Non ce l’ha fatta la crisi a far perdere il sonno agli americani. E, almeno sin qui, nulla possono neanche le capriole verbali del nuovo presidente. Ma il global warming, bè, il global warming è un’altra cosa…
Restringe pecore, fa cadere i capelli, fa aumentare gli stupri, induce la criminalità a cambiare in verde il modello di business, e via così, da un tragedione all’altro, naturalmente, rigorosamente previsti per fine secolo, quando ad avvenute verifiche non ci sarà più nessuno da poter inseguire col forcone. Metaforicamente parlando ovviamente.
Ecco qua:
Nighttime temperature and human sleep loss in a changing climate
O, se preferite su Science Daily:
Losing sleep over climate change
Almeno una volta si rideva di “Antò, fa caldo…“. Ora saranno notti in bianco, e non in senso figurato!
Correlazioni con l’orchite? Non sono state ancora trovate?
L’insonnia può essere sicuramente conseguenza di qualche disturbo. Per esempio la teniasi è particolarmente diffusa in Germania e tra le nazioni industrializzate e provoca insonnia…insomma come al solito l’uomo deve adattarsi al cambiamento dell’ambiente, industrializzato e da lui stesso modificato. Nulla a che fare con le temperature notturne visto l’esistenza dei climatizzatori.
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