Quasi quasi metto su una rubrica: “Una notizia al giorno toglie l’AGW di torno”. Ecco quella di oggi:
L’Antartide, che contiene la gran parte del ghiaccio su terraferma presente sul pianeta, si ostina a disobbedire alla dottrina della catastrofe climatica. Senza mezzi termini, leggiamo l’abstract di un paper appena pubblicato (e che sta facendo venire mal di pancia a più di qualcuno):
Il recente riscaldamento medio annuale della Penisola Antartica e dell’Antartide Occidentale, appare in netto contrasto con dei trend molto piccoli dell’Antartide Orientale. Questa asimmetria scaturisce per lo più da un riscaldamento molto significativo dell’Antartide Occidentale nella primavera australe e un raffreddamento dell’Antartide orientale nell’autunno australe. Si esamina se questa asimmetria est-ovest sia una reazione alle forzanti climatiche antropogeniche o una manifestazione della variabilità naturale. Si comparano i trend delle temperature superficiali osservate sull’Antartide su due periodi distinti (1960–2005 e 1979–2005) con quelle simulate da 40 modelli della Fase 5 del Coupled Model Intercomparison Project (CMIP5). Ne risulta che l’asimmetria est-ovest osservata è sostanzialmente diversa tra i due periodi e, inoltre, che è completamente assente dalle reazioni dovute ai forcing viste nella media dei modelli del CMIP5, dalla quale, la variabilità climatica viene eliminata con la media tra i modelli. Si esamina anche la relazione tra il Southern Annular Mode (SAM) e i trend delle temperature antartiche, sia nei modelli che nelle rianalisi, e si conclude nuovamente che c’è scarsa evidenza che le temperature possano essere soggette a variazioni indotte da modifiche antropogeniche al SAM. Questi risultati offrono nuove e convincenti prove per ritenere che la variabilità naturale sia un fattore chiave per il recente riscaldamento della Penisola Antartica.
Il progetto CMIP5 è quello con cui sono stati selezionati i modelli utilizzati per l’ultimo report dell’IPCC. Il SAM (Southern Annular Mode) è un indice di circolazione atmosferica dell’emisfero australe, qualcosa di molto simile all’AO dell’emisfero settentrionale. Serve sostanzialmente a seguire l’andamento della circolazione, la sua velocità lungo la latitudine e le sue ondulazioni. Quindi serve a seguire la componente atmosferica della redistribuzione del calore. Nessuna modifica a questi meccanismi per cause antropiche, nessuna modifica, a parte quelle appunto intrinseche della variabilità naturale, al clima. Anche per quel che riguarda l’Antartide.
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“Una notizia al giorno toglie il…di torno”
Lo so che non centra più di tanto, ma …
Buco dell’Ozono in fase di chiusura?
Ma nel 2015 sembrava essersi ingrandito tanto da raggiungere un’estensione record.
http://www.meteogiornale.it/notizia/44110-1-buco-ozono-in-fase-di-chiusura-le-ultime-clamorose-notizie
Ancora a febbraio 2016
Clima, continua l’impoverimento dell’ozono sopra l’Artico
http://scienzenotizie.it/2016/02/12/clima-continua-limpoverimento-dellozono-sopra-lartico-3412780
Quindi ora si chiude.
Meraviglia.