Questa rubrica di previsioni è curata da Flavio ________________________________
Situazione ed evoluzione sinottica
L’attacco portato dalle correnti nord-atlantiche al Mediterraneo centrale é stato incisivo e ha portato ad una sostanziale modifica del quadro sinottico, con la presenza di un canale depressionario a tutte le quote che fatica ad essere colmato. In queste ore l’ennesimo fronte perturbato si accinge ad entrare nel cuore del Mediterraneo, in un letto di correnti fresche e tese dai quadranti nord-occidentali. Porterá precipitazioni diffuse su quasi tutto il Paese (Figs. 1,2).
Lo sbilanciamento dell’anticiclone delle Azzorre verso nord-est a raggiungere la Scandinavia favorirà, a inizio settimana, la penetrazione incisiva di una saccatura estesa dal Baltico fino al cuore dell’Algeria, con correnti estremamente miti e umide in risalita verso l’Italia e formazione di una depressione mediterranea che andrà in cut-off per interposizione di un cuneo anticiclonico dinamico sull’Europa centrale (Fig.3). La goccia fredda in quota sarà riassorbita presto dal flusso principale con conseguente richiamo di aria più fresca e secca dai quadranti settentrionali e associata progressiva stabilizzazione delle condizioni atmosferiche. Sul finale di settimana, possibile imponente rimonta del geopotenziale sull’Italia, per affermazione di un anticiclone subtropicale atlantico (Figs. 3,4,5).
A scala emisferica la settimana comincia come ci aveva lasciato quella precedente, ovvero con la presenza di un anticiclone centrato sul Mar Glaciale Artico. Tale anticiclone tenderà però ad oscillare come un pendolo tra la posizione di partenza e la Siberia centrale favorendo il richiamo di aria molto mite fin sul Mare di Barents e il Mare di Kara, altro pattern prevalente in questo inverno estremamente mite sui meridiani europei, con grave deficit di ghiaccio artico proprio sui mari citati. Al contrario, aria molto fredda continua ad essere richiamata, per l’azione dello stesso anticiclone artico, sulla Siberia orientale, con temperature da diversi giorni diffusamente inferiori ai -50 C sulla Jakuzia, e gran gelo esteso fino alla Manciuria cinese, Sakhalin e il Mare di Ohotsk.
Si nota anche la scomparsa della pulsazione anticiclonica che ha per lungo tempo interessato gli USA occidentali, con conseguente ricompattamento del vortice polare, disturbato solo da un tenace anticiclone posizionato sulla Siberia centrale (Fig. 6).
L’indice di oscillazione artica, coerentemente con l’analisi sinottica, mostra condizioni di sostanziale neutralità nei prossimi giorni (Fig.7).
Continua quindi una fase sostanzialmente mite, caratterizzata da una prevalenza incontrastata del flusso zonale sui meridiani europei e dall’assenza di irruzioni di aria fredda degne di nota. Il freddo in questo momento è il grande assente sulla totalità del continente europeo, in un quadro termico generale più consono alla stagione autunnale che al cuore dell’inverno (Fig.8).
Previsioni del tempo sull’Italia
Lunedì ancora nevicate sull’arco alpino in mattinata, al di sopra dei 600-800 metri e in progressiva attenuazione nel corso della giornata. Rapido aumento della nuvolosità a partire dalla Sardegna per risalita di un intenso corpo nuvoloso dal nord Africa con piogge, rovesci e temporali in estensione a tutte le regioni centrali e alla Campania, e coinvolgimento della bassa padana in serata. Abbondanti nevicate sull’Appennino centrale al di sopra dei 1500-1800 metri. Sicilia, regioni ioniche e basso Adriatico appaiono esclusi dal peggioramento per ascesa di aria estremamente calda in quota in risposta dinamica alla formazione della depressione mediterranea. Temperature in sensibile aumento all’estremo Sud. Ovunque superiori alla norma stagionale. Venti in rotazione ciclonica attorno al minimo depressionario, forti di maestrale sul Mare di Sardegna, da moderati a forti di scirocco su regioni ioniche e Adriatico meridionale.
Martedì piogge sparse in mattinata al Nord, in trasferimento alle regioni centrali nel corso della giornata, dove tenderanno a persistere fino a sera. Nevicate sull’Appennino al di sopra dei 1200-1500 metri. Stabile al Sud e sulla Sicilia, sempre sotto il tiro di correnti meridionali in quota in risalita dal nord Africa. Temperature in lieve diminuzione a partire da Nord. Venti moderati di ponente sui bacini occidentali, sciroccali al Sud. Deboli variabili altrove.
Mercoledì: residue precipitazioni al Centro, in rapida attenuazione. Nuvolosità variabile al Nord e Sardegna, ma con scarsa probabilità di precipitazioni. Ancora stabile al Sud. Temperature in ulteriore lieve diminuzione al Nord e al Centro. Venti moderati di maestrale sui bacini occidentali, sciroccali all’estremo sud, deboli variabili altrove.
Giovedì possibile intenso peggioramento delle condizioni meteorologiche all’estremo Sud per risalita di una insidiosa depressione dal cuore del deserto libico attraverso il Golfo della Sirte. Modalità di tale peggioramento molto difficili da definire con esattezza al momento. Generalmente stabile altrove, con possibilità di addensamenti sul Piemonte associati a sporadiche, deboli precipitazioni, nevose anche a quote basse. Temperature in diminuzione al Centro-Sud. Venti di a rotazione ciclonica attorno al possibile minimo in transito sullo Ionio. Deboli altrove.
Da Venerdì a Domenica condizioni di stabilità ovunque per affermazione di un campo anticiclonico a tutte le quote. Temperature inizialmente in ulteriore lieve diminuzione ovunque, seguita da un sensibile aumento a partire dalla domenica, specie in quota per intensa subsidenza associata a valori del geopotenziale estremamente elevati. Venti moderati di maestrale su Adriatico e Jonio, generalmente deboli variabili altrove.
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