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Hai capito…?!?

Di “settled“, ovvero definito, nella scienza del clima c’è solo il fatto che trattasi di scienza, che malgrado tutto continua a progredire. Leggete qua, qualche spunto di riflessione.

Sun’s impact on climate change quantified for first time

Per la prima volta pare sia stata data una dimensione all’impatto delle oscillazioni dell’attività solare sul clima. La volete sapere la novità? Quando l’attività solare declina, il pianeta volge al raffreddamento. Secondo quanto leggerete al link, questo è quello che ci aspetta nelle prossime decadi, in cui sembra consolidato un trend di diminuzione delle dinamiche solari.

A robust empirical seasonal prediction of winter NAO and surface climate

Vuoi prevedere come sarà l’inverno in Europa? Devi conoscere quale sarà l’andamento della NAO (North Atlantic Oscillation). Vuoi prevedere la NAO? Dimentica i modelli dinamici, c’è n’è uno empirico che pare faccia molto meglio, tracciando l’andamento della circolazione nella bassa stratosfera, l’estensione del ghiaccio artico e la temperatura di superficie del mare. E la previsione stagionale (del passato) è servita.

Cosmic Rays Increase Cloud Cover, Earth’s Surface Cools

Ancora Sole, ancora fresco in arrivo. Un altro lavoro che attribuisce all’attività solare in diminuzione il potenziale aumento della copertura nuvolosa e, di conseguenza, un effetto di raffreddamento. Lo studio è russo, se nei prossimi mesi non uscirà fuori che si tratta di hackeraggio, ci sta che abbiano ragione.

An interannual link between Arctic sea-ice cover and the North Atlantic Oscillation

E’ la NAO che fa il ghiaccio o il ghiaccio che fa la NAO? Secondo la ricerca linkata, sembrerebbe più probabile la seconda ipotesi, sebbene l’estensione del ghiaccio artico, che abbiamo ritrovato anche nel modello empirico appena segnalato. Nella fattispecie però il ghiaccio artico anticipa l’indice NAO di circa un anno, cosa che amplierebbe non poco la prospettiva delle previsioni stagionali, almeno per quel che riguarda la stagione invernale e l’area europea.

Sorpresa! Non abbiamo parlato di global warming e neanche di climate change e siamo ancora vivi…

Buona giornata.

 

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Published inAttualità

3 Comments

  1. Alessandro

    Lo scopo è sempre lo stesso dell’informazione ansiogena:
    dirottare i consumatori verso delle scelte.
    Non mi stupirei se dietro il WWF ci fosse un finanziamento di chi beneficierà di quelle scelte…

  2. virgilio

    Se è vero e verrà confermato questo rapporto tra prossima diminuzione di attività solare e riduzione delle temperature allora l’attuale, dichiarato, aumento di calore (che derivi da ragioni antropiche o da altre geofisiche) risulterebbe una fortuna e non più una maledizione. Intanto leggo su pagina web che secondo il WWF il presente cambiamento climatico sarebbe in grado di causare 250.000 decessi all’anno (“potrebbe arrivare a mietere…”)! L’uso del periodo ipotetico mi lascia perplesso…dunque si lancia l’allarme ma senza nessuna certezza!? Continua l’informazione ansiogena (comunque la si metta: è ansiogena).

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