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Prima e dopo

Questa vi piacerà. E’ una fotogallery della NASA in cui sono affiancate e sovrapponibili delle immagini di luoghi colpiti da eventi di vario genere. Dall’esplosione della dei fiori selvatici a primavera alle alluvioni che sommergono improvvisamente zone vastissime; o ancora le esplosioni di vulcani, il cambiamento dello stato d’uso del suolo nelle zone minerarie, il consumo di foresta, l’espansione di aree urbane e così via.

Davvero immagini suggestive ed interessanti. Poteva mancare il climate change? Tutto sul ghiaccio naturalmente.

Un click qui o sul link nel tweet, buona serata.

Sempre in tema di cambiamenti, è appena di oggi una notizia curiosa. In Irlanda nel 1984 una mareggiata si portò via una spiaggia completamente. Ora, nel breve volgere di dieci giorni, l’oceano ha deciso di riportarci tonnellate di sabbia restituendole con gli interessi l’aspetto di trenta anni fa e nessuno sa perché (qui). Ma possiamo avere una certezza, se il mare laverà via di nuovo la sabbia sarà uno spaventoso fenomeno di erosione dovuta al climate change.

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Published inAttualità

3 Comments

  1. Guido Botteri

    Per qualcuno la risposta a tutte le domande sarebbe 42.
    Ma alcuni scienziati hanno trovato la risposta a tutte le domande, che ci sia l’alluvione o la siccità, che faccia freddo o caldo, e così via, la risposta a tutte le domande è
    // è colpa del cambiamento climatico causato dall’uomo //
    Scienziati, che studiate a fare? Che vi spremete a fare le meningi, calcolate, e sperimentate,
    ..quando avete l’asso pigliatutto, la risposta universale ed unica a tutti i problemi?
    😀

  2. Molto bello il sito della NASA.

    Però mi pone una domanda. Come mai c’è una foto sulla riduzione della calotta artica che ritrae tutto il cucuzzolo nordico del pianeta, mentre sulla riduzione della calotta antartica dobbiamo accontentarci di due/tre immagini relative ad eventi di dettaglio? Ue’, qui si violano le pari opportunità.

    • Luca Maggiolini

      Shhhhhhh certe cose non devono essere fatte vedere, fanno troppo rumore….che poi magari qualcuno si sveglia (magari eh?), il giochino all’ingrasso finisce e bisogna far fatica, e metetre tanti soldini, a ricominciarne un altro.
      En passant: qualcuno si ricorda del dramma totale del buco dell’ozono? dov’è finito il problema numero uno dell’umanità, casualmente coincidente con la fine del brevetto sulla produzione dei prodotti supposti dannosi? Io so solo che il mio vecchio climatizzatore a Freon è 25 anni che va senza cambiare il gas, quelli “ecologici” di tanti miei amici e conoscenti con metà anni di lavoro sono già alla terza ricarica….. ma sono ecologici, eh?

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