Cosa fare per convincere la gente che il clima che cambia è un problema? Vi sembrerà strano, ma nonostante il bombardamento quotidiano di pessime notizie, che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno niente di riconducibile al clima che cambia, sembra che per la maggior parte di noi il concetto di disastro alle porte sia ancora alquanto astratto. Nell’era del consumo materiale, ovviamente, questo si traduce in un impegno – o pentimento – insufficiente.
Ma ecco l’uovo di colombo. A un team di ricercatori del Max Planck Institute, è venuta l’idea di mettere in relazione la diminuzione dell’estensione del ghiaccio artico con le emissioni di anidride carbonica. Vi starete chiedendo dove sia la novità. Presto detto anche questo, la novità è nel metodo. Infatti non siamo di fronte all’ennesimo pistolotto scientifico sulle possibili relazioni di causa effetto tra CO2, pianeta che si scalda e ghiaccio che si scioglie, quanto piuttosto ad una semplice, semplicissima correlazione tra la quantità di emissioni, virtualmente di ognuno di noi, e la quantità di ghiaccio che si scioglie.
Observed Arctic sea-ice loss directly follows anthropogenic CO2 emission
Le due grandezze, gas e ghiaccio, avrebbero un comportamento lineare, proprio come il sole e il canto del gallo. Uno sorge e l’altro strilla. Voi emettete, il ghiaccio scompare. Semplice no? Pare infatti che da questa relazione sia lampante che per una sola tonnellata di CO2 emessa si debba dire addio a tre metri quadrati di ghiaccio. Se, per esempio, vi capita di prendere un volo da Londra a San Francisco e ritorno, sappiate che vi state giocando cinque metri quadrati di ghiaccio. Qui, su Science Daily, se vi serve qualche altro esempio…
Attenzione, perché tornare a casa dal lavoro questa sera vi costerà qualche cubetto…quindi prendetevi le ferie e…pentitevi.
Ah, dimenticavo, sempre dallo stesso studio, salta fuori anche che, Parigi o non Parigi, entro qualche decina d’anni il ghiaccio artico sarà scomparso comunque. Corre voce che il colpo di grazia glie l’abbiano dato tutti quei voli di andata e ritorno proprio per Parigi, ma questa cosa va detta sottovoce, naturalmente ;-). Così come non è dato sapere se sia lineare anche la relazione tra CO2 che aumenta e ghiaccio antartico che aumenta pure lui. Suppongo di no, ma non farei la prova!
Anche l’aumento della vita media degli umani potrebbe essere correlata con il ghiaccio.
Più vita, meno ghiaccio: più ghiaccio meno vita? 🙂
Grazie , bell’ articolo. 🙂
CARBON e artico che si scioglie? Consiglio di tenere conto di questo fatto. http://www.rinnovabili.it/ambiente/inquinamento-artico-e-allarme-neve-nera/
Questa poi pare che abbia un ruolo rilevante
http://www.climatechangenews.com/2013/09/11/gas-flaring-responsible-for-42-of-black-carbon-in-the-arctic/
http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=87910&src=eorss-iotd&utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter
Attenzione alle correlazioni lineari, non sempre (o meglio quasi mai) vogliono dire qualcosa. A meno che non vogliamo pensare che il tasso di divorzi negli Stati Uniti dipenda dal consumo di margarina: http://tinyurl.com/lw7bpyy