E’ di appena pochi giorni fa il nostro commento ad un paper uscito su Nature in cui sono stati messi a confronto i dati di temperatura provenienti dalle sonde satellitari e le simulazioni modellistiche, scoprendo per l’ennesima volta che, ahinoi, le due cose proprio non vanno d’accordo.
Causes of differences in model and satellite tropospheric warming rates
Le misure, ovviamente, sono la realtà, mentre i modelli, forse in modo meno ovvio perché sono venduti per oro colato, la rappresentano. Se le due cose non concordano vuol dire che non siamo bravi a simulare il clima.
Ma, notoriamente, del clima si sa già tutto, altrimenti perché si dovrebbero adottare misure draconiane di riduzione delle emissioni? Quindi, per quanto possa sembrare assurdo, siamo di fronte ad un fatto ineluttabile: è la realtà ad essere sbagliata.
A supporto di questa solida convinzione, ecco arrivare prontamente un altro paper, uscito sul GRL, in cui è stata operata una pesante “revisione” dei dati provenienti dalle sonde satellitari, ed ecco che, magicamente, ora la realtà somiglia un po’ di più alle simulazioni.
Come accade già per le serie storiche della temperatura superficiale, ça va sans dire, le correzioni operate sulle serie satellitari restituiscono un trend di aumento della tempeatura per gli ultimi decenni più accentuato di quanto non fosse prima. In poche parole, dopo questo maquillage, è chiaro che anche la bassa troposfera, così come la superficie, si è scaldata parecchio. Qui, su Carbon Brief, una erudita spiegazione di tutta la faccenda.
Confidando nell’assoluta necessità che fossero necessarie questi aggiustamenti, rileviamo che anche questa volta a valle delle correzioni operate sulle serie ne spunta fuori una con un trend più alto.
Quindi, il global warming è servito anche per la bassa troposfera. Con un caveat finale:
Even with these new corrections, there is evidence that the rate of warming of the troposphere is a bit lower than expected by climate models in recent years.
Il trucco e parrucco dei dati dati satellitari, evidentemente, non è ancora finito.
Pazzesco!… a quando una class action contro questo blog? 🙂
Chiamate Ralph Nader, quello e’ un mago in materia.
Anche il NOOA non scherza in quanto a bufale,leggete quel che dice il Col.Paolo Ernani quihttp://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/giugno-2017-sfiorato-il-record-del-caldo-ma-monta-la-polemica-/64166/
La diffamazione e’ un reato per cui non si procede di ufficio. Solo il diffamato può’ presentare querela ed in questo caso solo gli autori dell’ articolo citato. Un generico “centinaia di scienziati” o IBM c o “The Weather channel” che non sono citati in questo articolo non possono sporgere denuncia. Minacciare un azione legale , invece , può essere reato che a seconda dei casi e delle sentenze della cassazione va dalle minacce alla tentata estorsione. anche dire una società terza presenterà un azione legale senza che la società stessa ne sia a conoscenza presenta diversi aspetti rischiosi dal punto di vista legale
“ça va sans dire”
In realtà vi volete bene, suvvia lo dica chiaramente 😀
Adorabili, nevvero?
Ce l’ha ancora con lindzen, poveretto… Sta facendo causa al Senato americano per aver ascoltato uno scienziato che si e’ macchiato del reato di diffamazione di UKMO e JAXA mi pare di ricordare… ihihihih
Interessanti queste diffamazioni in cui si infangano centinaia di scienziati , come quella del post del mese scorso in cui si parlò “di dati terrestri ammorbiditi” e di “sponsor che pagano per ammorbidire i dati” senza ovviamente tirar fuori nessuna prova di queste luride menzogne e pesantissime diffamazioni infanganti contro i miei colleghi con cui ci occupiamo dei dati globali, omogeneizzazioni e correzioni nella maniera più professionale possibile e non solo senza essere pagati da fantomatici sponsor ma anche investendo risorse proprie per il bene della scienza.
Le farà sapere che i nostr avvocati (compresi quelli di IBM , uno dei nostri datori di lavoro, oggi titolare di The Weather Channel) sono già al lavoro, quindi ci confronteremo in debita sede legale. Siamo curiosi di sapere chi sono questi fantomatici sponsor che ci pagano a nostra insaputa su conti a noi sconosciuti ma di cui voi siete a conoscenza.
Ciao Jerry, sono Tom, com’era il formaggio?
La battuta sul formaggio e’ riferita al Cartoon o al fatto che Jerry e’ un “omogeneizzatore”?
Comunque non bannarlo, altrimenti ritirera’ l’ offerta di fornire’ il famoso formaggio quando tu e Lupicino sarete inesorabilmente ingabbiati per I vostri peccati!
Pensa un po’ e’ anche andato a controllare con I suoi amici al MIT le credenziali di ML che usa pure uno pseudonomo! Se fosse vero, vi immginate il coro di pernacchie che si e’ beccato? Troppo divertente, non ti azzardare a bannarlo!!!
Nessuna prova?
Ahahahahha ma se c’è stato uno scandalo tremendo sulle email scambiate tra gli scienziati per aggiustare i dati a posteriori, per fare in modo che risultassero in linea con le previsioni….
Gia’ che ci sei, fai anche causa a Spenser e Christy, che su questa ennesima revisione a babbo morto si sono espressi prima ancora che venisse fatta. E poi non dimenticare di far causa a UAH per essersi macchiata del reato di “mancato massaggio” e ad HadCRUT per lo stesso motivo. Ci scriveremo un articolo, cosi’ il team dei perry mason de’ noantri avra’ materiale sufficiente per far arrivare il giudice ad un verdetto ineccepibile ihihihih
@Lupicino
Nel frattempo prepari una denuncia per Wikipedia ;-).
Qui
https://en.wikipedia.org/wiki/UAH_satellite_temperature_dataset#Corrections_made
una tabella con una cronologia degli 11 interventi di correzione che si sono succeduti nelle serie UAH.
Quante volte bisogna dirvelo che le misure da satellite vanno per forza ricalibrate e che non c’è nulla di strano nel farlo? Viene però il dubbio che serva a qualcosa, vista l’ostinazione con cui in tanti su queste pagine continuano a sproloquiare di Climategate e altre bufale (queste sì) simili…
Ricalibra, ricalibra qualcosa resterà!
Sei liberissimo di credere a tutte le calibrazioni che vuoi ed io sono liberissimo di ridere quanto voglio.
Hai mai fatto una misura di temperatura? Diretta o indiretta?
Quante formule esistono per trasformare una resistenza di una PTC in temperatura? E, già, chi fa i calcoli solo in singola precisione chi trasforma tutto in interi e poi ritrasforma e chi sbaglia anche quelli…… però esce un numero credibile ed allora avanti…
Vedi Diego, la cosa che impressiona di tutte omogeneizzazioni dell’IPCC e dei suoi fratelli e’ che sono fatte alzando le temperature recenti e abbassando quelle passate. Si gioca con i dati di stazioni reali in questo caso, di Hadcrut. Sempre nella stessa direzione. Manipolando i dati con giustificazioni fantasiose e suggestive (vedi i secchi di karl) o usando gli stessi modelli fallimentari per “raddrizzare” i dati stessi. Gira e rigira alla fine la “coerenza” tra dati “reali” e modelli si trovera’, di questo passo. Ma a che costo? Quello della credibilita’ della scienza del clima tutta, ammesso che ce ne sia ancora, di credibilita’ da difendere. Quanto alle cause, per quello c’e’ il Perry Mason che difende l’onore di UKMO e JAXA. lasciamo il mestiere a chi lo sa fare per davvero 🙂
La tabella riporta il risultato delle correzioni sul trend (slope) non sulle anomalie o tanto meo sui valori misurati delle temperature. Quindi è inutile per avere un’idea quantitativa della correzione.
OOAAOOHH!!
questo è interessante “omogeneizzazioni e correzioni nella maniera più professionale possibile……..”
Vorrei valori misurati non omogeneizzati professionalmente.
A proposito con cosa la misurate voi la temperatura perchè non ho ancora trovato un misuratore diretto e preciso, purtroppo solo misure indirette.
E la media giornaliera come la fate in modo professionale? (tmax+tmin)/2 o c’è dell’altro? Ma poi è la vera media?
allora se non ha da nascondere nulla e se quello che scrive è intellettualmente onesto non dovrebbe firmarsi come Jerry…o al meno col suo cognome, visto i contenuti dei suoi commenti non di meno diffamatori.
Paolucci what else? e sò Simone!
Il bello, se così si può dire, è che mentre su Nature vengono chiamate in causa, a discolpa del mismatch, le stesse forzanti naturali che il mainstream considera del tutto irrilevanti secondo convenienza, in questo caso si attribuisce al satellite la colpa in questione. La sostanza è che in un modo o nell’altro si trova sempre il modo, anzi, tanti modi in cui correggere i dati reali per allinearli a quelli virtuali. Le secchiate di karl, le forzanti naturali, gli errori dei satelliti. Stranamente tutti questi sforzi portano a creare una hockey stick negli ultimi 15 anni, laddove gli stessi dati terrestri non massaggiati di hadcrut continuano a vedere lo hiatus, così come uah del resto. Questo è il livello della “scienza del clima” nel 2017.