IL MESE DI FEBBRAIO 2016(**)
Un febbraio tutto atlantico con precipitazioni abbondanti accompagnate da sensibili anomalie termiche positive.
Andamento circolatorio
In complesso il mese è stato caratterizzato da tempo atlantico con il frequente passaggio di perturbazioni che sono risultate nove in tutto, come documentato in tabella 1. Ciò spiega la piovosità abbondante mentre il predominio di masse d’aria subtropicale marittima ha mantenuto le temperature su valori superiori alla norma.
La carta circolatoria mensile esprime con evidenza le caratteristiche salienti di questo mese di febbraio, indicando come principali centri d’azione una robusta cintura depressionaria estesa dalla Groenlandia alla Scandinavia e l’Anticiclone delle Azzorre molto arretrato in Atlantico. Fra queste due strutture corrono robuste correnti occidentali che si spingono fino al Nord Africa dominando l’intera area italiana, ove presentano una debole curvatura ciclonica.
Interessante è altresì osservare la carta delle isoanomale per l’altezza di 850 hPa. Si noti il nucleo di anomalia negativa di 8 m presente sulla Scandinavia ed evidenziato con N. Tale nucleo si lega al fatto che quest’anno su quell’area hanno dominato le depressioni mentre di norma a febbraio vi si osserva con relativa frequenza la comparsa di anticicloni di blocco che guidano verso il Mediterraneo masse d’aria fredda dalla Siberia, un fenomeno che quest’anno è stato del tutto assente e che è stato ad esempio potentissimo nel 2012. Il nucleo di anomalia positiva sulle Azzorre (lettera P) giustifica invece l’anomala robustezza dell’anticiclone su quell’area, anticiclone che ha spinto con forza le correnti Atlantiche verso il centro del Mediterraneo.
Giorni del mese | Fenomeno |
1 febbraio | Campo livellato con tempo stabile. |
2-3 febbraio | Una saccatura atlantica interessa soprattutto il centro Nord con condizioni di tempo perturbato (perturbazione n. 1). |
4-5 febbraio | promontorio anticiclonico mobile da sudovest con temporanee condizioni di stabilità. |
6-8 febbraio | Una saccatura atlantica interessa soprattutto il centro Nord con condizioni di tempo perturbato (perturbazione n. 2). |
9-10 febbraio | Transito di una saccatura atlantica (perturbazione n. 3). |
11-14 febbraio | Sull’Italia regime di correnti occidentali con variabilità (perturbazione n. 4). |
15-16 febbraio | Transito di una saccatura atlantica (perturbazione n. 5). |
17-18 febbraio
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Debole saccatura da nordovest che giovedì 18 isola un minimo di cutoff sullo Ionio in successivo rapido colmamento (perturbazione n. 6). |
19-20 febbraio | Campo di pressioni livellate |
21 febbraio | Un promontorio subtropicale da sudest è esteso dall’entroterra libico verso i Pirenei. Sul suo fianco orientale corrono correnti settentrionali con lieve foehn alpino sul Nord. |
22 febbraio | Temporaneo peggioramento sul settentrione per il transito di una debole saccatura da ovest (perturbazione n. 7). |
23 febbraio | Nuova temporanea stabilizzazione |
24-25 febbraio | Il 24 l’Italia è interessata da un debole regime di correnti settentrionali cui giovedì 25 subentra un flusso di correnti occidentali con transito di una debole saccatura sul settentrione (perturbazione n. 8) |
26 febbraio | Campo livellato con tempo stabile. |
27-29 febbraio | Una robusta saccatura atlantica fa il suo ingresso sul Mediterraneo e il giorno 28 isola un minimo depressionario di cut-off sulle Baleari (perturbazione n. 9), che nel suo successivo moto verso est – nordest raggiunge l’Alto Tirreno e il Golfo di Genova lunedì 29 per poi abbandonare l’area italiana dirigendosi verso l’Europa centro-orientale. |
Andamento termo-pluviometrico
La carta mensile delle precipitazioni mostra una piovosità superiore alla norma sul nordovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia centro-occidentale), sul Nordest (Friuli Venezia Giulia, Veneto), sulle regioni del Centro Italia e sulla Calabria. Sul resto del Paese dominano anomalie negative da deboli a moderate. La tabella dei valori decadali delle precipitazioni evidenzia per il settentrione un’anomalia positiva debole nella prima decade e forte nella seconda e terza decade. Al centro assistiamo invece a una debole anomalia negativa nella prima decade e ad una debole anomalia positiva nella seconda e terza decade. Al sud infine a una moderata anomalia negativa nelle prima decade segue una debole anomalia positiva nella seconda.
Le abbondanti precipitazioni registrate sul settentrione hanno contribuito almeno parzialmente a sanare l’anomalia negativa nelle coperture nevose alpine che fino a gennaio era stata sensibile, per effetto soprattutto delle scarse precipitazioni di novembre e dicembre.
Per quanto concerne invece le temperature, le carte di anomalia termica del mese evidenziano la presenza di anomalie positive moderate o forti su tutti i settori, sia nei minimi sia nei massimi. Sfuggono a tale regola solo le massime della seconda e terza decade al nord, che si sono mantenute nella norma per effetto dell’elevata copertura nuvolosa.
Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie(*).
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(*) LEGENDA: Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1988-2015. Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%) .
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(**) Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2015 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica.
Un solo commento: c’è una fascia padana centro-orientale dove è segnalata un’anomalia negativa di precipitazioni, tra il -20% ed il -60%. Però se guardiamo ai valori assoluti, siamo tra i 50mm ed i 100mm. Le medie storiche per località come Verona e Mantova indicano 35-50mm di precipitazione media a febbraio, per altro in netto calo nel 1981-2010 (più verso il limite inferiore) rispetto ai riferimenti precedenti (40mm Mantova, 45-50mm Verona). Ma anche dove i valori sono più elevati, lo scarto dalla media appare sottostimato: es. Piacenza è nella fascia 175-200mm, contro i 65-70mm di media storica, quindi quasi il 300% mentre è indicato nemmeno il 200%; Padova segna 200-225mm contro una media di 50-60mm, quindi oltre il 300%, e non il 200% indicato.