IL MESE DI DICEMBRE 2015(**)
Il mese si è contraddistinto per la sensibile anomalia negativa delle precipitazioni accompagnata dal prevalere di anomalie termiche positive nelle temperature massime.
Andamento circolatorio
A livello circolatorio il mese di dicembre ha goduto di prolungate condizioni di stabilità anticiclonica legate al lungo persistere di un promontorio anticiclonico subtropicale da sud – sudovest. Uniche eccezioni sono costituite dalle tre lievi perturbazioni innescate da infiltrazioni di aria fredda da est nordest che ha fluito sul fianco orientale o nordorientale dell’anticiclone. Da ciò sono derivate piogge locali che hanno interessato soprattutto il centro-sud e la Sardegna. Tali caratteri circolatori sono resi in modo molto efficace dalla topografia media mensile del livello barico di 850 hPa.
850
Come conseguenza della struttura circolatoria dianzi delineata, abbiamo assistito al predominio di anomalie precipitative negative ed in particolare alla pressoché totale assenza di precipitazioni sull’arco alpino. Alla scarsità di precipitazioni si sono associate temperature superiori alla norma sulla maggior parte dell’area per quanto attiene ai valori massimi mentre un comportamento più variegato hanno mostrato le minime.
Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare saccature atlantiche o depressioni mediterranee (minimi di cut-off) o ancora fasi in cui la nostra area è interessata da correnti occidentali con variabilità perturbata).
Giorni del mese | Fenomeno |
1-8 dicembre | L’area italiana è dominata da un promontorio anticiclonico subtropicale di blocco da sud (promontorio africano) |
9-12 dicembre | Il lieve arretramento verso ovest del promontorio espone l’Italia peninsulare ad un regime di correnti nordorientali a lieve curvatura ciclonica con variabilità a tratti perturbata (perturbazione n. 1). |
13-19 dicembre | Condizioni di tempo anticiclonico per l’insistere di un promontorio di blocco subtropicale da sud. |
20 dicembre | Il temporaneo arretramento verso ovest dell’anticiclone espone il meridione ad un regime di correnti orientali con condizioni di variabilità (perturbazione n. 2). |
21-28 dicembre | Condizioni di tempo anticiclonico per l’insistere sull’Italia di un promontorio di blocco subtropicale da sud. |
29-30 dicembre | L’espansione del promontorio anticiclonico verso il Baltico espone l’Italia centro-meridionale a correnti nordorientali con condizioni di variabilità (perturbazione n. 3). |
31 dicembre | Campo di pressione livellata con tempo stabile. |
Andamento termo-pluviometrico
La carta mensile delle precipitazioni mostra una piovosità inferiore alla norma sull’intero areale con la sola eccezione della Sardegna orientale. La tabella dei valori decadali evidenzia piovosità medie sensibilmente inferiori alla norma per le tre subaree e per le tre decadi del mese.
Per quanto concerne le temperature, le carte di anomalia termica del mese evidenziano una diffusa anomalia positiva, debole o moderata, nelle massime. Più vicine alla norma le minime per le quali si assiste al prevalere di anomalie positive al nord cui si associa il prevalere di temperature nella norma o lievi anomalie negative al sud.
Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).
ITALIA | NORD | CENTRO | SUD | ||
Numero stazioni | 98 | 34 | 30 | 34 | |
tx_media (°C) | decade 1 | 13.9 | 10.3 | 14 | 17.4 |
decade 2 | 13.3 | 10.7 | 13.6 | 15.7 | |
decade 3 | 12.4 | 8.7 | 12.7 | 15.9 | |
mese | 13.2 | 9.8 | 13.4 | 16.3 | |
tx_anomalia (°C) | decade 1 | 1.3 | 0.7 | 1.3 | 1.9 |
decade 2 | 2.1 | 2.5 | 2.3 | 1.5 | |
decade 3 | 1.8 | 1.4 | 1.9 | 2.1 | |
mese | 1.7 | 1.5 | 1.8 | 1.8 | |
tn_media (°C) | decade 1 | 5.4 | 3.3 | 5.1 | 7.6 |
decade 2 | 3.4 | 2.1 | 2.8 | 5.2 | |
decade 3 | 3.6 | 2.7 | 2.6 | 5.6 | |
mese | 4.1 | 2.7 | 3.5 | 6.1 | |
tn_anomalia (°C) | decade 1 | 0.4 | 0.7 | 0.6 | 0.1 |
decade 2 | -0.1 | 1.1 | -0.3 | -1.1 | |
decade 3 | 0.5 | 2.1 | -0.3 | -0.3 | |
mese | 0.3 | 1.3 | 0 | -0.4 | |
rr_media (mm) | decade 1 | 4.5 | 5.4 | 1.8 | 6.1 |
decade 2 | 2.1 | 0.9 | 1 | 4.4 | |
decade 3 | 1.8 | 2.1 | 2.2 | 1.2 | |
mese | 8.5 | 8.4 | 5 | 11.6 | |
rr_anomalia (mm) | decade 1 | -25 | -16.2 | -32.7 | -26.9 |
decade 2 | -27.1 | -24.4 | -31.8 | -25.6 | |
decade 3 | -29.4 | -28.3 | -33.9 | -26.5 | |
mese | -81.4 | -68.9 | -98.4 | -79 | |
rr_anomalia (%) | decade 1 | -83 | -76 | -94 | -81 |
decade 2 | -93 | -96 | -96 | -88 | |
decade 3 | -94 | -93 | -94 | -95 | |
mese | -90 | -89 | -95 | -86 |
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(*) LEGENDA: Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1993-2012. Le medie e le anomalie sono riferite alle 98 stazioni della rete agrometeorologica nazionale di CRA-CMA. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%).
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(**) Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti sia dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rende in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni relative alla media ed alta troposfera.
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