Dovrebbe essere in corso in questi giorni a Milano una campagna di misurazione della qualità dell’aria che fa ricorso al contributo di un gruppo di volontari e dei loro smartphone. La campagna, LIGHT2015, è un progetto a finanziamento europeo facente capo al programma Horizon 2020 ricerca e innovazione. In pratica 750 volontari dovrebbero essersi messi a disposizione montando sul loro smartphone un dispositivo (spettropolarimetro qui di fianco nell’immagine) collegato al sensore ottico del telefono e ad una apposita app, per scattare da 5 a 7 foto al giorno (se in condizioni di cielo sereno) nel periodo 1-15 settembre a Milano e zone limitrofe.
Il precedente, quello che in tutta evidenza è stato il progetto pilota, ha avuto luogo nel 2013 in Olanda e i risultati della campagna di quella prima campagna di misurazione sono stati pubblicati in un articolo sul GRL, dal cui abstract leggiamo che sono stati in buon accordo con quanto misurato attraverso i sensori montati sui satelliti e le stazioni dedicate a terra.
Lo scopo è quello di ottenere dati osservati della profondità ottica dello strato atmosferico più basso, in aree e in tempi non coperti dalle misurazioni tradizionali. Obbiettivo della misura tutti gli aerosol, da quelli di origine organica a quelli vulcanici a quelli, naturalmente antropici. Il dispositivo, si legge sulle pagine del progetto, dovrebbe essere in grado di distinguere tra questi, valutandone anche la dimensione e la densità.
E’ la prima volta che ne sento parlare, qualcuno ne sa qualcosa? C’è qualche lettore che sta partecipando all’iniziativa?
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