E anche questa è archiviata. La stagione degli uragani 2016 è appena finita. Prima del bilancio, che la NOAA ha puntualmente pubblicato, andiamo a rivedere la previsione emessa alla fine di maggio.
Nelle previsioni della NOAA, erano consistentemente più alte le probabilità che ci sarebbe stata una stagione nella norma, con le altre due opzioni per lo più con pari probabilità di occorrenza. Diversamente dalle previsioni, la stagione appena conclusasi ha visto un numero di eventi leggermente superiore alla media.
Nonostante ciò, i numeri registrati a stagione nominalmente conclusa (non è escluso tuttavia che possa esserci qualche episodio tardivo), rientrano tutti nella forchetta prevista.
Per gli amanti della cabala, continua l’assenza di uragani di categoria 3 o superiore che tocchino terra sul suolo americano, sebbene quest’anno l’uragano Matthew abbia attraversato i Caraibi provocando danni molto ingenti e molte perdite di vite umane quando era di categoria 4/5, per poi arrivare sulla costa orientale USA quando era sceso a categoria 1. Questo periodo di “siccità” da uragani è il più lungo che sia mai stato registrato, come si nota senza ombra di dubbio dal grafico appena aggiornato di Roger Pielke Jr.
Pura buona sorte, che purtroppo prima o poi cambierà segno. C’è da scommettere tuttavia che quando un uragano di categoria 3 o superiore interromperà questa siccità, sarà senza ombra di dubbio colpa dell’AGW.
NB: se volete i dettagli dei numeri andate qui.
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