Questa rubrica è curata da Flavio________________________
Situazione ed evoluzione sinottica
Aria fredda di recente origine artica marittima affluisce in queste ore fin nel cuore del Mediterraneo in conseguenza di un affondo incisivo del vortice polare che ha temporaneamente bucato il ponte di Voejkov tra la Scandinavia e l’Europa centro-orientale. Ne è conseguita la formazione di una depressione mediterranea, centrata in queste ore sull’Italia meridionale, che viene alimentata dall’aria molto fredda in discesa lungo il bordo orientale della cellula anticiclonica atlantica con conseguente maltempo sull’Italia, e in modo particolare sulle regioni centrali dove il richiamo di correnti orientali dai Balcani favorisce nevicate copiose anche al piano.
Una profonda depressione è in azione sulla Groenlandia con associate condizioni meteo-marine di burrasca forte sullo Stretto di Danimarca. Persiste il gelo sulla Russia e sull’Europa, con temperature minime negative sulla quasi totalità del continente europeo, spesso in doppia cifra (Figs. 1,2).
All’inizio della settimana il ponte di Voejkof si ricostituirà, con conseguente richiamo di aria fredda dalla Russia fin sull’Iberia passando per l’Europa centrale e per l’Italia centro-settentrionale. Si tratterà di aria dalle caratteristiche via via più continentali, non freddissima all’origine, a causa di un recente richiamo di correnti più miti sulla Russia dall’Asia centrale, ma povera di umidità. Le recenti nevicate sull’Europa centrale, unitamente ai rasserenamenti dei prossimi giorni, tuttavia, permetteranno il raggiungimento di valori minimi importanti su vaste aree del continente europeo. Persisterà, invece, il maltempo sul Mediterraneo per il persistente afflusso di aria fredda dai Balcani a interagire con quella più calda e umida richiamata dal Golfo di Gabès e della Sirte (Figs. 3,4).
Nella seconda metà della settimana il ponte anticiclonico subirà l’attacco del vortice polare nella forma di una poderosa saccatura che dal Mare di Kara affonderà in direzione del Caspio e delle steppe kazake, sbaragliando la cellula anticiclonica russa europea e separando la cellula europea dall’anticiclone termico stagionale sulla Siberia orientale. Ne risulterà un cambiamento sostanziale della configurazione sinottica emisferica. L’anticiclone europeo, orfano di quello russo, tenderà a schiacciarsi lungo i paralleli subendo anche l’iniziativa del redivivo flusso atlantico che proporrà una saccatura in avvicinamento dal medio Atlantico alla penisola iberica e alle isole britanniche.
Nel contempo, il vasto minimo chiuso di geopotenziale isolatosi sul Mediterraneo centro-occidentale per il tilting dell’anticiclone europeo, tenderà a muoversi retrogrado per entrare in fase con il flusso principale atlantico (Fig. 5). È proprio in questa fase che potrebbero realizzarsi condizioni favorevoli ad estese nevicate sulla pianura padana, per effetto della sovrapposizione di aria umida atlantica all’aria fredda accumulatasi nei bassi strati. Per quanto da manuale, questa evoluzione tuttavia resta al momento piuttosto incerta, per la complessità dell’evoluzione stessa e per la possibilità che l’anticiclone si mostri troppo forte alle medie latitudini europee (Fig.6).
Previsioni del tempo sull’Italia
Lunedì ampie schiarite sulle regioni settentrionali di nord-ovest, con quelle nord-orientali più soggette a passaggi nuvolosi prevalentemente stratiformi e in assenza di precipitazioni significative. Nuvolosità più intensa sulla Romagna, in intensificazione nel corso delle ore con nevicate associate, fino al piano. Al Centro: ampie schiarite su Toscana e Sardegna con passaggi nuvolosi associati a locali, deboli precipitazioni. Generalmente molto nuvoloso o coperto su Umbria, Marche e Abruzzo, con nevicate fino al piano, più probabili e abbondanti sul versante adriatico. Nuvolosità irregolare sul Lazio con qualche precipitazione sparsa, nevosa a quote collinari. Al Sud condizioni di spiccata instabilità con precipitazioni diffuse, localmente intense e nevose a quote relativamente basse, dai 2-300 metri dell’Appennino molisano agli 800-1000 metri dei rilievi calabresi e siciliani. Temperature: in ulteriore diminuzione le minime al Nord e sulla Toscana. Venti tra moderati e forti a rotazione ciclonica attorno al minimo centrato sulle regioni meridionali.
Martedì situazione poco evolutiva: nuvolosità variabile al Nord in sostanziale assenza di precipitazioni con l’eccezione della Romagna dove insisteranno le nevicate, anche al piano. Al Centro, cielo coperto con ulteriori nevicate fino al piano su Marche, Umbria e Abruzzo, con quota neve in progressiva risalita a partire dall’Abruzzo meridionale per richiamo di aria meno fredda in seno a correnti sciroccali in risalita dall’Adriatico meridionale. Nuvolosità variabile su Lazio e Toscana con ampie schiarite. Tempo perturbato sulla Sardegna con piogge e rovesci diffusi e nevicate a quote superiori ai 400-500 metri. Tempo perturbato anche al Sud, con piogge, rovesci e temporali diffusi e nevicate a quote superiori agli 800-1000 metri con accumuli notevoli sull’Appennino meridionale. Temperature in lieve aumento sull’Adriatico centro-meridionale e sullo Jonio. Venti tesi a circolazione ciclonica attorno al minimo sul Tirreno meridionale.
Mercoledì generali condizioni di stabilità al Nord salvo residui addensamenti sulla Romagna associati a nevicate, in miglioramento nel corso della giornata. Insiste la nuvolosità sulle Marche con precipitazioni in esaurimento, nevose anche a quote molto basse. Nuvolosità variabile sulle regioni tirreniche con qualche addensamento associato a locali precipitazioni. Da molto nuvoloso a coperto sull’Abruzzo, con precipitazioni anche intense ed abbondanti, nevose al di sopra dei 400-500 metri. Spiccata instabilità sulla Sardegna con piogge, rovesci e nevicate al di sopra degli 800 metri, in graduale miglioramento dalla serata. Ancora spiccata instabilità al Sud con piogge, rovesci e temporali diffusi e nevicate abbondanti sui rilievi al di sopra degli 800-1000 metri. Temperature stazionarie o in lieve aumento. Venti di grecale al Centro-Nord. A circolazione ciclonica attorno minimo centrato sulla Sicilia.
Giovedì il miglioramento delle condizioni atmosferiche si estenderà anche alle regioni centrali, pur in presenza di annuvolamenti più frequenti sulle regioni centrali adriatiche e sulla Sardegna, ma con scarsa possibilità di precipitazioni per lo più limitate all’Abruzzo e all’Isola, nevose al di sopra degli 800-1000 metri. Persistono nuvolosità e precipitazioni sulle regioni meridionali peninsulari, con fenomeni localmente intensi e precipitazioni abbondanti, nevose al di sopra dei 1000 metri. Schiarite più ampie sulla Sicilia. Temperature in lieve aumento all’estremo Sud. Venti generalmente moderati dai quadranti orientali su tutti i bacini, con l’eccezione dello Jonio dove persiste il libeccio, in attenuazione.
Venerdì iniziali condizioni di cielo generalmente poco nuvoloso al Centro-Nord, con tendenza ad aumento della nuvolosità stratiforme a partire da ovest. Nuvolosità in aumento sulla Sardegna con precipitazioni dalla serata, nevose sopra i 1300-1500 metri. Nuvolosità irregolare al Sud con residue deboli precipitazioni. Temperature in aumento al Sud e sulle regioni tirreniche. Venti orientali ovunque, da moderati a forti sui bacini centro-meridionali.
Sabato e Domenica tendenza a rapido aumento della nuvolosità su tutte le regioni con precipitazioni diffuse a partire dalla Sardegna, in estensione alle regioni tirreniche e successivamente al resto del Paese, nevose in pianura al Nord e a quote superiori ai 1200-1400 metri sulle regioni centro-meridionali. Temperature in ulteriore lieve aumento, venti sciroccali.
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