C’è un neologismo che sta andando molto di moda nei paesi anglofoni “virtual signaling“. Il Collins lo spiega così: “attività volte a indicare la virtuosità di una persona“, aggiungendo che, in pratica, quasi tutto quello che si fa sui social, che funzionano a colpi di like e condivisioni, materia prima di cui ogni frequentatore è affamato, sia appunto “virtual signaling“. Mostra di se, delle proprie capacità, impegno, coscienza delle cose. E via a mietere adepti, che con una semplice pressione del dito – ora anche regolabile grazie alla più recente tecnologia touch – entrano volenterosi nel gruppo.
E cosa c’è di più allettante al giorno d’oggi di mostrarsi virtuosi verso l’amato e bistrattato pianeta? Pensateci, non passa giorno senza che un “virtuoso” o, almeno ritenuto tale perché bravo a fare qualcos’altro, raggruppi attorno a se e alla sua presunta virtù intere schiere di aspiranti benpensanti. Dall’uomo più potente del mondo all’attore fresco di premio oscar, dal fortunato estratto della lotteria di Andy Warhol del giorno al campione vincente di qualche sport. Niente di male, il pensiero di gruppo, se piace, non fa mica male se è virtuoso.
Purtroppo però, a volte capita di non accorgersi quanto pensare in gruppo tenda a celare la stupidità del pensiero che nella fattispecie viene condiviso. Accade così, che qualche furbone inventi qualcosa di nuovo ma dannatamente vecchio e allo stesso tempo apparentemente molto “virtuoso”. Piovono i consensi e le adesioni. Molto probabilmente, pioveranno anche i quattrini per l’inventore.
Ecco qua, si chiama Ep Tender, un nome in parte ereditato dalle piccole imbarcazioni usate per raggiungerne di più grandi. Cos’è? Semplice, un carrello con un generatore di corrente a combustione interna (gasolio) da attaccare a mezzo pratico gancio di traino alla vostra vettura elettrica per aumentarne l’autonomia. Da comprare? No, nell’idea di business valsa alla Start Up che lo starebbe lanciando anche con finanziamenti europei, sarebbe da affittare. Una pratica rete di di distribuzione et voilà, se dovete andare al mare ma il mare è lontano più delle due spanne che l’auto elettrica vi consente di fare, attaccate il carrellino e giungerete a destinazione, con in più la possibilità di metterci su qualche bagaglio.
Liberi di non premere like…
D’altronde perché stupirsi? Abbiamo appreso che le auto elettriche in Olanda vanno a carbone…
PS Ovviamente hanno fatto i conti di quanto _diminuisce_ l’autonomia originale per via del peso in più da trascinare…. giusto?
PS2 In questi giorni su Rai 5 va in onda una serie di documentari “Wild Arabia” su vari aspetti degli stati del Golfo, dalla natura allo sviluppo delle metropoli e delle tecnologie. Risalto dato a qualche mega centrale solare, ma stranamente nessuna menzione delle centrali nucleari già in costruzione…
Macchina elettrica a gasolio: geniale o demenziale? 🙂
Ciao, Donato.
Macchina elettrica a gasolio e soprattutto a finanziamento europeo… Furbetta, no?
Chissà perché Ep-tender, in fondo è un Ex-tender.