Certo arrivare alla Luna con una scala rischia di essere un po’ impegnativo, specialmente per chi frequenta queste pagine, visto che la socio-climatologia più alla moda paragona questo scetticismo a quello dello sbarco sul nostro satellite.
Ma è con questa poetica metafora, che la ricercatrice che guida il team del cui lavoro parliamo oggi, descrive il tentativo della simulazione del clima, aggiungendo anche che, per quanto faticosa, è comunque un’ascesa verso il paradiso (qui per il comunicato stampa dell’università). A quanto pare però non è cosa di domani e nemmeno di dopodomani.
Links between tropical Pacific seasonal, interannual and orbital variability during the Holocene
Lo scenario è quello dell’Oceano Pacifico tropicale, teatro delle eterne oscillazioni dell’ENSO, di El Niño e de La Niña, nonché enorme serbatoio di calore. Raccogliendo e analizzando dati di prossimità provenienti da coralli e gusci di molluschi, pare siano riusciti a costruire un dataset con sufficiente risoluzione temporale per individuare le oscillazioni dell’ENSO nell’arco dell’Olocene, ossia per gli ultimi 10.000 anni. Nella serie, si trovano diversi lunghi periodi in cui l’ampiezza di queste oscillazioni si è molto attenuata, in particolare per quelle con segno positivo, ossia per gli eventi di El Niño.
Mettendo questo dataset a confronto con quanto ricostruito da dieci modelli climatici in cui queste oscillazioni di lungo periodo sono legate alle variazioni orbitali, per nove di questi è stato un totale fallimento, mentre il decimo, che si è avvicinato un po’ di più, in realtà ha visto lucciole per lanterne, visto che presentava dinamiche orbitali opposte a quelle osservate.
Fin qui per le variazioni e i tentativi di simulazione climatica nel lungo periodo. Circa qualcosa di più tangibile, per esempio le variazioni interannuali connesse con le oscillazioni dell’ENSO, il confronto è andato anche peggio, perché le osservazioni sovvertono le teleconnessioni sulla base delle quali sono costruiti i modelli.
Per cui, pare che in termini di simulazioni climatiche, attualmente non ci sia verso di replicare né le condizioni medie, né le variazioni stagionali, né gli stessi eventi di El Niño. Per chi pensasse che si stia parlando di tecnicismi per climate addicted la firma dell’ENSO è indelebile nelle ricostruzioni della temperatura del pianeta, del resto non potrebbe essere altrimenti vista la quantità di calore scambiata tra l’oceano e l’atmosfera nelle sue dinamiche. Che noi non conosciamo, però, pretendiamo di sapere che clima farà tra cento anni…
E’ piuttosto rischioso metterli al corrente che certi modelli sono scale per la luna….potrebbero rispondere che sì…è vero…la scala per la luna è impossibile da realizzare….ma avranno anche la soluzione in tasca e cambieranno strada.
Useranno una fune, e senza neanche un piffero da suonare per farla alzare magicamente fin lassù!
E come allora vi chiederete voi….eh eh eh …basterà una fune per scendere e raggiungere la luna nel pozzo…il genio di certi personaggi non conosce limiti .