Questa rubrica di previsioni è curata da Flavio ________________________________
Situazione ed evoluzione sinottica
Una potente e vasta area anticiclonica, coerente a tutte le quote, é in consolidamento sul Mare del Nord, in risposta dinamica ad un incisivo affondo del Getto Polare dal Labrador fin sulle Isole Azzorre. Aria fredda di origine continentale viene convogliata lungo il bordo orientale di tale struttura anticiclonica fin sul Mediterraneo centrale, ad alimentare un vortice che ha portato condizioni di maltempo sull’Italia centro-meridionale, interessata da piogge diffuse, rovesci e nevicate sull’Appennino.
Per effetto del blocco anticiclonico le correnti atlantiche sono costrette a risalire lungo il bordo occidentale dell’anticiclone, portando condizioni di straordinaria mitezza su Mare di Barents e Mare di Kara, pattern che ha caratterizzato tutto il trimestre invernale, causando una vistosa anomalia dell’estensione dei ghiacci artici nelle zone citate (Figs. 1-4).
La situazione sinottica non è destinata a mutare significativamente nei prossimi giorni, a causa dell’ulteriore aumento del geopotenziale previsto sul nord Europa all’inizio della settimana ed associato ad una situazione di blocco da manuale, comunemente denominata Scand+ o SCH. L’Italia rimarrà quindi sotto il tiro di correnti orientali che si muoveranno di moto retrogrado dai Balcani fin nel cuore del Mediterraneo, in scorrimento lungo il bordo meridionale della struttura anticiclonica stessa.
A metà settimana un minimo di geopotenziale chiuso si insedierà nel cuore del Mediterraneo, per effetto di una intensa irruzione di aria continentale dai Balcani, e del concomitante rafforzamento del geopotenziale sull’Iberia in risposta dinamica all’approfondimento di un vortice sul medio Atlantico (Fig.5). Ne conseguirà una ulteriore intensificazione dell’instabilità sull’Italia, in un contesto termico invernale favorevole a precipitazioni nevose anche a bassa quota sulle regioni settentrionali. Le sostenuti correnti da est nei bassi strati che entreranno in Pianura Padana, saranno all’origine di un interessante effetto damming, inizialmente di tipo secco e poi più classico, quando il minimo entrerà nel Mediterraneo e, pur per un breve periodo, favorirà una risalita di aria più mite dall’alto Tirreno sovrastante il flusso freddo in Val Padana.
Novità importanti a livello emisferico: sulla Siberia centrale si va affermando una vasta e profonda area depressionaria, con minimo centrato sul Mare di Kara. Porterá tempeste di neve su un’area vastissima, estesa per milioni di kmq dalle Svalbard fino alla Mongolia. Inoltre contribuirà ad un sensibile abbassamento delle temperature sull’Artico, che si porteranno in anomalia nettamente negativa, dopo un lunghissimo periodo di caldo anomalo. Interessante notare come proprio le aree piú interessate da caldo anomalo negli scorsi mesi (Mare di Barents e Mare di Kara) finiranno sotto il tiro di correnti molto fredde (Figs. 6,7).
Freddo e neve sull’Italia, tempeste di neve sulla Russia, anomalie termiche negative sull’Artico… Sembra quasi che la primavera voglia rimediare in extremis alla straordinaria mitezza dell’inverno appena trascorso.
Mentre è ovviamente azzardato fare una associazione con l’indebolimento del Nino attualmente in corso, vista l’inerzia termica che fenomeni di questa portata comportano, resta comunque una buona opportunità per allegare un’altra carta che mostra, appunto, il calo delle temperature in atto nella regione 3.4 e le previsioni per i prossimi mesi da parte della NOAA. Se buttate una monetina, avete più o meno la stessa probabilità di azzeccarle… Del resto siamo ben al di qua della “Spring Predictability Barrier“, fase della stagione in cui la predicibilità dei modelli stagionali – specificatamente dedicati all’ENSO – hanno ancora un’attendibilità inferiore alla statistica (Fig. 8).
Più logico e anche più proficuo in termini di evoluzione di medio periodo, riconoscere in questa situazione di blocco gli effetti del Sudden Warming Stratosferico che ha appena avuto luogo. Un evento che ha molte probabilità di essere “final” e che potrebbe porre fine all’attività del Vortice Polare Stratosferico per questa stagione invernale. Data la precocità dell’evento, gli effetti nella circolazione sono ancora in grado di dar luogo a situazioni simil-invernali (Fig. 9).
Previsioni del tempo sull’Italia
Lunedì Sereno o poco nuvoloso al Nord, su centrali tirreniche e Sardegna. Altrove nuvolosità variabile con addensamenti più intensi sulle regioni adriatiche e sui rilievi appenninici, associati a sporadiche precipitazioni, nevose al di sopra degli 800-1200 metri.Temperature in diminuzione al Nord e sulle centrali adriatiche. Venti ovunque dal quadrante nord-orientale; deboli al nord, moderati altrove con rinforzi sulle regioni adriatiche e ioniche.
Martedì Sereno o poco nuvoloso al Nord-ovest e centrali tirreniche. Altrove nuvolosità variabile con addensamenti in intensificazione dal pomeriggio, associati a precipitazioni dalla serata, nevose a quote basse sul Nord-est e al di sopra dei 600-800 metri sull’Appennino centro-meridionale. Temperature in ulteriore lieve diminuzione sui versanti orientali dalla serata. Venti inizialmente deboli variabili tendenti a disporsi a rotazione ciclonica attorno al minimo in formazione sull’alto Tirreno.
Mercoledì: migliora al Nord-est dopo le ultime precipitazioni in mattinata, nevose a quote basse. Peggiora rapidamente sul resto del Nord con precipitazioni diffuse, nevose a quote basse, fino alla bassa collina sul Piemonte. Situazione al limite: un lieve spostamento verso nord del minimo sul Tirreno potrebbe comportare un innalzamento della quota neve al Settentrione, mentre una persistenza dell’effetto “damming” potrebbe abbassarla ulteriormente. Generali condizioni di instabilità sul resto del Paese con precipitazioni sparse, nevose al di sopra degli 800-1000 metri. Schiarite piú ampie sulla Sicilia. Temperature in lieve ulteriore diminuzione sul Nord-ovest, in lieve aumento al Sud. Venti: a rotazione ciclonica attorno al minimo sul Mare di Corsica con rinforzi di levante su Tirreno centro-settentrionale, Ligure, Mare di Corsica e di Sardegna.
Giovedì ancora molto nuvoloso sul Nord-ovest con precipitazioni diffuse, nevose fino al piano sul Piemonte. Precipitazioni sparse anche su Sardegna e alta Toscana, nevose al di sopra degli 800-1200 metri. Generalmente instabile altrove, con precipitazioni sparse. Possibile recrudescenza dei fenomeni in serata al Sud, per approfondimento di un vortice sulla Sicilia associato a precipitazioni intense, anche sotto forma di rovescio o temporale e nevicate al di sopra dei 1500 metri. Temperature in aumento al Centro-Sud. Venti ovunque dai quadranti orientali con possibile intensificazione dello scirocco sullo Jonio per effetto dell’approfondimento del minimo sulla Sicilia.
Da Venerdì a Domenica: Pur in un contesto di scarsa affidabilità nelle code dei modelli, al momento si predilige la possibilità che si approfondisca un vortice sulle regioni meridionali, ipotesi sostenuta da GFS, dal modello canadese e dalle corse più recenti del modello ECMWF. Questa linea modellistica si assocerebbe a tempo perturbato con fenomeni intensi e persistenti, specie sui versanti ionici, e nevicate abbondanti sull’Appennino a quote medie. I fenomeni tenderebbero ad attenuarsi tra Sabato e Domenica, liberando le regioni centrali e la Sardegna per poi abbandonare il Sud solamente nella serata di Domenica.
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