IL MESE DI MARZO 2017[1]
Mese caratterizzato dal predominio di promontori anticiclonici atlantici con piovosità ridotta accompagnata da anomalie termiche positive su gran parte dell’area.
La carta media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 5) mostra l’area italiana interessata da un promontorio da Ovest dall’anticiclone delle Azzorre. In tali condizioni hanno prevalso condizioni di stabilità, temporaneamente interrotte dal transito di 6 perturbazioni per lo più di debole entità.
Trattandosi di un mese di norma caratterizzato dal prevalere di condizioni di variabilità perturbata tipiche della primavera si tratta di una situazione anomala come attesta il quadro delle precipitazioni, risultate anomalmente ridotte su gran parte dell’area. A ciò si è accompagnata una diffusa anomalia termica positiva, da debole a moderata.
Giorni del mese | Fenomeno |
1-2 marzo | Regime di correnti occidentali con attività temporalesca sull’Italia peninsulare il giorno 1 (perturbazione n. 1). |
3-4 marzo | Sul centro-nord transita una saccatura atlantica (perturbazione n. 2). |
5-6 marzo | Flusso ondulato occidentale con variabilità a tratti perturbata. |
7-8 marzo | Sul settentrione regime favonico. Sull’Adriatico sviluppo di una depressione mediterranea (perturbazione n. 3) che nel successivo moto verso sudest raggiunge lo Ionio il giorno 8. |
9-11 marzo | Sul settentrione si afferma un promontorio anticiclonico da sudovest. La depressione ionica si porta sull’Egeo e influenza il settore ionico. |
12-16 marzo | Un promontorio anticiclonico da ovest interessa l’area italiana. |
17-19 marzo | L’arretramento dell’anticiclone espone le nostre regioni a un debole regime di correnti da nordovest. |
20-22 marzo | Campo di pressioni livellate. La Sicilia è marginalmente influenzata da una depressione africana centrata sulla Tunisia e in lento moto verso est (perturbazione n. 4). |
23-26 marzo | Una depressione inizialmente sul Golfo di Biscaglia e in lento moto retrogrado verso ovest interessa marginalmente la nostra area (perturbazione n. 5). |
27-28 marzo | Campo di pressioni livellate con tempo stabile salvo variabilità residua sul meridione peninsulare e la Sicilia ove si assiste ad isolata attività temporalesca nei giorni 27 e 28 associata ad un debole saccatura da est (perturbazione n. 6). |
29-31 marzo | Il centro-nord è interessato da un promontorio da sudovest mentre una depressione dell’Egeo influenza marginalmente le regioni del versante ionico. |
Andamento termo-pluviometrico
Per quanto concerne le temperature minime e massime mensili (figure 1 e 2) domina una anomalia positiva da debole a moderata su gran parte dell’area. La tabella delle temperature decadali (tabella 2) evidenzia che le anomalie delle minime sono state più rilevanti nella prima e terza decade al centro-nord e quelle delle massime sono state più sensibili al centro-nord.
La carta delle anomalie pluviometriche (figura 4) evidenzia anomalie negative su quasi tutta l’area con la sola eccezione del nordovest, del Trentino e di parte della Toscana. L’anomalia decadale delle precipitazioni (tabella 2) è stata più sensibile nella seconda e terza decade.
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[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2015 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).
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