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Anni con poco Sole e molte nubi

Se c’è un esercizio di prognosi con minori probabilità di riuscita delle previsioni climatiche, è quello delle previsioni solari. Sembra proprio che, in questo campo, siamo ancora ben lontani dal raggiungere livelli di attendibilità modellistica che siano in grado di superare quelli statistici.

Ne sanno qualcosa quanti prevedevano un Ciclo Solare 24, l’attuale, più intenso di quello che lo ha preceduto, il 23. Previsioni completamente rovesciate, con il Sole che si è quasi addormentato. Ora si sono allineati un po’ tutti e per il prossimo ciclo, l’orientamento è per una prosecuzione della diminuzione dell’attività solare.

Chi fa previsioni del tempo lo sa, orientarsi alla persistenza premia quasi sempre ;-).

Scherzi a parte, senza usare modelli, ma appunto utilizzando un mix di persistenza e di serie statistiche (se così si possono definire 40 anni di un sistema che di anni ne ha 4,5 mld), sembra che il prossimo ciclo solare, che dovrebbe iniziare più o meno attorno al 2020, potrebbe essere un ciclo stile Minimo di Dalton, cioè di una delle prolungate fasi di bassa attività solare coincise con la Piccola Età Glaciale.

David Archibald, lo studioso che ha pubblicato su WUWT questa previsione, ci scherza su dicendo che se le teorie dell’interazione tra attività solare, raggi cosmici e nuvolosità sono corrette, il cielo dovrebbe diventare un po’ più nuvoloso nei prossimi anni, magari dando anche un pedata al global warming.

Su tutto questo non ci metterei la mano sul fuoco, perché ne so molto poco innanzitutto, ma anche perché, ripeto, di previsioni solari non ci si campa ;-).

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Published inAttualità

Un commento

  1. In realtà, carissimo, prevedere l’andamento (generale) dell’Attività Solare è estremamente facile…
    …ma richiede un minimo di apertura mentale che tutti quelli che vivono di AGW, sinceramente, dubito possano avere.

    Nel lontano 2003, io e i miei amici di attivitasolare.com, frequentavamo un paio di blog e forum su tematiche relative all’attività solare e al clima. All’epoca c’era un utente, su uno dei blog da noi frequentati, che ne sapeva molto più di tutti gli altri messi insieme. Si faceva chiamare ALE… ma non abbiamo mai saputo realmente chi fosse. Sapevamo però che era uno scienziato, italiano, che di quell’argomento conosceva tutto… dalla A alla Z. E fu lui a spiegarci da cosa deriva l’attività solare… cos’è che la condiziona ecc… ecc…
    E in quel momento, quando tutti iniziavano a parlare di un ciclo solare 24 estremamente forte…, lui insisteva nel sostenere che sarebbe stato, invece, debole… con un massimo che non avrebbe superato il 60% del ciclo 23 (infatti si è fermato, se non erro, al 55%).
    E prevedeva un 25 quasi nullo… con un forte punto interrogativo sul campo magnetico solare che rischiava il collasso… con conseguenze poco note e piacevoli per tutti.
    Il suo ragionamento partiva dal presupposto che quello che noi vediamo e indichiamo come Attività Solare, è il risultato delle influenze magnetiche e gravitazionali dei pianeti del sistema solare. Una interazione che coinvolge sia il Campo Magnetico Solare che il Centro di Massa del Sistema Solare.
    Inoltre, spiegava, quando il Perielio di Giove viene a coincidere con il massimo solare del ciclo in corso, il ciclo successivo sarà debole. E tanto più vicino al massimo solare sarà il perielio di Giove, quanto più debole sarà il ciclo successivo a quello in corso. Andando a vedere i dati, si ritrova che ciò ha confermato l’indebolimento del ciclo 22 rispetto al 21, del 23 rispetto al 22 e del 24 rispetto al 23. Ma prevede anche l’indebolimento del ciclo 25 rispetto al 24.
    Il resto dipenderà da tanti fattori… anche perché, chi studia il sole, sa benissimo che i cicli solari hanno un rapporto fisso tra “forza” e “durata”…. ovvero… più sono forti e più durano poco. Più sono deboli e più durano a lungo.

    Cosa accadrà nei prossimi anni?

    Per i prossimi 20 anni scordiamoci un’attività solare forte e scoppiettante… anzi… rischiamo seriamente un sole Spotless per almeno 2 decenni… poi potrebbe ripartire il tutto, ma mantenendosi sempre intorno ai livelli del ciclo 24.

    Concludo questo mio intervento…
    Non è “difficile” studiare il Sole e fare le previsioni… la cosa difficile è accettare che TUTTO dipenda da fattori ASTRONOMICI e non ANTROPICI!

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