…nel primo rapporto IPCC (FAR 1990) l’andamento del ghiaccio marino artico era così?
E quello antartico così?
Cosa è cambiato da allora?
Innanzi tutto il periodo di riferimento. Dato che le osservazioni satellitari sono disponibili solo dal 1979, il periodo precedente è stato eliminato dal conteggio e, a mia conoscenza, da qualsiasi grafico si sia visto in giro negli ultimi anni.
Qui un approfondimento sull’argomento.
Enjoy
purtroppo i metodi di misura del ghiaccio artico non possono essere gli stessi di oggi, ma sarebbe ugualmente interessante poter leggere un database antecedente il 1979. Qualcuno che ha qualche dato da cui l’IPCC ha attinto nel 1990?
Arrivo in ritardo, come mi succede spesso, ma vorrei dare il mio piccolo contributo ai sottomarini nucleari che sono emersi al Polo Nord .La foto a http://www.zafzaf.it/clima/dsc02600.jpg mostra l’SSN451 emerso il 5 agosto 1970. La foto e la dedica (in italiano) sono un dono del comandante del sottomarino a mio padre.
Mi scuso per la data che copre parte della dedica, ma ormai da molti anni mi rifiuto di fare foto che non abbiano bene in vista la data.
Franco
Tanto per restare in tema, sembra che l’estensione attuale dei ghiacci marini antartici sia “sorprendentemente” simile a quella dei primi anni del 20° secolo. Una ricerca effettuata sulla base dei diari dei primi esploratori antartici, ha permesso di appurare, infatti, che, fatta eccezione per la copertura glaciale del mare di Weddel, il limite dei ghiacci marini antartici attuale è quasi identico a quello degli anni a cavallo tra il 19° ed il 20° secolo.
La cosa è “sorprendente” per gli addetti ai lavori, in quanto i modelli raccontano tutta un’altra storia. Noi di CM non ci sorprendiamo più di tanto, ma chi crede che i modelli possano tutto, fa un bel salto sulla sedia e strabuzza gli occhi: l’Antartide è meno sensibile ai cambiamenti climatici di quanto credevamo. Per me è un’ottima notizia in quanto dimostra che i modelli devono essere migliorati e che il destino del mondo è, forse, molto diverso da quanto ci vogliono far credere gli attivisti “cambioclimatisti aspiranti salvamondo” 🙂 .
Ho intenzione di tornare sull’argomento a breve, ma, per chi ama le citazioni e, giustamente, non si fida di quanto scrivo:
http://www.the-cryosphere.net/10/2721/2016/tc-10-2721-2016.html
Ciao, Donato.
“quelli” di Leonardo tg3 della scienza e dell’ambiente (non era della sc….. e della tecnologia fino allo scorso anno) si sono affrettati-SCHIERATI a raccontare che il ghiaccio artico diminuisce! Niente sull’antartico!
Nice find!
Caro Guido, anche qui ci sarebbe tanto da dire in effetti. In rete, ad esempio, si trovano le immagini del 1959 relative all’emersione di un sottomarino americano al polo nord, in acque libere da ghiacci. La memoria satellitare e’ talmente breve che tracciare linee di tendenza in un intervallo cosi’ ristretto e’ semplicemente inaccettabile dal punto di vista scientifico. Ma siccome servono la causa…allora va bene cosi’.
Quando non andranno piu’ bene per la causa, e’ pronto lo studio della NASA che ci dimostrera’ che, anche se nessuno se n’era accorto, i ghiacci artici negli anni 30 arrivavano alle isole azzorre, e quindi il trend e’ chiaramente discendente in modo catastrofico.
clamorosa quella del marzo 1959, ma ce ne sono tantissime scattate al Polo Nord.
https://wattsupwiththat.com/2009/04/26/ice-at-the-north-pole-in-1958-not-so-thick/