IL MESE DI MAGGIO 2015(**)
Promontori anticiclonici da sud-sudovest con prime prove d’estate. A due decadi con piovosità scarsa e temperature superiori alla norma segue una terza decade con piovosità abbondante e temperature inferiori alla norma.
Andamento circolatorio
Il mese in esame ha visto alcuni tentativi di affermarsi sulla nostra area di promontori anticiclonici subtropicali da sudovest, sintomo dell’approssimarsi del periodo estivo. Il periodico cedimento di tali strutture circolatorie ha tuttavia temporaneamente esposto le nostre regioni all’influenza del regime perturbato atlantico, con transito di saccature o di minimi mediterranei, per un totale di 5 perturbazioni.
La carta circolatoria media di maggio (topografia del livello barico di 850 hPa) fatica a rendere ragione di tale alternanza di fasi e ci mostra in sostanza una fascia anticiclonica in espansione dal vicino Atlantico verso il Mediterraneo. Si noti anche la curvatura ciclonica della isoipsa di 1500 m slm, sintomo di interazione orografica con l’arco alpino.
Passando a descrivere l’evoluzione giornaliera (tabella 1) emerge la presenza di una principale fase perturbata fra il 15 ed il 24 del mese e di perturbazioni più limitate nei giorni 1÷2, 8 e 30÷31 maggio.
Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare saccature atlantiche o depressioni mediterranee (minimi di cut-off) o ancora fasi in cui la nostra area è interessata da correnti occidentali con variabilità perturbata).
Giorni del mese | Fenomeno |
1-2 Maggio | Sull’Italia regime di correnti occidentali con variabilità a tratti perturbata, specie sul centro-nord (perturbazione n. 1). |
4-6 Maggio | Una saccatura da nord associata ad un minimo depressionario ad ovest dell’Irlanda influenza in modo diretto la pensiona iberica dando luogo ad un regime da sudovest che influenza marginalmente il settentrione. Sul meridione promontorio anticiclonico subtropicale da sudovest. |
7 Maggio | Sull’Italia promontorio anticiclonico da sud con tempo stabile. |
8 Maggio | Cedimento del promontorio con rapido transito di una saccatura sul settentrione (perturbazione n. 2). |
9-10 Maggio | Un promontorio anticiclonico da ovest associato ad un vasto promontorio subtropicale influenza l’area padano-alpina. Sull’Italia centro-meridionale debole regime settentrionale con variabilità. |
11-12 Maggio | Il promontorio subtropicale si estende all’intero centro-nord. Variabilità residua sul settore ionico. |
13-14 Maggio | Arretramento del promontorio con ripristino del regime atlantico sul settentrione. |
15-18 Maggio | Una saccatura atlantica da Nordovest isola un minimo sul golfo ligure in successivo moto verso Basso Tirreno ÷ Canale di Sicilia ÷ Ionio (perturbazione n. 3). |
19-24 Maggio | Una saccatura transita sul settentrione ed il giorno 20 isola un minimo a sud della Alpi (perturbazione n. 4). Il minimo manifesta dapprima una traiettoria verso sud spingendosi sulle regioni centrali per poi abbandonare la nostra area dirigendosi verso i Balcani. |
25-26 Maggio | Sull’Italia campo di pressioni livellate. |
27-29 Maggio | Sul centro Nord promontorio anticiclonico da ovest. Sul meridione variabilità. |
30-31 Maggio | Sul settentrione transito di una debole perturbazione da Ovest (perturbazione n. 5). Sui restanti settori campo di pressioni livellate. |
Andamento termo-pluviometrico
La carta mensile delle precipitazioni mostra una piovosità assai contenuta con l’eccezione del versante adriatico del centro-nord che ho goduto di apporti precipitativi più rilevanti.
La carta dell’anomalia pluviometrica percentuale mostra il predominio di anomalie pluviometriche negative. Eccezioni rispetto a tale quadro sono le anomalie positive su Romagna, Marche e Sicilia. Quest’ultima anomalia positiva è frutto di fatto che in Sicilia è piovuto relativamente poco e tuttavia più di quanto di norma accada in un mese che è già avaro di pioggia preludendo alla lunga fase siccitosa estiva tipica del clima mediterraneo.
Per quanto concerne le temperature le carte delle anomalie termiche del mese mostrano temperature medie prossime alla norma sia nei massimi sia nei minimi, il che è frutto delle anomalie termiche positive occorse nelle prime due decadi, più accentuate nelle massime, e delle anomalie negative della terza decade, anch’esse più rilevanti nelle massime (tabella 2). Sempre dalla tabella 2 emerge un’anomalia pluviometrica negativa nelle prime due decadi, cui si associa l’anomalia positiva nella terza decade.
Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).
ITALIA | NORD | CENTRO | SUD | ||
Numero stazioni | 98 | 34 | 30 | 34 | |
tx_media (°C) | decade 1 | 25.1 | 23.5 | 25.5 | 26.4 |
decade 2 | 26 | 25.8 | 26.2 | 26.1 | |
decade 3 | 22.6 | 22.3 | 22.1 | 23.3 | |
mese | 24.5 | 23.8 | 24.5 | 25.2 | |
tx_anomalia (°C) | decade 1 | 3.1 | 1.7 | 3.7 | 4 |
decade 2 | 2.6 | 2.6 | 3 | 2.3 | |
decade 3 | -2.3 | -2.4 | -2.5 | -2.1 | |
mese | 1 | 0.5 | 1.3 | 1.3 | |
tn_media (°C) | decade 1 | 13.2 | 13.5 | 12.3 | 13.6 |
decade 2 | 13.8 | 14.4 | 13 | 13.9 | |
decade 3 | 11.8 | 12.5 | 10.5 | 12.2 | |
mese | 12.9 | 13.4 | 11.9 | 13.2 | |
tn_anomalia (°C) | decade 1 | 2 | 2 | 2.1 | 2 |
decade 2 | 1.6 | 1.8 | 1.8 | 1.2 | |
decade 3 | -1.6 | -1.2 | -1.7 | -1.7 | |
mese | 0.6 | 0.8 | 0.7 | 0.4 | |
rr_media (mm) | decade 1 | 3.4 | 7.8 | 0.9 | 1.3 |
decade 2 | 9.6 | 17.4 | 3.2 | 7.6 | |
decade 3 | 31.3 | 40.1 | 36.6 | 17.9 | |
mese | 44.4 | 65.3 | 40.8 | 26.7 | |
rr_anomalia (mm) | decade 1 | -17.7 | -22.1 | -21.1 | -10.1 |
decade 2 | -11.3 | -15 | -16.3 | -3.3 | |
decade 3 | 10.8 | 9.9 | 17.1 | 6.2 | |
mese | -18.2 | -27.2 | -20.4 | -7.2 | |
rr_anomalia (%) | decade 1 | -86 | -75 | -96 | -89 |
decade 2 | -43 | -46 | -84 | -2 | |
decade 3 | 61 | 51 | 84 | 51 | |
mese | -23 | -23 | -34 | -13 |
(*) LEGENDA: Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1993-2012. Le medie e le anomalie sono riferite alle 98 stazioni della rete agrometeorologica nazionale di CRA-CMA. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%).
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(**) Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti sia dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rende in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni relative alla media ed alta troposfera.
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