Senza mezzi termini, da Science Magazines:
New scrutiny for a slowing Atlantic conveyor
Siamo nei guai, la Corrente del Golfo starebbe “misteriosamente” rallentando… Torna lo spauracchio del blockbuster The Day after Tomorrow, in cui quel pezzo della circolazione oceanica che trasporta calore dalle latitudini tropicali americane a quelle settentrionali europee perde di efficacia, rallenta, si ferma e…si piomba nella glaciazione.
Una trama efficace al botteghino che però ha già avuto il suo debunking più volte, come riportato anche sulle nostre pagine:
La corrente del golfo è viva e vegeta – CM 27 Maggio 2015
A spiegare nell’articolo di Science i misteri di questo rallentamento, giungono o, meglio, giungeranno, i dati rilevati da una serie di sensori di rilevamento di velocità, temperatura e salinità le cui misurazioni saranno rilevate nel corso di una campagna prevista per questa primavera e la prossima estate. Dieci anni di dati con i quali si dovrà capire (dieci anni!) quale sia l’impatto dei cambiamenti climatici sulla CdG. Con queste premesse, chiaramente espresse nell’abstract del lavoro che presenta la campagna di misura:
I modelli suggeriscono che i cambiamenti climatici dovrebbero indebolire l’AMOC mentre temperature artiche più calde, combinate con acqua più povera di sale che galleggia in superficie proveniente dallo scioglimento dei ghiacci groenlandesi, impediscono la formazione di correnti di profondità. Ma, sin qui, le limitate misure oceaniche mostrano che l’AMOC è molto più capricciosa di quanto i modelli siano stati in grado di catturare.
Tutto chiaro, come le nostre idee sull’argomento del resto. E’ il sistema ad essere capriccioso, non noi a non aver capito come funziona!
Diccelo tu Bernardo cos’è quel serpentone caldo che arriva ogni inverno alle Svalbard:
http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/oisst/navy-anom-b-20160131.gif
La CdG sta rallentando da decenni… ed è logico che sia così visto che ha un ciclo della durata di oltre 14.000 anni. Tra l’altro negli ultimi giorni ha subito un nuovo “rallentamento” proprio a sud-est di Terranova.
Continuare a far finta che al CdG stia benissimo, semplicemente ridimensionando il tratto di corrente oceanica che identificata con quel nome, non penso sia propriamente “scientifico”.
Negli anni ’80 veniva identificata con il nome CdG tutto il tratto tra il Golfo del Messico e le isole britanniche. Ora il tratto identificato come CdG parte da sopra Miami e termina sotto Terranova.
Così sono brati tutti!!!!