PDO sta per Pacific Decadal Oscillation, ovvero oscillazione decadale dell’Oceano Pacifico. Non tutto per la verità, almeno non per la PDO, in cui dal punto di vista della metrica con cui la si misura – le temperature di superficie – le variazioni sono riferite alla porzione settentrionale dell’oceano.
Come messo in risalto nel paper di cui parliamo oggi, tuttavia, tanto le origini, quanto le dinamiche che coinvolgono non solo la temperatura di superficie, ma anche l’atmosfera sovrastante e le terre emerse che si affacciano sull’oceano, riguardano tutta l’area del Pacifico.
The Pacific Decadal Oscillation, Revisited
Quindi riguardano gran parte del pianeta, considerate le dimensioni dell’area di cui si sta parlando. E’ opinione condivisa, infatti, che le fasi positive e negative della PDO, includendo anche le fasi di cambiamento, abbiano un ruolo fondamentale nella redistribuzione del calore. E’ attribuito al passaggio della PDO dalla fase positiva a quella negativa, una parte consistente del passaggio dal segno positivo a quello negativo del trend delle temperature globali occorso nel secondo dopoguerra e fino alla metà degli anni ’70 del secolo scorso, così come ad una analoga successiva inversione si deve una porzione altrettanto importante del ritorno al riscaldamento delle ultime tre decadi del secolo scorso.
Ma, non tutti i fattori che coinvolgono terra, oceano e atmosfera e concorrono alle dinamiche della PDO sono noti, men che meno sono quindi efficacemente riproducibili. Questo paper li illustra e cerca di valutarli nel contesto generale, ponendo l’accento anche sugli impatti a livello regionale di queste dinamiche e della caratteristica, tipica di molti degli indici con i quali si cerca di descriverlo, di essere al contempo predittandi e predittori, ossia al contempo forzanti e forzati all’interno del sistema. Nella figura sotto, tratta appunto dal paper, uno schema di queste relazioni.
Dopo la lettura nei giorni scorsi dell’approfondimento sui vortici polari stratosferico e troposferico, ecco un altro pezzo importante degli innumerevoli fattori che compongono il complesso sistema pianeta.
Buona lettura.
http://journals.ametsoc.org/doi/abs/10.1175/JCLI-D-15-0508.1
[…] Autore: Guido GuidiData di pubblicazione: 4 Maggio 2016Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=41194 […]