La previsione di questa settimana è di Flavio
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Come preannunciato la scorsa settimana, la situazione sinottica si é finalmente sbloccata sull’Italia, grazie al consolidamento di un anticiclone russo-scandinavo e al conseguente abbassamento del fronte polare. Il blocco di aria fredda di origine continentale, convogliato lungo il bordo orientale della struttura anticiclonica, non é riuscito tuttavia ad irrompere fin sul Mediterraneo centrale, dove ha prevalso l’azione delle correnti più miti di origine atlantica (Figs. 1, 2).
L’infiltrazione di aria relativamente fredda nei bassi strati sulla Val padana ha permesso il raggiungimento di temperature prossime allo zero nella giornata di sabato, in concomitanza con l’avvicinamento di un sistema frontale dalla Francia. A testimonianza della natura essenzialmente laminare della massa d’aria affluita sul nord Italia (come é lecito attendersi in presenza di aria fredda di estrazione continentale), nella mattina di sabato il radiosondaggio di Milano Linate mostrava la presenza di una inversione termica, con temperature di quasi 3 °C alla quota di 600 m, a fronte di poco più di 0 °C al suolo. Tale inversione sarebbe stata rotta nel giro di sole 12 ore per intervento di aria piú fresca alle quote superiori richiamata da est a seguito della traslazione del minimo di pressione verso SE (Figs. 3,4). Questo ha permesso l’intensificazione delle precipitazioni nevose in chiusura di episodio nella nottata di sabato, in particolare sulla Lombardia.
Su scala emisferica la prossima settimana sarà caratterizzata dalla traslazione dell’anticiclone russo-scandinavo verso est con destinazione finale Siberia centro-orientale, dove tenderà ad insediarsi nel finale della settimana assumendo connotati termici. Specularmente, un anticiclone termico si andrà rafforzando sul Canada. Le due pulsazioni anticicloniche saranno causa di un vistoso split del vortice polare, che si spezzerà in due lobi: uno centrato tra Alaska e Mare di Ohotsk, l’altro sull’Atlantico settentrionale (Figs. 5, 6).
Lo split del vortice polare e l’associato previsto calo dell’indice di oscillazione artica (Fig.7), non si assocerà, tuttavia ad un cambiamento significativo del pattern sinottico sull’Italia, visto che il lobo europeo del vortice polare pare sbilanciato, ancora una volta, verso il medio Atlantico piuttosto che l’Europa e il Mediterraneo centrale. Ancora non si riescono ad intravedere, neanche per il lungo termine, condizioni favorevoli ad irruzioni significative di aria artica sull’Italia.
La prossima settimana sarà caratterizzata da condizioni di instabilità per passaggio di correnti piuttosto tese di origine nord-atlantica con associate precipitazioni specie al Centro-Sud, e il Nord piú spesso in ombra pluviometrica.
Si allenterà finalmente la cappa di smog e particolato. Con l’ulteriore risvolto positivo dell’allentamento della litania giornalistica sull’emergenza smog, ripetuta fino allo sfinimento dai media italiani nelle ultime settimane.
Ma nessun dorma: perché La Stampa oggi ammonisce (link):“Ovviamente non illudiamoci che il problema dell’inquinamento sia magicamente scomparso: i veleni sono stati semplicemente diffusi altrove, e sia pur meno concentrati continueranno a far danni alla nostra salute e al clima del pianeta”.
Ovviamente, appunto. Si starà meglio, ma non dimenticatevi che, per quanto meglio si possa stare, si starà comunque malissimo, specie fino a quando questi dispensatori di liete novelle non impareranno che il particolato è sì nocivo, ma con il clima non c’entra un accidente.
Scordatevi di vivere una vita normale: scacciati dall’eden di Gaia la vostra vita sarà scandita dalle emergenze. Siamo pronti a scommetterci: finita l’emergenza smog nei prossimi giorni si tornerà a parlare di emergenza maltempo, nel solco dell’inesauribile filone giornalistico dell’emergenza clima.
No emergenza, no party.
Previsioni del tempo sull’Italia
Lunedì veloce passaggio perturbato sull’Italia, con precipitazioni in rapido trasferimento dal Nordovest alle regioni peninsulari. Possibilità di nevicate fino al piano in Val padana occidentale in mattinata. Quota neve piuttosto alta sull’Appennino, compresa mediamente tra 1500 e 1800 metri. Temperature stazionarie, venti a circolazione ciclonica attorno al minimo in transito da NW verso SE, con rinforzi di libeccio sui mari occidentali e di scirocco sullo Jonio e sul basso Adriatico.
Martedì nuovo impulso atlantico porterà condizioni di maltempo sulla Sardegna, regioni centrali e meridionali peninsulari, con piogge e rovesci diffusi e nevicate al di sopra dei 1800 metri. I fenomeni saranno più intensi e persistenti sui versanti tirrenici centro-meridionali. Condizioni generali di variabilità al Nord con bassa probabilità di precipitazioni, in particolare sull’Emilia-Romagna. Sicilia ancora in attesa, investita da correnti pre-frontali molto miti in risalita dal nord Africa. Temperature in lieve diminuzione al Nord, dalla serata. In temporaneo aumento sulla Sicilia, stazionarie altrove. Venti generalmente moderati di libeccio al Centro-Sud, con rinforzi sui bacini occidentali e sullo Jonio.
Mercoledì maltempo al Sud e isole maggiori per approfondimento ulteriore di una depressione mediterranea alimentata da aria fresca nord-atlantica. Piogge, rovesci, temporali e nevicate a quote comprese tra 1200 e 1800 m, in graduale abbassamento in serata per irruzione di aria più fresca da NW. Gli accumuli pluviometrici potrebbero risultare particolarmente abbondanti sul basso Tirreno. Più a riparo i versanti ionici, sottovento. Ampie schiarite in estensione dal Nord al Centro per intervento di un promontorio anticiclonico. Temperature in generale diminuzione ovunque. Venti a circolazione ciclonica attorno al minimo depressionario. Forti dai quadranti occidentali sui bacini a ovest della Penisola, su Canale di Sicilia e Jonio.
Giovedì progressivo miglioramento al Sud, con le ultime precipitazioni che si attarderanno su Sicilia e basso Tirreno e schiarite sempre più ampie sul resto delle regioni peninsulari. Condizioni di variabilità al Nord ma senza precipitazioni di rilievo. Temperature in lieve aumento a partire dalle regioni tirreniche per afflusso di aria molto mite in quota dall’Atlantico. Venti moderati dai quadranti occidentali con rinforzi su Tirreno, Canale di Sardegna e Jonio meridionale. Deboli altrove.
Venerdì generali condizioni di cielo nuvoloso sulle regioni tirreniche per scorrimento di aria calda in quota, con sporadiche precipitazioni. Ampie schiarite al Nord e sulle regioni ioniche. Temperature in ulteriore aumento per afflusso di correnti molto miti sud-occidentali in quota. Mitissimo in montagna con zero termico a quote superiori ai 3000 metri sulle regioni peninsulari. Venti dai quadranti occidentali, moderati su Tirreno centro-meridionale e Jonio.
Sabato ancora correnti molto miti sud-occidentali in quota sull’Italia per richiamo di aria calda ad est dell’ennesima saccatura in approfondimento sul medio Atlantico. Cieli diffusamente nuvolosi, specie sulle regioni occidentali dove saranno possibili deboli precipitazioni. Ancora molto mite.
Domenica possibile ulteriore deterioramento delle condizioni atmosferiche per transito sull’Italia di una ondulazione del getto, ma in un contesto ancora molto mite.
Pure essendo ignorante di questa materia,la ringrazio per la chiarezza nel descrivere ogni evento,rendendola comprensibile a tutti,anche,appunto,a gente come me .grazie.
Quel filone giornalistico è una piaga della società, quando la speculazione finirà torneremo a leggere i loro articoli, per ora scelgo di leggere climate monitor. 🙂