Qualcuno ricorderà che qualche mese fa, dopo aver resistito lunghi anni alla guida dell’IPCC, l’ingegenre ferroviario Rajendra Pachauri dovette dimettersi in seguito alle accuse calde ma molto poco climatiche di aver molestato una dipendente.
Dopo attento esame delle candidature, il board del Panel Integovernativo per i Cambiamenti Climatici, appunto IPCC, diretta emanazione dellUMEP e della WMO, quindi delle Nazioni Unite, ha eletto il suo successore. L’economista Hoesung Lee, già co-chair del panel da qualche anno e Koreano come il Segretario Generale dell’ONU.
Questa la sua dichiarazione di intenti:
Sono onorato e grato per il fatto che l’IPCC mi abbia scelto come nuovo presidente. L’IPCC rimane profondamente impegnato nel fornire ai decisori politici valutazioni sui cambiamenti climatici della più elevata qualità scientifica. Ma possiamo fare di più.
Le prossime fasi del nostro lavoro vedranno migliorare la comprensione degli impatti regionali, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, e vogliamo anche migliorare il modo in cui comunichiamo i risultati della ricerca al pubblico. Soprattutto, dobbiamo fornire più informazioni sulle opzioni che esistono per la prevenzione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Sono impaziente di iniziare il mio lavoro con i colleghi dell’IPCC per raggiungere questi obiettivi e voglio ringraziarli sin da ora per il loro supporto.
“Sono un economista e come tale concentrerò la mia attenzione anche su temi connessi alla creazione di lavoro, alla salute, all’innovazione, allo sviluppo tecnologico, all’accesso all’energia, alla riduzione della povertà.
Clima? Non pervenuto.
In una recentissima intervista a The Guardian il novello presidente IPCC ha preannunciato molti cambiamenti di indirizzo rispetto a quanto fatto dalla vecchia dirigenza.
Da ora in poi IPCC dovrà essere aperto a contributi oltre che di scienziati provenienti dal mondo accademico e/o governativo anche di quelli del mondo dell’industria e dell’economia in quanto bisogna fare un salto di qualità: non è più necessario far passare il messaggio che il clima sta cambiando perché è un dato acquisito (sic!), ma far comprendere alle imprese che è più conveniente decarbonizzare la produzione. Come? Aumentando il costo del carbonio, ovviamente, ma anche coinvolgendole nelle scelte per mitigare il cambiamento climatico.
Altro aspetto interessante del programma del nuovo capo dell’IPCC è la necessità di ridurre la mole dei rapporti IPCC e aumentarne la frequenza: nessuno si sogna di leggersi 1000 e passa pagine di report a scadenza pluriennale. Bisogna essere molto più incisivi e diretti.
Come programma niente male: lacrime e sangue, da un lato, e, per indorare la pillola, maggiore comunicazione dall’altro . Siamo caduti dalla padella alla brace. Forse rimpiangeremo Pachauri. 🙂
qui la fonte:
http://www.theguardian.com/environment/2015/oct/12/new-ipcc-chief-calls-for-fresh-focus-on-climate-solutions-not-problems
Ciao, Donato.
Gli stessi che hanno come Bibbia l’IPCC, e ti dicono che chi non è climatologo non può parlare di clima, cosa diranno ora che un economista va alla presidenza dell’IPCC ? Lo stesso che hanno detto per l’ingegnere ferroviario Rajendra Pachauri. Bjørn Lomborg non è attendibile né autorevole (secondo i “bravi”) perché è un economista, mentre l’economista Hoesung Lee è autorevolissimo e attendibilissimo (secondo loro) perché è presidente dell’IPCC.
Non dirò cosa sia questo atteggiamento, lo capite da voi.
Secondo me.
Ho letto al link segnalato da M. Morabito la lunga lista di fatti delittuosi che la giustizia USA contesta agli imputati (presunti innocenti, si badi bene) e non ho potuto fare a meno di constatare come i meccanismi corruttivi siano gli stessi dappertutto. Deve esistere un aspetto antropologico della corruzione comune a tutto il genere umano! 🙂
si chiama “potere” 8-D
Parlando di clima e ricchezza, lo ex Presidente della Assemblea Generale dell’ONU, molto loquace in materia di inquinamento e distruzione da co2, è stato arrestato per “bribery scheme”, corruzione organizzata. In notizie che non c’entrano niente ovviamente, la moglie del summentovato è stata pagata 2500$ al mese come “climate change consultant”.
E perché non avrebbe dovuto…
http://www.justice.gov/usao-sdny/pr/former-un-general-assembly-president-and-five-others-charged-13-million-bribery-scheme