Ebbene sì, non dovremo più scomodare Pino Daniele che cantava “quando il caldo ti ammazza” in Voglio di più. Ora potremo semplicemente citare un lavoro che un giovane studente vietnamita (sì, l’onda dell’AGW è arrivata anche laggiù….) ha appena realizzato.
Sembra che la coda di aventi diritto di soggiorno negli ospedali psichiatrici di Hanoi si allunghi tremendamente quando fa caldo, con picchi chiarissimi di sovraffollamento durante le ondate di calore. Naturalmente poveri, anziani e disadattati di ogni ordine e grado, occupano le prime file. Ci sta, d’altro canto se aumenta il disagio, chi per una ragione o per un’altra è già al limite è possibile che non ce la faccia.
Fin qui, tutto normale. Correlazione non è rapporto di causalità, ma se caldo e pazzi vanno a braccetto, forse le due cose sono collegate.
Scatta quindi l’allarme:
Mentre si manifesta il fenomeno del global warming e le temperature medie aumentano, i nostri risultati che mostrano un’associazione tra il caldo e la salute mentre potrebbe aiutare i policy maker vietnamiti e i manager della salute.
Non è un paper, non è referato, ma c’è di mezzo il global warming, qui sotto con la notizia…
Un’occhiata al grafico della temperatura della stazione dell’aeroporto internazionale di NOIBAI in Vietnam (ma sul climate explorer del KNMI ne trovate anche altre), è sufficiente a capire che se i pazzi sono aumentati, non pare sia colpa del caldo.
Uhm…. sarà forse che la popolazione di Hanoi è arrivata a quasi 7 milioni di persone e continua a crescere in modo inarrestabile?
Correlazione non è rapporto di causalità, ma se caldo e pazzi vanno a braccetto, forse le due cose sono collegate.
Effettivamente ci si potrebbe chiedere se è il caldo che crea i pazzi, o se sono i pazzi che creano il caldo…
Suggerirei a chi ha scritto questo “paper” di mettersi in fila con gli altri. Magari in un giorno in cui fa freddo, così fa meno coda.