Bé, questa mi era sfuggita. L’11 settembre scorso il prof. Franco Prodi ha rilasciato un’intervista a Il Mattino che, non gridando ad alcuna catastrofe imminente, è naturalmente passata inosservata.
Erano i giorni in l’uragano Irma si avviava alla dissipazione, dopo aver fatto scempio delle isole caraibiche ed aver colpito, per fortuna soltanto di striscio, anche la California Florida. Ma anche i giorni (9-10 settembre) in cui arrivava il tragico evento alluvionale della città di Livorno. Nella melassa di ignoranza, disinformazione, allarmismo ingiustificato e, spesso, anche cialtroneria che caratterizza i commenti a questi eventi, l’intervento del prof Prodi è, per ragionevolezza e conoscenza della materia, come una boccata d’aria fresca.
Gli higlights:
- Le bombe d’acqua non esistono né sono mai esistite, si tratta di eventi tipici del nostro territorio
- La soluzione, piuttosto che nei modelli previsionali, che guardano a scale temporali più lunghe di quelle a cui si verificano le precipitazioni alluvionali, è nei sistemi osservativi ad alta tecnologia e nell’organizzazione della catena di allertamento
- L’incrocio dei dati meteorologici con quelli idrologici può fornire ai decisori le informazioni adeguate per ottimizzare gli interventi
- Il clima non è impazzito, né l’Italia sta diventando un paese tropicale: le leggi della fisica restano sempre le stesse e nelle serie storiche nazionali non c’è traccia di aumento di questo genere di eventi
Ringrazio l’amico Luigi Mariani per la segnalazione, il resto lo trovate qui. Buona lettura.
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L’alluvione che ha colpito Livorno e’ passata a meno di cinquecento metri dalla costa ligure. Ho fotografato la tempesta dalla terrazza di casa a Corniglia ( perdonate la qualità dell’ immagine)
Anche con radar e modelli prevedere dove avrebbe colpito lo ritengo molto difficile. Io ero perfettamente all’ asciutto quella sera. I sistemi previsionali liguri davano un allerta arancione quelli toscani verde
Immagine allegata![](http://www.climatemonitor.it/wp-content/uploads/2017/12/Senza-titolo-1-768x322.jpg)
Sicuro che la perturbazione sia tutta lì? Perché io quella sera guardavo le mappe in tempo reale dei fulmini (che poi non coincidono totalmente con le precipitazioni, quindi è chiaro che sto parlando con grande approssimazione), ma a un certo punto mi son detto: noi ce la sfanghiamo, ma va a sbattere sulla costa toscana; il grosso dei fulmini era molto più a sud. Ora, siccome io capisco poco e niente, la conclusione che trassi era che se guardando la mappa io, che ne capisco poco, a Livorno mi sarei preoccupato, forse un meccanismo di allerta gestito da esperti potrebbe veramente fare qualcosa di utile.
E’ solo la coda, la perturbazione ha iniziato a passare ace 17 ed ha finito oltre le 20
Cose troppo ovvie e – soprattutto – soluzioni pratiche alla portata dei nostri politici (nowcasting, sistemi efficaci di allerta). Ovvio che bisogna troncare e sopire.
Ecco, diciamo che l’uragano Irma fossa passato dai Caraibi alla California sarebbe stato un evento VERAMENTE notevole 😉
😉