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Sprite, ma non nel senso della bibita

L’argomento di oggi ne riunisce due di cui abbiamo parlato anche recentemente (qui e qui). Si tratta degli “Sprite”, fenomeni luminosi dell’alta atmosfera della famiglia dei Transient Luminous Events, e delle Gravity Waves, le perturbazioni dell’equilibrio idrostatico che si propagano sempre in alta quota.

Su nature Communications è stato pubblicato un articolo in cui, confrontando uno sprite ripreso da un volo a 14km di quota con numerose simulazioni modellistiche, sono stati fatti dei passi avanti sulle particolari condizioni atmosferiche che faciliterebbero l’occorrenza di questi eventi. Al di là dell’evidente interesse scientifico, l’argomento è importante anche ai fini della sicurezza ed efficienza delle telecomunicazioni. Di qui lo spazio concesso allo studio su Nature Communications.

Lo studio, condotto da un team del Florida Institute of Technology, ha individuato nella propagazione di gravity waves che innescano perturbazioni di piccole dimensioni ma grande ampiezza, le condizioni migliori all’innesco di questo tipo di TLE. Di qui il collegamento con i sistemi convettivi a mesoscala di cui abbiamo parlato anche nell’articolo di CM in cui si parlava di gravity waves.

  • Qui l’articolo dedicato su WUWT che riporta il comunicato stampa dell’Istituto
  • Qui invece l’abstract dello studio (il resto è ovviamente a pagamento)
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Published inAttualitàMeteorologia

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