Se il modello NOAA/ESRL dovesse rivelarsi attendibile.
Se El Nino 2015-2016 non ci farà la sorpresa di essere uno di quelli che invece di durare 9-12 mesi dura due anni.
Se cadrà la Spring Predicatability Barrier, cioè se si riuscirà a mettere a fuoco quel che c’è oltre i mesi di marzo, aprile e maggio, in cui ancora è più attendibile la statistica dei modelli deterministici.
Allora, solo allora, forse arriverà La Nina, e pare anche bella fredda.
Qui sopra appunto la previsione NOAA/ESRL, in cui il raffreddamento dovrebbe iniziare già tra maggio, giugno e luglio per consolidarsi nel corso dell’autunno. Per i meno esperti, ricordo che La Nina è ‘soltanto‘ un’accentuazio e delle condizioni di neutralità, cioè quelle indotte da flussi degli alisei regolari in quanto regolati da una distribuzione della massa atmosferica lungo il Pacifico equatoriale conforme alla parte più popolata della distribuzione statistica.
In termini numerici, un indice ENSO neutro significa valori delle SST dell’area che oscillano tra +/- 0,5C rispetto a quelli medi (l’attuale El Nino è arrivato. +3C!).
In termini meteorologici, cioè di eventi associabili ad una inversione di tendenza, e climatici di breve periodo, cioè riferiti alle stagioni, veramente difficile a dirsi. Certo è che questo El Nino si è fatto notare e non ha ancora finito, anzi.
La Nina? Potrebbe innanzi tutto portare un nuovo aumento della frequenza degli uragani in Atlantico, praticamente spariti negli ultimi due anni, dando al contempo un po’ di respiro al Pacifico occidentale, dove invece ne sono arrivati parecchi. Per il resto, le carte stanno per rimescolarsi, non vorrei essere il croupier.
Comunque le SST stanno puntando le anomalie negative in maniera decisa, noto sopratutto l’emisfero Sud che presenta intorno all’antartico un’anomalia negativa uniforme:
http://www.ospo.noaa.gov/data/sst/anomaly/2016/anomnight.2.29.2016.gif
La mappa è sbagliata?
[…] paragone con il precedente del 1997. Ora che è El Niño 2015 ha iniziato la sua fase discendente (commentata anche la settimana scorsa sulle nostre pagine), le due evoluzioni possono essere messe a […]
[…] Autore: Guido GuidiData di pubblicazione: 21 Febbraio 2016Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=40607 […]
Caro Mauro, la mia è soltanto una prospettiva, come tante altre, non ha nessuna pretesa di esprimere certezze. Se leggi attentamente infatti coglierai l’utilizzo frequente di termini come possibile e probabile. Tutto qui.
Saluto cordialmente
Caro Fabio , quante certezze che hai, ma siamo sicuri che andrà come dici???
Se arriverà la Nina, e guardando alla statistica passata, personalmente ritengo sia molto probabile, porterà anche ad un relativo e temporaneo abbassamento delle temperature globali, come ne ho parlato di recente anche in questo articolo:
http://meteolive.leonardo.it/news/Editoriali/8/esclusivo-dopo-il-caldo-record-del-2015-ecco-il-possibile-andamento-delle-temperature-globali-anno-per-anno-/52716/