusi e nevicate al di sopra dei 600-800 metri sull’Appennino meridionale.
Venti di maestrale, forti sulle regioni centrali e meridionali.
Temperature in sensibile diminuzione al Centro e al Sud.
Sabato migliora anche al Sud, con addensamenti probabili sul basso Tirreno, associati a precipitazioni sparse. Domenica possibile un nuovo rapido peggioramento del tempo a iniziare da Nord-ovest, secondo una direttrice simile a quello precedente, con il Nord-ovest sottovento e le regioni centrali e meridionali più interessate dalla fenomenologia, in un contesto fresco e ventoso, e con nuovi apporti nevosi sull’Appennino a quote relativamente basse.
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