IL MESE DI FEBBRAIO 2017[1]
Mese caratterizzato dal predominio di masse d’aria d’origine atlantica e subtropicale. Ne sono conseguite anamalie termiche positive da deboli a moderate associate e a precipitazioni inferiori alla norma al centro-sud.
La carta media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 5) mostra l’area euro-mediterranea interessata da un regime zonale lievemente diffluente sull’area italiana. Tale regime è sostenuto da un ciclone d’Islanda e un Anticiclone delle Azzorre posizionati in Atlantico (lettere A e B delle figura 5). Questo mese non commentiamo la carta delle isoanomale perché di qualità insufficiente.
In complesso il mese si è contraddistinto per il transito di un totale di 7 perturbazioni che hanno in prevalenza influenzato il Centro-Nord.
La rilevanza nel contesto globale dell’anomalia termica positiva che ha interessato l’area italiana è evidenziata dalla figura 6 che illustra lo scostamento rispetto dalla norma espresso in °C della temperatura media mensile della bassa troposfera. Si noti che alla fascia ad anomalia positiva che coinvolge l’Italia e che risulta estesa dal centro del Mediterraneo verso la Scandinavia si associa una fascia di anomalia negativa estesa dalla Novaja Zemlja verso la penisola arabica e il Nord Africa.
Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare saccature atlantiche o depressioni mediterranee (minimi di cut-off) o ancora fasi in cui la nostra area è interessata da correnti occidentali con variabilità perturbata).
Giorni del mese | Fenomeno |
1-5 febbraio | Flusso ondulato occidentale con variabilità perturbata (perturbazione n.1). |
6-7 febbraio | Una depressione mediterranea inizialmente centrata sull’Italia centrale, nel suo moto verso sudest raggiunge lo Ionio il giorno 7 (perturbazione n.2). |
8-10 febbraio | Una depressione mediterranea centrata inizialmente sul Tirreno centrale si muove verso sudest raggiungendo il canale di Sicilia il giorno 10 (perturbazione n.3). |
11-13 febbraio | Una depressione attiva sul vicino Atlantico determina un flusso perturbato meridionale che influenza il versante tirrenico e il settentrione (perturbazione n. 4). |
14-16 febbraio | L’area italiana è sotto l’influenza di un promontorio anticiclonico subtropicale da sud. |
17-22 febbraio | L’arretramento del promontorio espone la nostra area ad un regime di correnti nordoccidentali a debole carattere favonico sul settentrione. |
23-24 febbraio | Flusso ondulato occidentale con variabilità perturbata (perturbazione n.5). |
25-26 febbraio | Depressione mediterranea sul Tirreno centro-meridionale (perturbazione n.6). |
27-28 febbraio | Flusso ondulato occidentale associato ad una depressione sul Mare del Nord determina condizioni di variabilità a tratti perturbata sul centro-Nord (perturbazione n.7). |
Andamento termo-pluviometrico
Per quanto concerne le temperature massime mensili (figura 1) dominano anomalie positive da deboli a moderate sulla maggior parte dell’area ad esclusione del settentrione, della Sicilia e della Calabria ove prevalgono temperature nella norma. Per quanto riguarda invece le temperature minime (figura 2) dominano incontrastate le anomalie positive, da deboli a moderate, localmente forti.
La tabella delle temperature decadali (tabella 2) evidenzia che le anomalie delle minime sono state più rilevanti su tutta l’area nella prima decade e quelle massime sono state più sensibili al centro-sud nella seconda e terza decade del mese.
Le precipitazioni (figura 3) sono risultate estese all’intero territorio nazionale con valori più rilevanti sul Nordest (Veneto e Friuli Venezia Giulia). La carta delle anomalie pluviometriche (figura 4) evidenzia anomalie negative più rilevanti su Lazio, Umbria, Toscana meridionale, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sicilia Orientale.
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[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2015 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).
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