Queste previsioni sono di Fabio Campanella
Situazione ed evoluzione sinottica
Ed inverno fu: settimana ricca di novità quella prossima, con un netto cambio di circolazione atmosferica sull’Europa centrale e sul Mediterraneo. Per poter comprendere meglio ciò che sta per accadere non si può che fare riferimento a questa interessante e didattica emisferica:
Siamo di fronte ad un blocco molto profondo della circolazione zonale dovuta ad un importante convergenza dei flussi di calore verso il Polo da parte del getto atlantico ed in misura minore anche da parte del getto asiatico. Questo tipo di sinottica modella il vortice in modo da assomigliare ad un ferro di cavallo. Tale “ferita” al vortice non si ferma in troposfera ma addirittura si spinge su tutta la colonna d’aria arrivando con buona risonanza anche a quote stratosferiche come questa carta di vorticita potenziale isoentropica 475K (a circa 18-20 km) di altezza ci fa notare.
A questa altezza possiamo notare che le onde sono addirittura 3 tra cui anche quella pacifica figlia di un precedente flusso di calore troposferico partito un po’ di giorni fa e ad oggi esaurito. Tutto questo sta dando vita in queste ore e soprattutto nella prossima settimana ad una discesa di aria fredda diretta principalmente in Europa centrale ed in misura minore a latitudini più basse compreso il Mediterraneo centro-occidentale. L’episodio mentre sto scrivendo questo editoriale sembra protrarsi a lungo grazie a nuovi e rinnovati contributi subtropicali atlantici verso latitudini polari e per l’assecondamento (almeno temporaneo) della stratosfera dove alla quota di riferimento di 10 hPa si nota la possibilità di un importante calo dell’indice zonale, spesso fioriero di persistenza del vortice polare a presentarsi debole con una oscillazione artica quindi nel complesso negativa.
Detto ciò, non possiamo che attenderci una settimana mediamente fredda, non gelida in quanto l’ingresso principale delle correnti artiche non sarà la porta della bora ma bensì quella del Rodano, dove quindi l’aria fredda sarà costretta a compiere un giro più largo e lungo ed andrà ad interagire con le correnti più miti mediterranee perdendo parte delle sue caratteristiche ma comunque capace di dispensare giorni prettamente invernali con nuove nevicate a quote basse al Nord e sull’Appennino centro-settentrionale.
Previsioni del tempo sull’Italia
Lunedì: Ancora instabile al Sud specie sul versante Adriatico e sulla Sicilia specie settentrionale, con residue precipitazioni, nevose a quote collinari sull’Appennino Meridionale ma in via di rapido esaurimento durante la giornata. Altrove variabile con ampie schiarite Venti forti di tramontana sull’Adriatico, di maestrale sul Tirreno. Temperatura in sensibile diminuzione al Centro-Sud specie del versante adriatico. Stazionarie altrove.
Martedì: Miglioramento ulteriore al Sud, cielo generalmente poco nuvoloso con residui addensamenti sul Salento e sul Basso Adriatico, Aumento della nuvolosità al Nord, centrali tirreniche e Sardegna per il sopraggiungere di una nuova perturbazione fredda dall’Europa Centrale. Qualche pioggia in serata su Liguria e Toscana, Corsica e Sardegna. Aumento della nuvolosità anche su Lazio e Campania dal pomeriggio ma senza precipitazioni. Venti settentrionali in attenuazione e tendenti a disporsi dai quadranti sudoccidentali rinforzandosi nuovamente specie sui mari occidentali. Temperatura in aumento ovunque nelle massime.
Mercoledì: Perturbazione fredda sull’Italia. Tempo chiuso al Nord (probabilmente saltato il Piemonte e la Liguria occidentale), piogge deboli o moderate specie sulle zone Centrali, sul Veneto e sulla Sardegna dove andranno intensificandosi. Altrove nuvolosità irregolare con ampie schiarite su Sicilia, Calabria e zone Ioniche. Qualche pioggia anche su Lazio e Campania specie a fine giornata. Venti generalmente sudoccidentali in rinforzo. Nevicate sulle Alpi oltre i 300-400 metri di altezza, più in alto sull’Appennino Centrale ma con la quota che andrà abbassandosi dalla nottata. Temperatura in aumento ulteriore al Sud e sulle zone Ioniche, in diminuzione al Nord.
Giovedì: La perturbazione si dovrebbe arcuare e concentrarsi tra l’Italia nordorientale, il versante adriatico ed il Sud con piogge specie su Campania, Lazio, Marche, Umbria, e Triveneto. Nevicate intorno ai 500-600 metri sull’Appennino Settentrionale, 800-1000 metri su quello centrale, 1000-1400 metri su quello meridionale. Venti ancora moderati da sudovest sullo Ionio, occidentali sul Tirreno centromeridionale, di maestrale su Tirreno e adriatico settentrionale. Temperatura in ulteriore lieve calo al Centronord, stazionarie al Sud.
Venerdì – Sabato – Domenica: A causa dell’estrema dinamicità del prossimo episodio non è facile spingersi in maniera precisa e puntuale ad una distanza temporale così grande. Generalmente le elaborazioni odierne continuano a vedere l’afflusso freddo entrare dal Rodano e rendere quindi instabile il tempo sull’Italia specie sui versanti tirrenici, sul Triveneto e sull’Adriatico centrale con pioggia intermittente e neve a quote collinari al Centronord. In ombra parte della Liguria ed il Piemonte. Il Sud, come di consueto in queste situazioni, specie la Puglia ed il Molise, saranno riparate dalle correnti sudoccidentali e soprattutto risentiranno di meno dell’afflusso freddo ma comunque anche queste zone sperimenteranno temperature nel complesso invernali.
Quindi… In ogni caso sarà inverno.
Alla prossima.
Dai LAM non riesco nemmeno a capire se ci saranno venti da NE per la Toscana,Umbria Marche ed Emilia Romagna nella giornata di domani, qualcuno che ha qualche sicurezza in più?
L’azoto che finisce nell’ammoniaca e nitrati è quello atmosferico; i combustibili fossili servono a rimuovere l’ossigeno e per fornire energia al processo. Ê così dal tempo di Fritz Haber.
In teoria saremo sottozero, almeno sul Veneto (ad esempio) sta calando bene e siamo già prossimi a quei valori fuori città. Purtroppo il minimo depressionario è ora previsto più blando e più sud-occidentale, per cui sempre meno coinvolto l’ex Lombardo-Veneto, solo vento freddo. Però nevica su mezza Europa oggi, da Parigi a Mosca, anche forte in certe zone, quindi la speranza che il minimo sia più profondo e più settentrionale c’è sempre…
Dai Lam non riesco a capire se domattina saremo sottozero con le minime al centro nord?
Ci sono previsioni termiche discordanti per domani mattina, qualcuno che ha qualche previsione affidabile in merito?
Darei una chance e anche di più per la neve in pianura su Triveneto ed Emilia, nel fine settimana. Se dovessi contare tutte le volte che negli anni era prevista pioggia con neve in collina, e poi invece è nevicato 😉 I giusti venti nel Nord Italia (ad ovest ancora di più col “cuscino freddo”) fanno piccoli miracoli, anche con lo zero termico in libera atmosfera superiore ai 400m. Diciam oche la Val Padana si comporta, appunto, come una valle più che come una pianura aperta. Diversamente se al suolo c’è scirocco, come infatti può succedere sul Basso Polesine in questi casi…
Faccio notare una cosa. I modelli di previsione, per il Veneto litoraneo e anche un pezzo di pianura, nonostante 15 anni di avanzamenti informatici e tecnici, continuano ad “esagerare” l’influenza del Mare Adriatico sulle temperature, specie notturne: fosse per loro, Venezia avrebbe un clima più simile a Genova, che a Milano come è (non “lo stesso”, ma “vicino”). Insomma nel dettaglio una previsione automatica ancora non gestisce l’influenza di un “lago salato” com’è il Golfo di Venezia rispetto al raffreddamento invernale della Terraferma, figurarsi fare modelli di previsione a 100 anni e oltre…
Questi sono gli spessori di neve al suolo previsti da Meteotitano nella giornata di sabato:
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