Quando si dice il caso. Proprio ieri, quando abbiamo pubblicato l’interessante approfondimento di Luigi Mariani “Potrei raccontare storie a non finire, di atomi di carbonio che si fanno colore o profumo nei fiori“, è uscito su Science Daily il commento a un nuovo paper che, sulla base di quanto riportato, darebbe la triste notizia che il cambiamento climatico finirà per avere impatto anche sul profumo dei fiori, naturalmente facendolo scomparire.
Questo il titolo del commento di SD:
As temperatures rise, flowers emit less scent
E questo è il paper:
Sarà…andiamo appena appena un po’ più a fondo.
Science Daily comincia con una sonora bugia:
Gli scienziati sanno da tempo che l’aumento delle temperature associato al cambiamento climatico globale ha un impatto negativo sulla crescita delle piante.
A parte l’inversione degli addendi – mi risulta che sin qui ci abbiano raccontato che sia l’aumento delle temperature a generare il climate change, non il contrario – mi risulta anche che sia ormai abbondantemente consolidato il concetto di “global greening”, per il quale, con più CO2 e più caldo, il pianeta sta diventando più verde. Siccome non è né verde di dollari, né di bile, può esserlo solo perché ci sono più piante che, appunto, crescono meglio.
Comunque, andiamo al paper, dal momento che è liberamente disponibile on-line.
Con un banalissimo “cerca” della parola “temperatures”, scopro 6 risultati, che portano tutti allo stesso periodo, che si conclude così:
E’ stato mostrato che temperature elevate durante la crescita delle piante hanno un marcato effetto avverso sul profumo floreale delle petunie (Cna’ani et al., 2015). Nonostante ciò, l’azione del PH4 è rimasta inalterata in piante sottoposte a prolungata esposizione (1 mese) ad elevate temperature ambientali.
Se non ho capito male, il PH4 è il gene che regola il processo di generazione del profumo. E quindi?
Ah, per inciso, in tutto il paper non si parla mai di global climate change, anzi, non si parla proprio di clima!
“Ah, per inciso, in tutto il paper non si parla mai di global climate change, anzi, non si parla proprio di clima!”
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Mistero della divulgazione scientifica: come da un articolo che parla di fiori e temperatura, ti creo una notizia di interesse climatologico. 🙂
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Mi viene un dubbio. Non è che il clima tira di più della relazione tra profumo dei fiori e temperatura, per cui si utilizza lo specchietto delle allodole del cambiamento climatico per attrarre lettori?
A pensar male si fa peccato, però ….. 🙂
Ciao, Donato.