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Un Mese di Meteo – Novembre 2016

IL MESE DI NOVEMBRE 2016[1]

Mese caratterizzato da condizioni autunnali con piovosità abbondante e massimi raggiunti su Piemonte meridionale, Liguria e Calabria. Temperature nella norma nei minimi e con lievi anomalie positive nei massimi.

La carta media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 5a) mostra l’anticiclone delle Azzorre molto arretrato in Atlantico (lettera A in basso a sinistra) e l’area italiana interessata da un regime di correnti occidentali a debole curvatura ciclonica, sintomo della variabilità perturbata che ha predominato per la maggior parte del mese.

Figura 5a – 850 hPa – Topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.

La carta delle isoanomale (figura 5b) mostra un nucleo principale di anomalia negativa sul Mediterraneo Occidentale e la penisola iberica connesso ad un nucleo secondario centrato sulle repubbliche baltiche e la Russia Occidentale.

Figura 5b – Isoanomale della pressione al suolo – Carta delle isoanomale medie mensili della pressione al suolo. Con N e P sono indicati rispettivamente i nuclei di anomalia negativa e positiva.

In complesso il mese si è contraddistinto per il passaggio di un totale di 6 perturbazioni intervallate da brevi fasi di tempo stabile. Le precipitazioni si sono soprattutto concentrate nella terza decade del mese allorché hanno innescato eventi alluvionali su Piemonte meridionale, Liguria e Calabria.

Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare saccature atlantiche o depressioni mediterranee (minimi di cut-off) o ancora fasi in cui la nostra area è interessata da correnti occidentali con variabilità perturbata).
Giorni del mese Fenomeno
1-4 novembre l’anticlone che il 31 ottobre si è affermato sull’intera area italiana è in via di cedimento sotto la spinta di correnti di aria artica da nordovest che si affermano nei giorni 2 e 3 occidentalizzandosi dal 4 novembre.
5-9 novembre Transito di una saccatura atlantica da ovest (perturbazione n. 1) con tempo perturbato sul centro-nord fra sabato 5 e domenica 6 novembre. La perturbazione influenza poi il meridione peninsulare e la Sicilia con attività temporalesca fra il 7 e il 9 novembre.
10 novembre Regime di correnti da nordovest.
11-12 novembre Una saccatura interessa il settentrione isolando un minimo di cutoff sulla Valpadana che si porta sul settore adriatico il giorno 13 per poi dirigersi versi i Balcani abbandonando la nostra area (perturbazione n. 2).
13 novembre Sull’Italia campo di pressioni livellate con tempo stabile su tutta l’area.
14-20 novembre Una depressione africana si muove lentamente verso levante interessando meridione peninsulare e Sicilia (perturbazione n. 3). Sul settentrione transitano veloci saccature collegate al flusso perturbato atlantico che domina a nord delle Alpi (perturbazione n. 4)
21-25 novembre Un grande saccatura atlantica si approssima da ovest all’area italiana interessando dapprima il settentrione e poi le regioni del centro-sud (perturbazione n. 5)
26-27 novembre Sull’Italia campo di pressioni livellate con instabilità residua sullo Ionio
28-29 novembre Sistema di blocco a S rovesciata con alta pressione sulle isole britanniche e saccatura da est-nordest che interessa l’area italiana (perturbazione n. 6)
30 novembre Un blocco omega esteso dall’Africa del nordovest verso le isole britanniche interessa l’area italiana con generali condizioni di tempo stabile.

Andamento termo-pluviometrico

Le temperature massime mensili (figura 1) si sono mantenute nella norma salvo lievi anomalie positive sulla Sardegna. Lievi anomalie positive hanno invece caratterizzato le temperature minime (figura 2). Per le temperature decadali (tabella 2) il tratto più saliente è la debole o moderata anomalia positiva che ha caratterizzato la terza decade sia nelle minime sia nella massime, sintomo del prevalere di masse d’aria subtropicali in coincidenza con la fase di tempo più intensamente perturbata. Si noti inoltre la debole anomalia negativa delle temperature massime al nord nelle prime due decadi.

Figura 1 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 2 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

Le precipitazioni (figura 3) sono risultate più abbondanti su Piemonte, Liguria e Calabria. La carta delle anomalie pluviometriche (figura 4) evidenzia una rilevante anomalia positiva sul Nordovest e sulla Calabria mentre anomalie positive o negative a carattere locale interessano il resto del territorio.

Figura 3 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 4 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

A livello decadale (tabella 2) spicca la sensibile anomalia positiva al Nord nella terza decade del mese.

Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1988-2015.

Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%) .

[1]              Questo commento è stato condotto con riferimento alla  normale climatica 1988-2015 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD  (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica.

 

 

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Published inAttualitàClimatologiaMeteorologia

Un commento

  1. Ylenia

    Buongiorno, osservando la carta delle precipitazioni totali riferite al mese di novembre mi sono accorta che sono sottistimate quantomeno rispetto alla provincia di Genova. Su quali stazioni si basa la carta? Eventualmente disponibile a fornire i dati pubblicati dal servizio di monitoraggio. Le cumulate registrate sono notevoli, ma necessiterebbero di ampliare colori e valori in legenda… il nostro territorio ligure lascia senza parole anche gli appassionati di meteo..

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