Salta al contenuto

Un po’ più Rosso un po’ più blu

Ancora sul “Rosso di sera” del 29 Ottobre scorso. Un sentito ringraziamento ad Andrea Piazza per aver voluto dare il suo contributo alla discussione
gg

Lo splendido tramonto osservato sui cieli del Nord Italia lo scorso 29 ottobre grazie alla presenza di nubi lenticolari è spesso erroneamente, spiegato con la presenza degli incendi che in quei giorni interessavano principalmente il Piemonte. Ma gli incendi possono determinare tramonti particolarmente rossi? Probabilmente no. Lo dimostra banalmente il fatto che né i giorni precedenti, né quelli seguenti i tramonti furono particolarmente rossi anche se gli incendi bruciavano quasi uguale. Furono le splendide nubi lenticolari e l’assenza di nubi a Ovest a determinare lo spettacolo che abbiamo potuto osservare.

Il fumo di un incendio è, almeno vicino alla sorgente, ricco di fuliggine che è nera. E’ presente anche dell’aerosol delle dimensioni di circa 1 micron che quindi diffonde un po’ di più le frequenze alte (viola e blu) del visibile rispetto alle frequenze basse (rosso). Specie l’olio bruciato appare blu-viola come alcuni ricorderanno il tipico colore del fumo delle moto a 2 tempi. In teoria quindi l’aerosol prodotto dagli incendi potrebbe diffondere di più il blu e lasciar passare il rosso e quindi sui cieli del Norditalia a Est di Piemonte e Lombardia il tramonto era particolarmente rosso. Ma non credo, data l’estensione limitata degli incendi, che l’aerosol degli stessi abbia determinato un effetto misurabile. Diverso sarebbe stato il caso le nubi lenticolari fossero state ricche di polvere del Sahra che è rossa. In tal caso le grandi particelle, essendo rosse, avrebbero riflesso di più il rosso… ma questo non fu il caso…

Perché i tramonti sono, a volte, rossi? Perché il blu è stato “perso” per strada a fare blu i cieli a Ovest. Quando la luce del sole, al tramonto o all’alba percorre diverse centinaia di chilometri nell’atmosfera prima di arrivare ai nostri occhi o colpire montagne, nubi o volti, essendo l’aria composta principalmente di molecole di azoto e ossigeno che hanno una dimensione molto più piccola della lunghezza d’onda della luce visibile del sole, vale lo scattering Raileigh e quindi le frequenze più alte vengono diffuse molto più delle basse frequenze (con la quarta potenza della lunghezza d’onda per essere precisi). Nel caso del visibile il viola ed il blu vengono diffusi circa 10 volte di più che il rosso. Ma perché il cielo è blu e non viola? perché il nostro occhio è poco sensibile alle alte frequenze come il viola ed il sole emette un po’ più blu che viola. Se l’occhio fosse un rilevatore (democratico dei colori, noi vedremmo il cielo molto più viola e meno blu ed i tramonti più rossi e meno gialli. Comunque, quando il sole è alto nel cielo, l’atmosfera è alcune decine di chilometri ed il sole ci appare tendente al giallo mentre il cielo, se non ci sono nubi, blu. Quando il sole è basso il sole ci appare rosso perché anche il giallo viene un po’ perso lungo il cammino.

I tramonti sono quindi rossi perché i cieli a Ovest sono blu.

Quando i tramonti sono rossi la giornata successiva sarà probabilmente bella perché ad Ovest i cieli sono blu e quindi non ci sono nuvole. Questo effetto è noto da sempre tanto che si trova anche nel capitolo 16 del Vangelo di Matteo dove Gesù evidenzia la capacità previsionale di Farisei e Sadducei osservando il colore rosso del tramonto ma anche dell’alba. In realtà il rosso dell’alba (rosso di mattina il brutto si avvicina) è meno efficace e quindi meno noto del più famoso (rosso di sera bel tempo si spera). Le albe rosse ci dicono infatti che a oriente non ci sono nubi, ma poiché le nubi si muovono spesso verso Est questo non ci dice nulla. Tuttavia per avere un’alba (ed un tramonto) particolarmente rossi servono nubi o pulviscolo che riflettano la luce rossa. Quando una perturbazione si sta avvicinando da Ovest per primi arrivano solitamente i cirri di un fronte caldo che quindi all’alba (se a Est non ci sono nubi) rifletteranno il rosso. Il rosso di mattina è quindi simile al “cielo a pecorelle acqua a catinelle”, sole che quest’ultimo si può applicare a qualunque ora del giorno, non solo all’alba, ed anche quando a Est ci sono nubi.

Ma se a ovest o a est, rispettivamente al tramonto e all’alba, ci sono nubi? In tal caso i tramonti e le albe non saranno particolarmente rossi perché le nubi, essendo composte di goccioline e cristalli di ghiaccio di dimensioni paragonabili alla lunghezza d’onda della luce diffondono in egual modo tutti i colori e quindi la nube appare bianca secondo la teoria generale della diffusione di Mie. La presenza di nubi lungo il percorso determina tramonti generalmente bianchi. Ma anche se in cielo ci sono goccioline o cristalli di ghiaccio, foschia o nebbia il cielo è tutt’altro che azzurro proprio per la teoria dello scattering di Mie.

I tramonti poi saranno particolarmente rossi con la presenza di nubi alte o medio alte che diffondono la luce rossa come accaduto l’ultima domenica dello scorso ottobre. E’ raro, ma è già accaduto in passato anche senza incendi, osservare i tramonti così rossi e capiterà ancora.

E’ vero infine che l’atmosfera si comporta come una lente, o meglio come un prisma, e rifrange la luce bianca del sole. La rifrazione è responsabile dei miraggi, in caso di inversione termica (sole a omega) o del fenomeno del raggio verde in caso di rifrazione diversa per i vari colori.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualitàMeteorologia

2 Comments

  1. Fabrizio Giudici

    Il 29 ottobre scorso ero di ritorno dall’Alta Provenza verso Genova. Tramonto magnifico (*) e il fumo degli incendi di certo non ha influito perché il vento lo portava verso l’Italia. Non ho visto un gran che di nubi lenticolari, ma nubi di vario tipo, colorate. Pure la sera del 28 c’è stato un bel tramonto, anche se non come quello del 29. Direi che questo conferma che, almeno di base, c’erano condizioni per un bel tramonto anche senza fumo.

    (*) Me lo ricorderò… ero di ritorno da un tour fotografico e in teoria avrei potuto fotografarlo. Ma segnalato all’ultimo momento (almeno a chi veniva dalle valli laterali per via dei passi turistici) che il Colle della Maddalena era chiuso, mi sono fatto più di 200km extra dovendo scendere giù sino a Nizza, invece di passare da Cuneo, e non ho avuto molto tempo per fermarmi lungo la strada.

    I tramonti colorati sono notoriamente molto cercati dai fotografi. C’è persino una società americana che da qualche tempo dice di saperli prevedere (o meglio: di saper prevedere le condizioni favorevoli). Purtroppo solo negli USA, e quindi non so dirvi quanto sia affidabile.

    https://sunsetwx.com/

    Come esperienza sul campo, prevedere un bel tramonto è difficilissimo. Ci sono giorni che tutto sembra perfettamente allineato, per poi risultare in una cilecca. Altri giorni non si direbbe, ma invece salta fuori a sorpresa.

  2. Giusto Buroni

    E’ questo tipo di spiegazioni,e con questo tono, che si vorrebbe veder pubblicato sempre, e in tutti i blog. Mi associo quindi, per quello che può valere il mio parere, ai complimenti di G.G.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »