La previsione di questa settimana è di Flavio ________________________________
Situazione ed evoluzione sinottica
Come da attese il geopotenziale é aumentato sul Mediterraneo a partire da ovest, portando condizioni di stabilità sull’Italia e rinvigorendo (timidamente, per ora…) la litania dell’emergenza smog sui media nazionali. Tra ieri e ieri l’altro l’abbassamento di latitudine della corrente a getto ha fatto sì che le regioni settentrionali venissero lambite da un fronte in transito sull’Europa centrale, con associate deboli precipitazioni, in un contesto termico tardo-autunnale. La situazione è ben rappresentata dall’immagine satellitare e da quella della corrente a getto, per la notte di sabato 30 gennaio. Si nota chiaramente l’ondulazione della corrente a getto a separare l’aria (relativamente) più calda in risalita su Ucraina e Bielorussia dall’aria più fredda in arrivo dal Mare del Nord. Si nota anche il ricciolo nuvoloso associato all’occlusione in discesa dalle Far Oer alla Danimarca dove già in queste ore si registrano le prime nevicate (Figs. 1,2).
La situazione sinottica tenderà a mutare gradualmente la prossima settimana: inizialmente prevarranno condizioni anticicloniche con valori del geopotenziali estremamente elevati. Nella giornata di mercoledì , tuttavia, una perturbazione riuscirà ad approfittare della debolezza del campo in quota sui meridiani orientali europei, scorrendo rapidamente sull’Italia e preparando il terreno ad un peggioramento che si prospetta più incisivo sul finire della settimana (Fig. 3).
Sul finire della settimana, come anticipato, si prospetta la possibilità di un peggioramento più incisivo sull’Italia, con l’ingresso sul Mediterraneo centrale di una vigorosa saccatura di origine nord-atlantica. Al momento, come è lecito aspettarsi da una previsione a 168 ore, esistono visioni leggermente diverse tra i modelli, con GFS che prospetta un peggioramento di stampo autunnale, con l’ingresso di una profonda saccatura fin sull’Algeria e richiamo di correnti umide e perturbate dai quadranti meridionali, ed ECMWF che disegna una traiettoria più penalizzante per il Centro-Sud con il Nord sottovento (Fig.4).
Personalmente tendo a privilegiare la visione di ECMWF, più in linea con il pattern sinottico prevalente in questo mite inverno italiano, caratterizzato sul Mediterraneo dalla prevalenza del flusso secondario, associato allo schiacciamento dell’anticiclone delle Azzorre lungo i paralleli.
A livello emisferico si fa notare la ricomparsa di un tenace anticiclone artico, che persisterà per tutta la prossima settimana. Il flusso principale sarà costretto a ruotargli attorno, con l’unico disturbo di una pulsazione antiticlonica sugli Stati Uniti occidentali, anche questo un pattern piuttosto ostinato nelle ultime settimane, con l’associato split del vortice polare in due lobi principali, sul Pacifico e sull’Atlantico settentrionali (Fig. 5).
L’indice di oscillazione artica, coerentemente con l’analisi fatta, mostra una diminuzione nei prossimi giorni, con molti membri dell’ensamble che si mantengono su valori positivi, a confermare la mancanza (per ora) di forti pulsazioni anticicloniche in grado di disturbare profondamente il vortice polare (Fig.6).
Previsioni del tempo sull’Italia
Lunedì generali condizioni di stabilità ovunque per vigoroso aumento del geopotenziale da ovest. Intensificazione dei fenomeni nebbiosi sulla Val padana e nelle valli e zone interne del resto del Paese. Temperature in generale aumento, notevole in quota per subsidenza, specie sul Nord-ovest e Toscana con lo zero termico che si porterà in prossimità dei 3.500 metri. Venti generalmente deboli variabili con residui rinforzi di maestrale su Canale di Sardegna e Sicilia.
Martedì Nuvolosità diffusa al Nord e al Centro a partire da ovest per calo del geopotenziale associato a debole curvatura ciclonica in quota, ma senza fenomenologia di rilievo. Temperatura in diminuzione al Centro-Nord, sensibile in quota; in aumento al Sud. Venti dai quadranti sud-occidentali, con tendenza a rinforzare sul Mar Ligure e sull’Adriatico meridionale e Jonio.
Mercoledì: veloce transito di un sistema frontale a ridosso delle Alpi con formazione di minimo sottovento alle Alpi sulla Valpadana ed associate precipitazioni sul Nord-est. Qualche centimetro di neve sulle Alpi orientali, a quote superiori agli 800-1000 metri. In serata peggiora anche sulle Marche. In attesa il Centro-Sud. Temperature in sensibile diminuzione al Centro-Nord per irruzione di correnti piú fredde da est. Venti in rotazione ciclonica attorno al minimo in transito da NW verso SE, con rinforzi di maestrale sul Tirreno.
Giovedì rapido transito del sistema frontale al Centro-Sud, con precipitazioni sparse, nevose al di sopra degli 800-1200 metri. Ampie schiarite al Nord e sulla Sardegna. Temperature in forte diminuzione al Centro-Sud per irruzione di correnti piú fredde dai Balcani. Venti forti di grecale al Centro-Sud.
Venerdì e Sabato condizioni di stabilità ovunque, ma con tendenza ad aumento della nuvolosità sul Nord-ovest e alta Toscana nella giornata di sabato per l’approssimarsi di una saccatura atlantica. Temperature generalmente stazionarie. Venti deboli variabili, tendenti a disporsi dai quadranti meridionali sui bacini piú occidentali nella giornata di sabato.
Domenica incisivo peggioramento sull’Italia, in particolare al Centro-Sud, per irruzione di aria nord-atlantica. Nord sottovento. Temperature in diminuzione a partire dal Nord. Venti forti di maestrale su Mar Ligure e Tirreno settentrionale; dai quadranti meridionali al Sud (esiste la possibilità che la saccatura entri, piú stretta e con richiamo di correnti molto umide dal nord Africa, con conseguente intenso peggioramento del tempo a partire dal Nord-ovest e abbondanti nevicate sulle Alpi).
Il vortice polare sgangherato o no non nega mai invernale Doc in usa ..