Situazione ed evoluzione sinottica
L’Italia è interessata da un flusso di correnti sud-occidentali in quota, in risposta alla persistenza di un’ansa depressionaria nel campo di geopotenziale estesa dalle Azzorre al Mare di Kara, rispettivamente a sud e ad est di una vasta struttura anticiclonica che si protende dal Midwest americano fin sul medio Atlantico. Tali correnti sud-occidentali si associano a condizioni di stabilitá al Centro-Sud, per effetto della curvatura anticiclonica delle correnti in quota, mentre si associano a instabilitá sulle regioni settentrionali e in particolare sull’arco alpino, attualmente interessato dal transito di sistemi frontali atlantici (Figs. 1,2,3).
L’anticiclone “americano” tenderà a spingersi ulteriormente verso est nei primi giorni della settimana, favorito dall’azione congiunta del getto polare e subtropicale, isolando successivamente un massimo di pressione al suolo sul Mare del Nord, che si gioverà di un contributo sub-tropicale in quota per l’azione persistente di una lacuna del geopotenziale sul vicino Atlantico.
L’Italia finirà per trovarsi proprio lungo l’asse immaginario dei massimi del geopotenziale, asse esteso dal deserto libico fino alla Scozia (Fig.4). Conseguiranno condizioni di tempo stabile e soleggiato, pur senza i picchi di calura registrati tra la fine della scorsa settimana e l’inizio di questa, grazie all’ingresso sul Mediterraneo di aria più fresca convogliata proprio lungo il bordo orientale dell’anticiclone europeo.
Sul finire della settimana si prospetta un possibile cedimento del campo in quota sull’Europa centrale, per effetto di una massiccia irruzione di aria di recente origine polare convogliata dal Mar della Siberia Orientale fin sul Mediterraneo. Nonostante la distanza temporale, l’attendibilità del guasto appare piuttosto elevata, come confermato dalla vicinanza dei membri dell’ensamble in Fig.5. Restano tuttavia difficili da definire, al momento, le conseguenze dell’irruzione artica in questione, soprattutto alla luce del notevole contrasto tra le masse d’aria in gioco.
A livello emisferico si conferma la persistenza di un anticiclone artico con massimi centrati sul Mare di Beaufort. Tale anticiclone tenderà a formare un ponte con l’anticiclone atlantico, lungo il cui bordo orientale si metterà in moto la massa di aria polare che appare diretta sull’Europa centrale e sull’Italia (Fig.6).
Previsioni del tempo sull’Italia
Lunedì cieli ancora nuvolosi al Nord, con precipitazioni piú frequenti e intense sull’arco alpino, nevose tra i 1500 e i 1800 metri, ma in graduale attenuazione nel corso della giornata. Generali condizioni di stabilità altrove. Temperature in diminuzione al Centro-Nord. Venti da deboli a moderati dai quadranti meridionali.
Mercoledì e Giovedì ovunque prevarranno condizioni di stabilità. Temperature generalmente stazionarie su valori miti. Venti generalmente deboli di quadranti settentrionali ma con rinforzi su Jonio e Adriatico meridionale, in graduale attenuazione nella giornata di giovedì.
Venerdì tendenza ad aumento della nuvolosità ad iniziare dalle regioni nord-occidentali. Stabile al Centro-Sud. Temperature stazionarie. Venti deboli variabili, a regime di brezza lungo le coste, ma con tendenza a disporsi di libeccio sui bacini occidentali.
Sabato e Domenica possibile intenso peggioramento delle condizioni atmosferiche a cominciare dalle regioni settentrionali per intervento di aria artica associata a fenomenologia anche intensa, a carattere di rovescio o temporale. Temperature in sensibile diminuzione a partire dal Nord.
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