IL MESE DI SETTEMBRE 2017[1]
Mese di settembre decisamente autunnale con piovosità generalmente buona e temperature in prevalenza inferiori alla norma.
Venerdì 1 settembre, in perfetta sincronia con l’inizio dell’autunno meteorologico, l’anticiclone ha ceduto sotto la spinta di una saccatura atlantica. A tale rottura iniziale delle condizioni di stabilità estiva è seguito un mese all’insegna della variabilità a tratti perturbata. Lo conferma la topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 5a) che ci mostra l’anticiclone delle Azzorre in posizione arretrata, in pieno Atlantico, mentre sull’Italia domina un regime di correnti atlantiche a curvatura ciclonica e che isola sulla val Padana un minimo depressionario frutto dell’interazione delle correnti con l’arco alpino. La carta delle isoanomale (figura 5b) mostra invece un nucleo di anomalia negativa centrato nell’Atlantico settentrionale a sud dell’Islanda e che influenza la nostra penisola con una sua saccatura.
Nel corso del mese abbiamo assistito al passaggio sulla nostra area di un totale di 5 perturbazioni, transitate rispettivamente fra l’1 e il 3, fra il 6 e il 11, fral il 12 e il 18, fra il 19 e il 20 e fra il 23 e il 30 del mese.
Giorni del mese | Fenomeno |
1-3 settembre | Cedimento dell’anticiclone sotto la spinta di una saccatura atlantica (perturbazione n. 1) che isola rapidamente un minimo di cut-off sulla valle padana. Tale minimo si porta poi gradualmente verso est interessando in modo più diretto le regioni centro-settentrionali. |
4-5 settembre | Campo di pressioni livellate con tempo stabile e soleggiato. |
6-11 settembre | Sul centro-nord si affermano condizioni depressionarie. Sabato 9 transita una saccatura atlantica che domenica 10 isola un minimo depressionario su Ligure – Alto Tirreno, in successiva traslazione verso il basso Tirreno lunedì 11 (perturbazione n. 2). |
12-18 settembre | Regime di correnti occidentali con variabilità più spiccata al Centro – Nord (perturbazione n. 3). |
19-20 Settembre | Sull’arco alpino si afferma un promontorio anticiclonico da Ovest mentre le regioni centro-meridionali sono interessate da attività temporalesca locale, legata ad una saccatura da est connessa a un minimo depressionario balcanico in graduale moto verso sudest (perturbazione n. 4). |
21-23 settembre | Su tutta l’area campo livellato con tempo stabile e per lo più soleggiato. |
23-30 settembre | Variabilità a tratti perturbata. Nello specifico sabato 23 debole saccatura da est con isolata attività temporalesca su Alpi e Sardegna; domenica 24 variabilità con attività temporalesca locale su tutta l’area; Lunedì 25 variabilità con attività temporalesca locale su Meridione e Sardegna; martedì 26 variabilità con attività temporalesca locale su Sicilia e Sardegna; dal 27 al 30 settembre campo di pressione livellato sul centro-nord e condizioni depressionarie sul meridione, ove è segnalata attività temporalesca sparsa (perturbazione n. 5). |
Andamento termo-pluviometrico
Le temperature medie mensili (figure 1 e 2) hanno manifestato anomalie negative sia nei massimi sia nei minimi che si sono concentrate nella seconda e terza decade del mese (tabella 2).
Una piovosità mensile superiore alla norma (figura 3) e concentrata soprattutto nelle prime due decadi (tabella 2) ha interessato gran parte dell’area, con un massimo principale di oltre 250 mm sul Friuli Venezia Giulia ed un massimo secondario sulla provincia di Pisa e Livorno associato all’alluvione del 10 settembre. Anomalie pluviometriche negative sono inoltre presenti su Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria di ponente, Toscana meridionale, Abruzzo e su gran parte della Sardegna ove si nota l’eccezione dell’areale di Alghero (figura 4).
La carta in figura 6 prodotta dall’Università dell’Alabama – Huntsville consente di valutare il quadro termico globale in cui si colloca l’andamento termico dell’area italiana. Si noti che l’anomalia termica negativa italiana ricade nel contesto più ampio di un nucleo di anomalia che interessa l’Europa centro-occidentale e le isole Britanniche e che è ben sovrapponibile con l’area ad anomalia negativa della pressione evidenziata in figura 5b e già in precedenza discussa.
[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2015 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).
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