In Italia lo abbiamo saputo da corriere.it, tra l’altro a pagamento, ma può darsi che nei prossimi giorni la notizia faccia qualche passetto. All’estero ci ha pensato il Daily Caller. In breve, estate quasi finita, ghiaccio polare ai minimi stagionali, occasione ghiotta per fare un po’ di propaganda avventurandosi tra iceberg e lastroni per far vedere a tutto il mondo quanto poco ghiaccio sia rimasto. E, puntualmente, restano incastrati, perché di ghiaccio ce n’è troppo.
Prima o poi qualcuno si farà male. Sperando che non accada mai, continuiamo a sollazzarci con la dissonanza cognitiva che genera questo attivismo dagli effetti…agghiaccianti 😉
Traditi dall’effetto serra, ambientalisti incagliati tra i ghiacci https://t.co/UJUCW5uict pic.twitter.com/aHKUkV8ow8
— Corriere della Sera (@Corriere) 3 settembre 2016
NB: Grazie a Fabrizio per la segnalazione
[…] Autore: Guido GuidiData di pubblicazione: 04 Settembre 2016Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=42163 […]
Gli esempi di tale atteggiamento mentale autolesionistico frutto delle mode sono innumerevoli: io cito spesso quello delle sei palme da datteri (che non costano poco…) piantate nelle aiuole che ricoprono un nuovo parcheggio sotterraneo realizzato non lontano della mia abitazione a Milano e stecchite con la gelata del 2012 (tutte tranne una che ha prodotto un ricaccio stentato), il che peraltro ci dimostra che la fisiologia vegetale non è assoggettabile al gusto degli architetti.
Il timore è che si incominci a pensare che gli inverni di una volta non ci sono più e si inizi a lesinare sulle scorte di combustibile o di sale.
Io continuo a sperare che nessuno si faccia del male anche se gli esempi del passato tratti da importanti lavori di climatologia storica (di le Roy Ladurie, lamb e altri) non ci inducono certo all’ottimismo.
Non penso che si faranno male. Dovessero passarsela molto male li soccorreranno con un aereo o un elicottero a energia solare.
Allora sono spacciati davvero….
Cibo per orsi in estinzione…
Mandare subito in soccorso un bel rompighiaccio vegano a olio di soia.
Per tutto il resto c’è quella famosa carta di credito, ma vedere un ambientalista marinaio che si sveglia la mattina alle 8, sale sul ponte ed esclama “Ghiaccio, ghiaccio e ancora ghiaccio di merda!” non ha prezzo…