Sapore di sale sapore di mare
L’ultima malefatta del global warming: spiagge più salate. Chissà che ne pensa Gino Paoli, dubito che lo sapremo mai ;-).
Accontentiamoci di sapere cosa ne pensano i ricercatori che hanno appena pubblicato l’articolo che segue su Scientific Reports, rivista spin off di Nature:
Evidence of salt accumulation in beach intertidal zone due to evaporation
Ebbene sì, ci sono prove (evidence) che l’accumulo di sale sul bagnasciuga, la fascia compresa tra i limiti di alta e bassa marea, ci sia un abbondante accumulo di sale a causa dell’evaporazione. Prima di questa campagna di misura, c’era una generale convinzione che il tasso di salinità fosse invece dovuto esclusivamente alle infiltrazioni dell’acqua marina. Viene il dubbio che nessuno si fosse mai preso la briga di controllare. Comunque, naturalmente, siccome farà sempre più caldo, ci sarà sempre più evaporazione e quindi sempre più sale. Per restare in tema estivo, speriamo che non scarseggi mai la Tequila!
Voglia di litigare
C’è un altissimo rischio che quanto segue mi costringerà a chiudere i commenti su questo post, ma, tant’è. Dopo anni di libera farneticazione meteorologico-complottista fiorita nonostante la totale assenza di uno straccio di prova, è stato pubblicato un paper che, dati e pareri di esperti alla mano, dimostra che le scie chimiche sono una puttanata totale e il relativo segretissimo piano globale ordito per scopi nefandi lo è ancora di più.
Quantifying expert consensus against the existence of a ‘chemtrails’ conspiracy
Con una nota di colore: alcuni degli esperti interpellati (in tutto 77) hanno ipotizzato che le scie, comunque non chimiche, potrebbero essere diventate un po’ più persistenti a causa del riscaldamento globale. E ti pareva…mai una gioia!
Non c’è limite alla decrescita
Questa è davvero buona. Un paper in cui si affronta il tema della crescita dei volumi di traffico dati sulla rete e della relativa domanda di energia. In termini di traffico tradizionale, quello realizzabile direttamente dagli individui, scrivono, dei limiti in effetti sono ipotizzabili e coincidono con il numero degli esseri umani).
Are there limits to growth in data traffic?: On time use, data generation and speed
A parte il fatto che soltanto leggere “limits to growth” fa venire l’orticaria, il bello viene quando gli autori passano al traffico dati di nuova generazione, quello conosciuto come “l’internet delle cose”. Elettrodomestici, mobili, sistemi di controllo degli ambienti etc etc. Dal momento che un limite all’espansione del traffico in questo caso non è ipotizzabile, prima che diventi troppo pesante si dovrebbero porre dei limiti per evitare che la domanda energetica cresca oltre quello che è sostenibile in chiave di riduzione delle emissioni. Enjoy.
Si continua con l’esagerazione che gli uomini (nel senso di specie: maschi e femmine), i quali popolano una parte ridotta di quella superficie della crosta terrestre che sta fuor dall’acqua, riescano a modificare le ere geologiche come gli dei in cui si credeva anticamente, quelli che ad esempio producevano i diluvi universali! Questa esagerata prospettiva di fondo abbaglia molti sostenitori dell’AGW, mi riferisco a quelli in buona fede. Qualche scia qua e là nel grande spazio del nostro cielo ma che mai dovrebbe produrre?! Tanto val asserire che pure gli attuali atleti alle Olimpiadi stanno drogando l’atmosfera con le emissioni che producono i loro corpi sotto sforzo. Sulla salinità dell’acqua se apparisse ridotta si potrebbe addebitarne la colpa allo scioglimento dei ghiacciai, composti d’acqua dolce…. Questa convinzione nell’AGW mi par assomigli all’idea di vari passati popoli primitivi, come i pellerossa, che l’uomo possieda il potere d’influenzare il clima con qualche particolare azione, vedi “danza della pioggia”. Ciao e buon ferragosto a tutti (pure ai catastrofisti)…a meno che il mondo non finisca domani!
“…hanno ipotizzato che le scie, comunque non chimiche, potrebbero essere diventate un po’ più persistenti a causa del riscaldamento globale. E ti pareva…mai una gioia!”
TUTTE le scie sono chimiche, non le pare? 🙂
Comunque la parte più divertente delle trovate mi pare che abbia citato lei.
Tanto innocuo pare che non siano le scie degli aerei.
Qui uno studio recente.
Maria, in effetti volevo scriverlo. La formazione di una scia è di fatto una reazione chimica.
Direi anche che innocue, risultando in larga misura dalle emissioni di post-combustione – nelle ideali condizioni atmosferiche – non possono esserlo per definizione. Ma non certo nel senso del gomblotto.
Aggiungerei anche che di inquinamento da traffico aereo si parla da un sacco di tempo. Sono stati fatti molti progressi, soprattutto perché c’è di mezzo anche l’efficienza dei motori e quindi i costi, ma quando si tratta di ‘fare’ l’unica cosa che si insegue è la tassazione del traffico per le emissioni di CO2, che con l’ambiente hanno molto poco a che fare. Ancora una volta, questa sembra essere l’unica cosa che conta.
gg
“CO2 … sembra essere l’unica cosa che conta. ”
Infatti!
Ma non per gli aerei!
Anzi le emissioni degli aerei non contano, stanno fuori dai protocolli ( da Kyoto a Parigi)
Perché?
Un bell’articolo
IL MODO MIGLIORE PER RISCALDARE IL PIANETA? VOLARE IN AEREO http://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/areosol/il-modo-migliore-per-riscaldare-il-pianeta-volare-in-aereo/
Buon Ferragosto!
Eheheheh… Solito video, solito modo, solita musica, solita scienziata che non dice numeri chiari (forse a causa del montaggio?) solita voce di fondo che trae conclusioni senza i suddetti numeri ma con il solito apparato di frasi allarmistiche e tabelle senza unità di misura.
Schifezza stile report, zero contraddittorio e gomblotto sullo sfondo.
Ah, la signora dice che l’alluminio potrebbe derivare dalle turbine… Mah, date le temperature e gli sforzi in gioco, le turbine sono fatte di acciai speciali o di titanio. Una sorgente potrebbe essere la fusoliera che è fatta di alluminio, ma di solito è verniciata e poi resta da capire come l’alluminio si stacca e finisce nei motori e nelle scie…
Si prenda un campione di suolo, di acqua o anche di aria nel posto più incontaminato del pianeta. Anzi, magari in un pianeta incontaminato. Lo si analizzi fin nelle più infime quantità infinitesimali dei materiali che lo compongono…e sorpresa, ci sarà più o meno tutta la tavola periodica degli elementi, fatti salvi naturalmente quelli artificiali! Continuare a citare l’alluminio, o il bario, o come fanno gli antivaccinisti il mercurio, senza preoccuparsi né delle quantità né delle composizioni chimiche (è puro o legato ad altro?) è pura…fuffa. O puttanata, come dice il buon GG.