IL MESE DI LUGLIO 2016[1]
Mese con caratteri tipicamente estivi e pienamente nella norma sia a livello circolatorio sia a livello termo-pluviometrico.
La topografia del livello di pressione di 850 hPa (figura 5a) mostra un promontorio dell’Anticiclone delle Azzorre che si espande verso il Mediterraneo centro-orientale delimitando con l’isoipsa di 1510 m (che sulla carta è indicata con 151) l’area a prevalente influsso anticiclonico. Si noti la curvatura ciclonica assunta dall’isoipsa di 1540 m sull’areale padano, sintomo delle condizioni di variabilità associate alla periodica discesa a sud delle Alpi del regime perturbato atlantico, di cui la carta evidenzia il predominio sull’Europa Centrale.
In complesso il mese si è contraddistinto per condizioni estive su gran parte del territorio con l’eccezione del settentrione che è stato interessato dal transito di 7 perturbazioni, una sola delle quali (la n. 7) ha interessato anche il centro-sud spingendosi fino al meridione tirrenico.
La carta delle isoanomale (figura 5b) indica l’assenza di particolari anomalie nella topografia del livello barico di 850 hPa.
Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare saccature atlantiche o depressioni mediterranee (minimi di cut-off) o ancora fasi in cui la nostra area è interessata da correnti occidentali con variabilità perturbata).
Giorni del mese | Fenomeno |
1 luglio | Promontorio da ovest con condizioni di stabilità |
2-3 luglio | Transito di una saccatura atlantica sul settentrione (perturbazione n. 1) |
4-5 luglio | Si riafferma l’anticiclone da ovest con condizioni prevalenti di stabilità |
6 luglio | Sul Nord Italia regime di correnti da Nordovest a debole carattere favonico |
7-10 luglio | condizioni di tempo anticiclonico con tempo stabile e soleggiato su tutta l’area ad eccezione della parte meridionale della penisola interessata da condizioni di variabilità il giorno 7 per effetto di una saccatura collegata ad un minimo depressionario anatolico (perturbazione n. 2). |
11-12 luglio | Da lunedì 11 il promontorio anticiclonico inizia a cedere sul settentrione sotto la spinta del flusso perturbato atlantico che invia impulsi di aria fredda nella media troposfera, dando luogo ai primi temporali che poi si ripropongono anche il martedì 12 (perturbazione n.3). |
13-16 luglio | Il giorno 13 una saccatura in transito sul settentrione isola un minimo depressionario sull’areale padano (perturbazione n.4). Dal 14 al 16 tale struttura percorre l’intera penisola dirigendosi verso lo Ionio. |
17-20 luglio | Un promontorio anticiclonico da sudovest si afferma sull’Italia centro settentrionale. Sul Mezzogiorno regime circolatorio da nordest con variabilità residua. |
21-22 luglio | Il promontorio anticiclonico da sudovest in via di cedimento regge sul centro-sud. Il flusso perturbato atlantico si afferma sul settentrione (perturbazione n. 5). |
23-25 luglio | Saccatura atlantica da ovest isola un minimo depressionario su Mar Ligure e Alto Tirreno (perturbazione n. 6) che nel successivo moto verso sudest raggiunge il basso Tirreno per poi colmarsi sullo Ionio. |
26-30 luglio | Un promontorio anticiclonico da sudovest si afferma sull’area italiana. |
31 luglio | Il promontorio cede sul settentrione cedendo il campo al flusso perturbato atlantico (perturbazione n. 7). |
Andamento termo-pluviometrico
Le temperature massime e minime mensili appaiono per lo più nella norma (figure 1 e 2) salvo deboli anomalie positive a carattere locale sia nelle massime sia nelle minime e isolate anomalie negative fra cui spiccano quelle da deboli a moderate delle temperature minime sul Piemonte sudoccidentale. Per le temperature minime e massime la tabella 2 mostra evidenzia una debole anomalia positiva su tutta l’area nella prima decade mentre le decadi successive appaiono nella norma.
La carta mensile delle precipitazioni evidenzia una piovosità più abbondate sui settori alpini e prealpini centro-occidentali con massimi sulla Lombardia. Si noti anche la discreta piovosità registrata sul versante adriatico. La carta delle anomalie pluviometriche evidenzia infine nuclei di anomalia negativa su Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia e Sardegna. A livello decadale si osserva che l’anomalia pluviometrica negativa si è concentrata nella prima decade del mese.
Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).
ITALIA | NORD | CENTRO | SUD | ||
Numero stazioni | 202 | 83 | 63 | 56 | |
tx_media (°C) | decade 1 | 29.1 | 27.5 | 30.4 | 30.1 |
decade 2 | 27.9 | 26.7 | 28.6 | 28.7 | |
decade 3 | 29.3 | 27.8 | 30.5 | 30.1 | |
mese | 28.8 | 27.4 | 29.9 | 29.6 | |
tx_anomalia (°C) | decade 1 | 1.6 | 1.7 | 2 | 1 |
decade 2 | -0.1 | 0.1 | -0.2 | -0.5 | |
decade 3 | 0.6 | 0.6 | 0.9 | 0.1 | |
mese | 0.7 | 0.8 | 0.9 | 0.2 | |
tn_media (°C) | decade 1 | 19.3 | 17.9 | 19.9 | 21 |
decade 2 | 17.5 | 15.6 | 17.9 | 20 | |
decade 3 | 19.4 | 18 | 19.7 | 21.2 | |
mese | 18.8 | 17.2 | 19.2 | 20.7 | |
tn_anomalia (°C) | decade 1 | 1.6 | 1.8 | 2.1 | 0.7 |
decade 2 | -0.4 | -0.9 | 0.1 | -0.4 | |
decade 3 | 0.7 | 0.9 | 1.1 | 0.1 | |
mese | 0.6 | 0.6 | 1.1 | 0.2 | |
rr_media (mm) | decade 1 | 3.9 | 7.8 | 1.2 | 1.2 |
decade 2 | 13.3 | 14.3 | 20.4 | 3.7 | |
decade 3 | 17 | 28.5 | 10 | 7.7 | |
mese | 34.1 | 50.5 | 31.7 | 12.6 | |
rr_anomalia (mm) | decade 1 | -11.6 | -18.4 | -9.6 | -3.9 |
decade 2 | 0 | -6.1 | 9.7 | -1.8 | |
decade 3 | 1.9 | 8.4 | -4.2 | -0.8 | |
mese | -9.7 | -16.1 | -4.1 | -6.5 | |
rr_anomalia (%) | decade 1 | -80 | -74 | -86 | -82 |
decade 2 | 2 | -26 | 86 | -51 | |
decade 3 | 12 | 46 | -21 | -1 | |
mese | -28 | -24 | -17 | -45 |
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1988-2015.
Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%) .
[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2015 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica.
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