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Never Say Never

altezzaNeveCorriere: Mai così tanta neve sulle Alpi per il mese di marzo negli ultimi 30 anni. Beccatevi questa, dopo la siccità di fine autunno e inizio inverno e le lacrime dell’industria del turismo invernale a Natale, ecco servita una Pasqua con neve a go go. Sbiadito anche il pericolo di scarsità idrica per i prossimi mesi, visto che se in montagna nevica, in pianura e in collina piove (o nevica pure, com’è stato oggi il caso di Torino e dintorni). Le falde e i bacini recuperano e lo scioglimento della (tarda?) primavera farà il resto.

Ciò detto, nell’articolo che il corriere offre nella forma di Extra, leggiamo anche che una prima parte dell’inverno così avara di neve non si vedeva dal 1956, anno delle Olimpiadi invernali di Cortina, in cui centinaia di Alpini portarono sulle piste quel che serviva per le gare, non essendoci stata alcuna manna dal cielo (qui un’interessante descrizione di quei giorni) fino all’inizio dell’evento.

Poi l’inverno arrivò, e che inverno! L’ondata di freddo forse più intensa della storia recente, neve su tutto il Paese, Roma compresa, che si beccò poi anche la dedica di Franco Califano.

Tanto per non uscire più di tanto dai nostri schemi, il periodo tra il secondo dopoguerra e la metà degli anni ’70 è passato alla storia come l’ultimo in cui le temperature medie del pianeta sono scese. Qualcuno andava cianciando di era glaciale in arrivo…però c’erano inverni senza neve. Ma, si sa, quelle erano le bizze del tempo, ora ci sono quelle del clima 😉

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Published inAttualità

5 Comments

  1. Roberto

    ma in che modo questo “smentirebbe” un GW? e un AGW?
    personalmente mi aspetto con l’aumento della temperatura media globale maggiori precipitazioni non di certo il contrario. peraltro lo dice anche lei:
    http://www.climatemonitor.it/?p=40582

    • In nessun modo Roberto. Quello che c’è da smentire, è “l’ansia da prestazione” dell’informazione, per quale tutto è nuovo, tutto è senza precedenti, tutto è tragico. Comunque, nel post che hai linkato, si parla di miglioramento della capacità delle piante di gestire le risorse idriche per aumentata disponibilità di CO2 (cibo per loro), ovvero con stomi più chiusi e quindi con minor consumo di acqua.
      Ancora comunque, quello che ci aspettiamo conta poco. Se hai dato un’occhiata ai post di franco Zavatti di questi giorni, avrai visto che il dato precipitazioni sembra smentire le aspettative…
      gg

  2. Maurizio Rovati

    “… il periodo tra il secondo dopoguerra e la metà degli anni ’70 è passato alla storia come l’ultimo in cui le temperature medie del pianeta sono scese. Qualcuno andava cianciando di era glaciale in arrivo…però c’erano inverni senza neve. Ma, si sa, quelle erano le bizze del tempo, ora ci sono quelle del clima ”

    Ah, ma allora non siamo informati ! 😉
    Gli scienziati per bene già sapevano che era in atto il riscaldamento da CO2 , sono stati quei cattivoni dei media che hanno parlato di era glaciale incombente.
    Anche se le percentuali del consenso erano meno bulgare gli scienziati erano già sicuri dell’AGW, tutto spiegato per bene qui…

    https://skeptoid.com/episodes/4487 in originale e http://www.queryonline.it/2016/03/01/il-raffreddamento-globale-degli-anni-70/ traduzione dei catastrofisti del cicap.

  3. Fabrizio Giudici

    Sempre il Corriere commenta “un inverno alla rovescia”. Ovviamente “alla rovescia” fa molta impressione. Ma non sarebbe più corretto dire semplicemente che è un inverno in ritardo?

  4. david

    Come al solito certi quotidiani mentono sapendo di mentire;le annate invernali 88-89 e 89-90 sono state molto più avare di neve e/o pioggia che questa appena terminata!

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